I ricordi si riaccendono

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Pov erik
Sentire mia sorella suonare e come sentire un usignolo. Così dolce, suoave, da far invidia al mondo. Tra un po' cominceremo la scuola. Lei il primo anno dell'università e io il 4 anno. Non so cosa ci aspetterà ma sarò al suo fianco non la lascerò, te lo promesso mamma.
Io: Andiamo a cenare?  Sebastian sta per ritornare. Ti ha inscritto a quella accademia che ti piaceva molto d desideravi entrarci.
Cardia: sa che dovrei fare un provino vero?
Io: ti prenderanno ne sono sicuro, sei brava. Hai frequentato un prestigioso liceo di musica il migliore. E suoni il piano s il violino quando avevi un anno. Devi essere sicura di te stessa lo devi a loro. Ti ricordi cosa dicesti all'ultimo esame che dovevi fa?
Cardia: Suonerò come noi mai, darò il mio ultimo esame a voi, sarette fieri di me.
La guardo dicendo quelle parole come una sognatrice. Non voglio togliergli il futuro che lei ha sognato per tutto questo tempo. Mamma e papà l'hanno fatta crescere, maturare, troppo in fretta è intelligente astuta, non si é mai arressa,a combattuto anche quando voleva crollare. Avevi ragione Aaron è davvero un angelo.
Cardia: fratellone andiamo?
Io: si andiamo
Scendiamo di sotto, ma vedo ad un tratto che Cardia si era fermata.
Io: Cardia va tutto bene?
Cardia: Aaronn...
Mi spavento, non lo vista così spaventata. Guardo il punto dove sta guardando e vedo il mio migliore amico davanti alla TV.
Io: Cardia e solo Sebastian, il fratello maggiore di Aaronn.
Cardia mi guardò con gli occhi lucidi, non riesco a vederla così.
Cardia: Aaron... E sviene davanti hai miei occhi. Chiamo Sebastian, mi aiuta a rialzarla e portarla nel letto. Ha la temperatura molto alta e respira a fatica..
Io: Sebastian chiama il medico, ha bisogno di lui.
Sebastian: vado...
Mi siedo vicino a mia sorella e mettendo la  sua mano sulla mia guancia dissi:
Io: Cardia ti prego resta con me.
E tra i singhiozzi mi addormento vicino a lei. Sentivo una voce che mi chiamava, non sapevo che fosse. Poi un'altra voce che mi chiamava che non conoscevo bene. Aprì gli occhi e vidi davanti a me Sebastian e il dottore. Mi alzai di scatto e girandomi a vedere come stava mia sorella.
Io: Cardia e venuto il dottore, dai svegliati.
Vedevo che era diventata pallida, non rispondeva, avevo paura. Questa volta anche tanta. Non posso perdere anche lei. Non se ne deve andare.
Dottore: Erik, lasciala a me è in buone mani. Vuoi uscite ci penso io a lei.
Io: va bene dottore, l'aspettiamo in cucina.
E io e Sebastian uscimo dalla stanza.
Pov sebastian
Stiamo da mezz'ora in cucina senza sapere cos'ha. Erik sta impazzendo, sta girando da una parte all'altra mi farà impazzire.
Io: Erik fermati mi hai rotto i coglioni vedendoti girare da una parte all'altra.
Erik: come puoi stare calmo?  Stiamo aspettando da mezz'ora, ma niente.
Io: anche io sono preoccupato, ma cerco di stare calmo, so che è forte. E tu dovresti essere meno nervoso di me, sei suo fratello cazzo.
Erik: va bene,va bene. Quando ti ci metti sai essere un bravo consigliere.
Altri 5 min è sentiamo qualcuno scendere le scale.
Pov Erik
Vediamo scendere il dottore, sto impazzendo, se mi dice qualcosa di mia sorella che non va bene, credo che mi metterò a piangere davanti a Sebastian e non voglio che mi veda così.
Io: dottore cos'ha?
Dottore: a avuto un callo di pressione e anche un attacco cardiaco. Non posso dirti con certezza che cosa ha provocato l'attacco e il svenimento ma cmq sta sta bene non ti devi preoccupare. Deve solo riposare. Gli ho messo una flebo. Tra mezz'ora devi toglierla e quello che rimane faglielo avere domani mattina. Si sentirà debole ma non preoccuparti e normale.
Io: grazie dottore. Sebastian puoi accompagnarlo al uscita e dagli i soldi che gli servono per quello che ha fatto per mia sorella.
Dottore: Erik non c'è ne bisogno. Conoscevo i tuoi genitori, tuo padre era un mio più caro amico. Tranquillo non mi serve che mi paghi.
Io: va bene grazie ancora. Sebastian io vado da Cardia, prepari tu da mangiare sta sera?
Sebastian: certo amico tranquillo, vai dalla bella addormentata.
E salgo ridendo alla sua battuta. E sempre con la battuta pronta.
"Stronzo"dico tra me e me.
~si ma quel stronzo e tuo amico~
Vieni a rompere ancora, falla finita e vattene.
~e dove? Sono il tuo neurone cretino~
Oddio basta. Lascio la mia coscenza alle sue vado a vedere come sta la mia sorellina.

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