Bad Boy Down [Exo&Bts]

✣Episodio 2✣

Non mi piaceva camminare eppure ogni mattina per andare all'università mi scocciava andare alla fermata del bus, aspettarlo minuti interminabili per poi scendere nervoso correndo per arrivare in tempo al corso; ma quel giorno fu diverso.
Per casualità avevo incontrato Jungkook, un ragazzo con cui condividevo una forte amicizia, che mi convinse a prendere l'autobus con lui.

Arrivati all'università portai subito gli occhi al grande orologio che svettava in mezzo al cortile.
9:45.
Un quarto d'ora in anticipo.
Jungkook mi diede una pacca sulla spalla
«Hai visto che siamo arrivati in orario?» gli indicai l'orologio «Io sono arrivato in orario! La tua lezione è iniziata da quindici minuti!» il ragazzo per un momento si guardò intorno perso ma appena resosi conto della situazione mi salutò frettolosamente per correre nella sua aula ma preso dalla foga non si accorse della ragazza che in quel momento gli stava tagliando la strada cadendo entrambi rovinosamente a terra «Scusami non...» appena il viso dai lineamenti dolci e femminili di Momo lo guardarono, Jungkook rimase in silenzio «Guarda dove metti i piedi!» «Non l'ho fatto apposta. Perdonami» il ragazzo, mortificato, si alzò subito in piedi, porgendo la mano alla ragazza ancora a terra per aiutarla ad alzarsi.
Con cipiglio offeso ed altezzoso Momo ignorò la mano tesa di Jungkook, alzandosi e lisciandosi la gonna.

«È sempre più simpatica» dissi avvicinandomi al mio amico «Non dire così sicuramente ha le sue buone ragioni per avere questo comportamento» schioccai la lingua in segno di protesta «Non bisogna sempre pensare che le stronze in realtà abbiano un passato doloroso. Alcune lo sono perché sono nate in quel modo» Jungkook scosse la testa disapprovando le mie parole «Meglio che vada» era strano ma mi sembrava che tutta l'allegria che il mio amico aveva avuto fino a dieci minuti prima, dopo l'incontro con Momo fosse sparito, dissolto come il fumo di una sigaretta.
Cercai di non ossessionarmi troppo su quel pensiero e allungai il passo per raggiungere la mia aula.

Arrivato in classe, scelsi un posto riparato dalla vista del professore e mi sedetti appoggiando la testa sul banco; appena il professore iniziò a spiegare sentii giungere un gran sonno che, pur combattendolo, iniziò a farmi assopire, complice anche la cadenza soporifera dell'insegnante.
Una pallina di carta mi colpì in testa ed infastidito mi guardai intorno scorgendo la figura sorridente di Rose.
Usando il labiale le chiesi cosa ci facesse ad una lezione che non era sua ed arrossendo leggermente sulle guance guardò in direzione di Chanyeol; alzai gli occhi al cielo e mi voltai cercando di seguire la lezione ed, ancor di più, aspettando con impazienza che finisse.

Le mie preghiere furono esaudite ed il suono della campanella interruppe la lezione noiosa del professore barbuto e basso che per due ore non aveva fatto altro che leggere saggi e commentarli «Lezione alquanto interessante» mi ritrovai subito Rose al mio fianco ad aiutarmi a sistemare i libri nella borsa «Interessante per chi?» «Ma se hai sonnecchiato tutto il tempo!» «Disse la ragazza che fissò tutto il tempo il ragazzo davanti a lei» mi tirò un buffetto sul braccio, rossa in viso «Non l'ho fissato tutto il tempo» «Hai ragione, solo per l'intera durata della lezione» sospirò e sorpassandomi uscì per prima dall'aula.
Seguii la mia amica per i corridoi dell'edificio fino a trovarci davanti ad un bar caffetteria che fungeva da mensa.

Ci dirigemmo verso il dehors dalle sedie e tavolini di metallo nero opaco immersi nel verde del giardino dell'università «Cosa prendi? Oggi pago io!» mi fece un gran sorriso «Vorrei un tè verde» «Posso farti una domanda?» Rose annuì, le feci cenno di avvicinarsi e quando fu a portata d'orecchio le dissi «Il tè lo bevi con o senza la dentiera?» la ragazza si portò una mano alla bocca per coprirsi siccome stava ridendo di gusto «Smettila di fare l'idiota» «A me puoi dirlo» «Cosa c'è che non va nel mio tè?» non feci in tempo a rispondere alla domanda di Rose siccome la cameriera era arrivata a prendere le ordinazioni «Vorrei un americano e un tè verde» dettò ciò la ragazza prese le ordinazioni e facendomi un timido sorriso andò via

