Weakness. [Newtmas]

Capitolo 2

Mi svegliai grazie al suono fastidioso della sveglia che comunicava che era l'ora di prepararsi per la festa.
Non ero particolarmente felice, sapevo che mi sarei annoiato e avrei passato tutta la sera a guardare Thomas ridere e divertirsi con gli amici e con lei.
Thomas ha sempre amato le feste e il casino che si creava ogni volta.
Non era uno che si ubriacava, in realtà l'ho visto brillo solo una volta.
Ricordo perfettamente quel giorno.
La festa era a casa di Frypan e lui era talmente ubriaco che salì sul tavolo e si mise a ballare tenendo il bicchiere in alto.
Lo sorvegliai tutta la sera di nascosto per evitare che facesse qualche cavolata, nonostante questo sembrasse da stalker malato e ossessionato.

Io sono completamente diverso da Thomas.
Odio le feste, il caos e il disordine.
Vado alle feste soltanto per controllarlo, insomma, non vorrei sembrare uno stalker.
Con "controllarlo" intendo guardare se si ubriaca ed evitare che combini guai.
Lo faccio solo per il suo bene, anche se non ha mai avuto bisogno di aiuto, tanto meno del mio.
In ogni caso, quando avrà bisogno in queste circostanze ci sarò.

Faccio una doccia e metto vestiti non troppo diversi da quelli che metto di solito per andare a scuola.
Ho imparato che a feste di questo tipo, non devo mai mettere vestiti buoni o costosi.
Sospirai ripensando all'anno prima, quando mi sporcai con del vino rosso i pantaloni nuovi.
Purtroppo la macchia non si tolse e dovetti ricomprarli.

Misi semplicemente una maglia nera a maniche lunghe, con il jeans verde scuro e il giubbotto dello stesso colore della maglietta.
Lasciai i capelli morbidi, senza mettere gel.
Misi il profumo, sperando che Thomas potesse sentirlo in qualche modo anche se la cosa sarebbe stata abbastanza improbabile.
Mi guardai allo specchio più volte e provai a fare delle espressioni per le foto.
Poi mi resi conto di quanto fossi patetico e quindi ho smesso.

Le 08:30 si fecero molto presto, infatti sentii il clacson di Minho da fuori e quindi mi recai giù, portando con me solo le chiavi e il telefono.

-OHHH AMICO SEI PRONTO?- urla entusiasta.

-In realtà no- dissi -ho paura di quello che potrebbe accadere stasera.-

-Newt, devi stare tranquillo.
Andrà tutto bene, e questa volta ti divertirai.- disse con tono serio.

-Ho detto che il tuo sesto senso fa schifo vero?- dico annoiato.

-Ma no, è un obbligo.
Oggi ti divertirai, non voglio vederti seduto su un divano a guardare Thomas divertirsi.
Chiaro?- disse guardandomi in modo severo.

-Ci proverò, papà.-

-COSÌ TI VOGLIO, NEWT.-

Il viaggio è stato abbastanza movimentato con Minho che cantava a squarciagola e ogni tanto rischiava di schiantarsi contro qualche albero.
Arrivati a casa di Gally, iniziai subito a cercare Thomas con lo sguardo.

-Eehy Minho, come stai?- disse Gally, che ormai si era avvicinato a noi.

-Tutto bene, conosci già il mio amico?-chiese Minho -Newt, lui è Gally.-

-Piacere Newt, divertiti stasera.-

-Piacere mio, lo farò grazie.- gli dissi cercando di nascondere il fatto che già sapessi tutto di lui.

Entrai e dopo 10 minuti, Minho era già da qualche parte a divertirsi.
Erano solo le 08:50 e già vedevo ragazzi ubriachi che ballavano e saltavano come i pazzi.
E di Thomas neanche l'ombra.
Decisi di salire al piano di sopra per andare in bagno.
Salii le scale, sbattendo più volte contro dei ragazzi ubriachi e beccandomi anche qualche insulto.
Ma non risposi, per evitare di attaccare lite.
Il piano di sopra era pieno di mobili colmi di bicchieri vuoti e di pezzi di pizza un pò ovunque.
Alla fine del corridoio c'era una porta, e sospettai fosse il bagno.
Quindi entrai, neanche chiedendo il permesso.