4. Stelle

221 10 0
                                    


 "22:58. Sono in perfetto orario.". Arrivai al campo: era deserto, illuminato dalla luce della luna circondata da un sacco di stelle. Mi avvicinai ai pali per il modulo di movimento tridimensionale, quando una voce mi fece sussultare: << Hai deciso di affrontare l'esame, allora. >>. Era il capitano Levi, che sbucò da dietro un albero lì vicino. Feci prima di tutto il saluto. << Vuoi iniziare dal modulo di movimento tridimensionale? >>.

<< Capitano, se posso, mi piacerebbe iniziare dal combattimento corpo a corpo con lei, signore. >>.

Il capitano Levi iniziò a girarmi intorno, scrutandomi da capo a piedi, fermandosi esattamente di fronte a me. L'ansia iniziò a farsi sentire, come il battito accelerato del mio cuore. Si tolse il mantello e si mise in posizione, continuando a fissarmi; non finii nemmeno di togliere la giacca, che il capitano Levi balzò in avanti sferrando un pugno che riuscii a parare all'ultimo secondo. Come la prima volta, il combattimento fu intenso, con la differenza che durò molto più a lungo, ma il risultato fu sempre lo stesso: io distesa a terra e lui seduto su di me, trovandoci faccia a faccia. I nostri visi erano a pochi centimetri di distanza, i nostri sguardi erano incrociati. Mi fissava negli occhi stupefatto, sorpreso, mentre io avevo il cuore che mi batteva talmente veloce che temevo un arresto cardiaco da un momento all'altro. << Allora è vero... tu hai il suo stesso sguardo determinato... la sua stessa forza... la sua voglia di vivere... >>.

<< C-capitano...? >>. Cominciai ad arrossire.

Il capitano Levi si spostò permettendomi di alzarmi e si sedette con lo sguardo rivolto verso le stelle. Quell'immagine era come un quadro: un uomo affascinante, seduto a terra, illuminato dal chiarore della luna sotto un cielo stellato. << Hanje ti ha parlato del mio passato, non è così? >>.

Io cominciai a sudare, e mi limitai ad abbassare lo sguardo. << Olivier Springer. Era il suo nome. Una ragazza semplicemente adorabile, bella, determinata, sicura di sé, forte, proprio come te. >>. "Aspetta, mi ha definita "bella"? Mi ha appena paragonata alla ragazza che amava?". Continuai ad ascoltare in silenzio. << Spedizione n°40. Il Corpo di Ricerca venne mandato nella foresta degli alberi giganti per un controllo. Tutto andava bene, finchè la comparsa di un gigante anomalo di classe 20 metri ricoperto da una strana pelliccia non fece la sua comparsa, seguito da altri giganti più piccoli; uccise tutti. Unici superstiti: Olivier e due reclute ferite, con un solo cavallo. Per salvare le due reclute, lei affrontò il gigante da sola: quel classe 20 metri riuscì a spezzargli una gamba e un braccio, finchè non riuscì a prenderla, e la uccise. Hanje era una delle due reclute sopravvissute. Fu lei a darmi la notizia della morte di Olivier. >>. La freddezza del capitano era spaventosa. Ci fu una breve pausa, finchè non uscirono poche parole dalla mia bocca. << Mi dispiace molto... doveva essere una persona meravigliosa. >>.

<< Eccome se lo era. >>. Il capitano spostò il suo sguardo dalle stelle ai miei occhi: cominciai ad arrossire e il cuore mi batteva all'impazzata. Lui guardò l'orologio, per poi alzarsi e rimettersi la giacca. << E' mezzanotte. Dovresti andare a riposarti per l'allenamento di domani. Il resto dell'esame lo faremo in seguito. >>.

<< Si... ora vado. >>. Salutai il capitano Levi con il saluto e me ne andai verso il mio alloggio. In quel momento, le parole di Hanje riecheggiarono nella mia mente: "Nessuna ragazza è riuscita a sciogliere il cuore di ghiaccio del capitano, e io spero che qualcuna prima o poi ci riuscirà.".

Il giorno dopo fu come tutti gli altri: la mattina ci alzammo alle 7:00 e alle 8:00 eravamo nel campo di addestramento per esercitarci sul modulo di movimento tridimensionale e il combattimento corpo a corpo. L'unica differenza era che mancavano il comandante Erwin e il capitano Levi. Vidi Hanje che stava aiutando Conny col modulo di movimento tridimensionale: << Buongiorno, Hanje. >>.

<< Ehi, Chise! Cos'è quella faccia? C'è qualche problema? >>.

<< In realtà no... ma non vedo il capitano Levi. Sai per caso dove possa essere? Dovevo chiedergli una cosa... >>.

<< Da quello che ho sentito, è in riunione con il comandante, ma non so dirti di cosa stiano parlando. Conny! La schiena deve stare piegata in avanti! >>. Lasciai Hanje lavorare, e ritornai da Mikasa, Eren e Armin per finire l'allenamento, continuando a pensare alla sera prima passata con il capitano Levi sotto quelle milioni di stelle.

Le Ali della LibertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora