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-Vediamo...- sussurrò entrando nella grande costruzione dove, di li a poco, avrebbero dato inizio ad una grande asta di sottomessi. Si, era il suo hobby, comprava sottomessi, li usava, e quando si annoiava li sostituiva. Che fine facevano i poverini? Beh...lo sapeva solo lui.

Varcò la soglia, cercando un qualcuno che gli potesse dire dove dirigersi, quando vide una ragazza seduta dietro alla scrivania.

Si avvicinò e, con superiorità disse -Sempre li?-.
La ragazza annuì senza neanche degnarlo di uno sguardo. Ormai Levi andava li da...6 anni. Ne aveva cambiato uno all'anno.

-ahia cazzo- era appena inciampato...quel tappeto sembrava ce l'avesse con lui. Ogni volta inciampava e andava a faccia a terra.

-si sbrighi, l'asta sta iniziando- disse la signorina ancora ridendo. -si si- sbuffò e corse nella grande stanza dove avevano già fatto salire il primo ragazzo. Biondo occhi azzurri -non mi piace- sussurrò tenendo basso il cartellino per fare l'offerta.
Lo prese un signore di...tipo 60 anni...-io mi sarei rifiutato- ridacchiò pensando a quanto fosse brutto il compratore

-lui è Eren Jeanger gente! Chi fa la prima offerta! Questo tipetto qui non parla mai...vi sarà facile giocarci!- -eren eh?...300 DOLLARI- urlò per farsi sentire. -500 DOLLARI- urlò un uomo di mezza età. -1000 DOLLARI- urlò una donna. Ah si? Non si sarebbe arreso! -4000 DOLLARI- tutti si girarono verso Levi che arrossì leggermente. -aggiudicato- disse quello sul palco che fece andare Eren verso Levi.

-tu sei Eren vero?- il piccolo annuì
-quanti anni hai?- fece segno con le mani -16?- annuì.
-parlerai mai?- il piccolo negò con il capo. -sotto le coperte parlerai...cazzo e se parlerai- ridacchiò facendo venire un brivido lungo la spina dorsale del più piccolo.

-vieni in macchina- gli ordinò e salirono sulla auto per andare a casa. La nuova casa del più piccolo...anche se per poco...o forse no

My Baby Boy (ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora