Salve a tutti
Allora...so bene che ho taaante storie da continuare...lo so.
Dunque, data la mia passione per la marvel ho pensato di fare questa piccola raccolta di One-Short in modo da "sfogare" la mia vena artistica Marvel.
È possibile che potrei ispirarmi a qualche canzone e dunque fare delle Song-fic ma avviserò nel caso.
Grazie a tutti e be...iniziamo con la prima storia!**************************************
IronStrange (dedicata a strxtrms)Tony era agitato.
Sapeva benissimo che la Terra intera dipendeva da quello che avrebbero combinato lui, bimbo-ragno e il maghetto.
Non era la prima volta che il destino di un intero pianeta ricadeva sulle sue spalle ma di solito era abituato a farsi affiancare dagli Avengers; dai suoi amici...
NO.
Loro non erano più suoi amici. Gli Avengers non esistevano più da quando Steve aveva deciso di fare di testa sua separando definitivamente la squadra solo per seguire il suo amato Bucky.
Ripensando al capitano, Tony sentì la solita fitta allo stomaco e al petto, quella fitta propria delle persone tradite.
Ricacciò indietro la crisi di rabbia che stava per ripalesarsi in lui, non era quello il momento.
Doveva mostrarsi tranquillo, il solito Tony, per il bene di tutti.
L'eroe sospirò ancora dalla postazione di controllo che si trovava davanti.
La nave aliena era un intricato cerchio il cui interno era poco illuminato, a Tony ricordava una nave dell' Impero di Star Wars e in effetti non era troppo lontano dalla verità visto come i due alieni che erano arrivati sulla terra avevano descritto il loro padrone, Thanos.
Il genio spostò quindi la sua attenzione sui suoi compagni di viaggio.
Parker era perso nel guardare le stelle e i pianeti che si intravedevano dal finestrone che dava all'esterno.
Quel ragazzino era giovane. Troppo giovane.
Era forte e intelligente ma era pur sempre un ragazzino e di nuovo Tony si maledisse per non essere riuscito a scaricarlo sulla terra dove sarebbe stato sicuramente più al sicuro.
Certo non aveva tutti i torti, se la Terra fosse stata distrutta lui non avrebbe avuto più nessun quartiere da proteggere.
In questa missione però era altrettanto probabile che nessuno di loro soppravvivesse, il mago era stato chiaro, non avrebbe rischiato la gemma del tempo per loro.
Fu a quel punto che Tony spostò lo sguardo sulla new entry e incrociò gli occhi altrettanto indagatori di Stephen Strange.
Conosceva il dottor Strange per la fama di rinnomato neurochirurgo ma non per il suo essere un mago.
Ti sfuggono tante cose al momento, ma tra tutte lui è quella che più ti piace.
Tony si morse il labbro stizzito dalla sua stessa coscienza.
Si era vero, gli sfuggivano tante cose in quel momento e aveva molti pensieri per la testa eppure in tutto quel casino non era riuscito a togliersi dalla testa il mago che ora lo stava fissando negli occhi con il medesimo sguardo riflessivo.
Tony mantenne lo sguardo con la fierezza che lo contraddistingueva e al contempo ammirò gli occhi del dottore che, pensò, parevano contenere una galassia e più da quanto erano particolari.
Fu Strange a distogliere lo sguardo e a portarlo verso lo spazio ma senza dare segni di cedimento o abbassando lo sguardo come molti facevano.
Tony se ne sorprese ma non si fermò troppo a pensarci, osservò invece il corpo del uomo dagli strani poteri che gli si era presentato davanti quella stessa mattina.
Aveva un fisico slanciato eppure muscoloso.
Aveva proprio l'aspetto del monaco, pensò infatti Tony, ma al contempo conservava nello sguardo il cipiglio riflessivo tipico degli uomini di scienza.
Il tempo di un battito di ciglia e si ritrovò l'oggetto, o meglio, la persona dei suoi pensieri davanti.Stephen non era uno stupido, aveva notato subito lo sguardo di Tony Stark.
Il dottore conosceva bene il miliardario che si trovava davanti.
Chi mai potrebbe non conoscere Tony Stark? Il genio, miliardario, playboy e filantropo, nonchè Iron Man.
-Che c'è; vuoi lanciarmi un incantesimo, Malefica?- si sentì dire dal genio.
Strange provò subito l'impulso di alzare gli occhi al cielo e lo assecondò con un leggero sospiro che sapeva tanti di risata non espressa.
-Potrei farlo e neanche ti accorgeresti visto come sei perso nei tuoi pensieri-rispose il mago con tranquillità.
Tony sorrise furbamente, un sorriso che avrebbe fatto capitolare ai suoi piedi ogni donna.
-Be avrò il diritto di perdermici no, Dottore?-
-Indubbiamente, cerca solo di non fissarmi troppo a lungo, Tony, perchè i tuoi pensieri risultano troppo lampanti in questo modo- rispose il dottore accennando un sorrisetto per poi voltarsi e tornare davanti alla vetrata.Tony era una primadonna, ma anche Strange non scherzava, pensò Peter osservando di sottecchi la conversazione che si era appena svolta.
Represse malamente una risata.
Quei due, pensò con un pò di fantasia, sembravano una coppietta sposata per come si rispondevano e si guardavano.
Il ragazzo guardò ancora il panorama che svettava fuori dalla nave e si chiese, con una certa curiosità se il signor Stark apprezzasse anche gli uomini.
Ovviamente Peter non avrebbe cambiato visione su di lui per quel particolare; era solo una curiosità personale, tipica dei Teenager stalker come lui.
-Sembra che siamo giunti a destinazione- commentò a quel punto Strange distogliendo il ragazzo dalle sue riflessioni.
Da dietro di loro giunse l'applauso di Tony.
-Bravo Sherlock.
Ora, visto che sei tanto bravo, fai atterrare tu la nave!-
Eh si, pensò Peter; quei due erano una coppia di primedonne.***
Avevano perso.
Erano a tanto così dal vincere e ora... ora stavano sparendo tutti.
Aveva guardato spirare fra le sue braccia Peter e poi Strange.
Due persone care perse.
E lui era sopravvissuto.
Ancora.
Non era bastato sopravvivere rispetto ai suoi genitori.
Ora doveva fare i conti con l'essere soppravvissuto persino a Peter, colui che considerava come un figlio, e a Strange..
Non sapeva come considerare Strange...un compagno d'armi? No era di più o altrimenti non si sarebbe potuto spiegare il dolore sordo che provava nel petto.
Un dolore cosi forte da renderlo inerme ed esausto.
Dolore
Più volte era stato il dolore a farlo crollare e a rialzarlo come uomo nuovo.
E ora che non aveva altro che il dolore, come si sarebbe rialzato?
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Marvel SHIP story
FanfictionUna piccola raccolta di one-short su varie ship. Chiamiamolo "esperimento" visto che di solito scrivo solo long. anche qualche x reader, in base a come mi gira.