«Sbaglio o ti ha sorriso?» «Chi?» «La cameriera» «Non lo so» «Cosa non sai?» «Se mi ha sorriso» «Gli piaci!» «E questo chi lo dice?» «Io ovviamente!» «E si sa che tu sei una grande esperta nelle questioni di cuore!» Rose scacciò le mie parole con un gesto della mano «Queste cose sono palesi, infondo sono una ragazza!» «Ah sì?!» la ragazza delle ordinazioni ci portò le nostre bevande e quando alzai lo sguardo per capire come mai Rose non stesse più rispondendo al nostro scambio di battute, la vidi guardare di sottocchio la coppia appena entrata e sedutasi al centro del dehors.

Chanyeol e Momo formavano una coppia bellissima, parevano due idols e Momo non perdeva mai occasione di marchiare Chanyeol come sua proprietà ovunque andassero.
Posai una mano su quella di Rose «Vuoi che andiamo via?» scosse la testa e fece un sorso del suo tè «È strano» «Cosa?» «Pur bevendo sempre il tè senza zucchero, questo mi sembra più amaro del solito» volevo dire la cosa giusta per consolarla ma non sono mai stato un bravo oratore «È solo perché non è di qualità» Rose guardò un'ultima volta la coppia e mi rispose «Molte cose non sono di qualità in questo posto!» mentre cercavo le parole giuste per tirar su di morale la mia migliore amica, un ragazzo biondo si avvicinò al nostro tavolo salutandoci con un sorriso così bello che metà delle ragazze della caffetteria le sentì sospirare «Rose, anche tu frequenti questa caffetteria?» «Non credo che si abbiano molte scelte, è l'unica all'interno dell'università!» con quella frase mi accorsi del ragazzo che gli stava affianco e pareva anche di cattivo umore «Hai ragione Baek!» il biondo si passò una mano fra i capelli mentre sorrideva un po' imbarazzato

«Vi dispiace se ci sediamo con voi?» Rose mi fece segno di togliere la borsa dalla sedia mentre lei faceva altrettanto con l'altra «Assolutamente siete i benvenuti» «Deve essere la mia giornata fortunata a quanto pare» sentii bofonchiare il ragazzo di nome Baek «Non fate caso a Baekhyun, oggi si è svegliato con un umore pessimo» tute e due si guardarono con uno sguardo rimproverante ed ammonitore.

Parlammo un po' insieme anche se dopo poco smisi di proferir parola preferendo osservare i vari personaggi davanti a me; scoprii che il biondo altro non era che Jimin mentre l'amico musone era Baekhyun.

Avevo scoperto che si conoscevano da molto come me e Rose e che, di conseguenza, fossero migliori amici anche se i modi che aveva Baekhyun di porsi nei confronti di Jimin sembravano un po' troppo scontrosi; che tutti e due puntassero al cuore di Rose?

«Senti Rose stavo pensando...» la ragazza lo guardava aspettando che Jimin continuasse la frase «Ti andrebbe di andare in guerra con me?» tutti ci voltammo a guardarlo, il primo a parlare fu Baekhyun «In guerra? Perché vuoi andare in guerra con lei?» Jimin diventò rosso e cercò di spiegare subito il malinteso «Beh, una crocerossina serve sempre!» dissi io «Ma io non voglio essere una crocerossina!» «Non puoi esserlo, non sai neanche mettere un cerotto nel modo giusto!» il biondo richiamò di nuovo l'attenzione su di sé «Volevo dire serra» «Perché dovresti portare una ragazza in una serra?» Jimin guardò esasperato il suo migliore amico «Orto botanico ti è più di gradimento?» «No» per un momento poté vedere la tensione che attraversò i due ragazzi davanti a sé così decisi che era meglio tagliare la corda anche perché Rose era sempre più concentrata su un Chanyeol che, senza vergogna, si scambiava tenere effusioni con Momo

«Noi è meglio che andiamo!» scambiai uno sguardo d'intesa con Rose e all'unisono ci alzammo in piedi raccogliendo la nostra roba «Rose, allora verresti con me?» presa in contropiede la ragazza annuì facendo sbuffare Baekhyun che iniziò a lamentarsi.
Ci dirigemmo verso la porta ma primo di uscire mi voltai per osservare tutte le dinamiche relazionali che incorrevano tra quelle persone.

Era tutto così interessante.