Mi piace uccidere.
Lo ammetto. Mi è sempre piaciuto.
E' come se mi desse potere, un potere che non ho mai conosciuto prima.
Nella mia mano, con cui tengo stretto il coltello da cucina, ho il potere di vita o morte di una persona e quando affondo la lama nella pelle e sento il sangue che mi fluisce sulle mani e mi imbratta il viso provo una gioia inattesa, un orgasmo potente che mi percorre il corpo e sconquassa l'anima.
Non esiste piacere più grande di questo.
Ho provato, ho provato ad essere una persona normale.
Ho provato a fare come tutti, a cercare di nascondere la mia parte "Malata" e trovarmi piaceri Consoni a questa realtà.
Ma non ci riesco.
Fottere donne, fottere uomini, farmi fottere senza pietà, lasciare che quei giochi mi lascino segni sulla pelle, non mi da lo stesso emozionante brivido.
Quando allestisco le mie scene, quando ci metto passione in quello che faccio mi sento un DIO, mi sento potente, invincibile, mi sento come se fossi al di sopra di tutto.
I simboli non sono importanti ma evitano che arrivino a me, se si concentrano sulla scena, su ciò che allestisco per loro, allora loro non sapranno mai chi c'è dietro, non potranno mai arrivare a me, così attenti a ciò che gli creo non guarderanno oltre.
Se solo alzassero gli occhi mi vedrebbero, chiaro come il sole.
E mi vedrebbe anche lei.
Quella piccoletta bionda.
La prima volta che ha posato su di me i suoi grandi occhi grigi sono venuto, così, senza il bisogno di uccidere.
Senza avere del sangue a lordarmi faccia e mani.
Ci siamo guardati per qualche istante prima che io tornassi ad essere un viso tra tanti, prima che la sua attenzione scemasse sulla scena.
Mi è dispiaciuto.
Per me da quel momento non è stato più lo stesso.
Ora io uccido per lei.
Per quei occhi grigi che mi narrano di storie lontani, occhi che credo di aver già visto in passato, occhi che non riesco a dimenticare.
Ho sentito, tempo fa, il suo nome al telegiornale.
Alice.
Come suona bene sulla lingua.
E' un nome di fata.
Un nome pulito e candido.
Sarà mia premura, cara Alice, dedicarti ogni mio singolo omicidio.
Ogni volta che dilanierò una persona, che inciderò arti, che tratteggerò linee invisibili su pelli fredde e morte sarà per te.
Ti amo Alice.
Come suona bene... Ti Amo Alice.
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La casa dei sogni perduti
Mystery / ThrillerLa polizia non sa più che pesci pigliare. Ogni tre anni, puntuale, viene ritrovato un corpo. Uomini, Donne, Bambini, non c'è uno schema se non la presentazione che l'assassino da di se, ogni volta inscenando composizioni che rubano lo sguardo. Così...