Sto correndo e lo zaino mi balla sulla schiena, rallentandomi.
-Ce la faccio,ce la faccio ... -mormoro tra me accellarando.
Il pullman chiude le porte con uno scatto e parte,lasciandomi indietro.
-Dannazione!-impreco fermandomi.
Ho perso l'autobus e ora mi tocca andare a piedi fino a scuola.
Mi incammino lentamente,le mani affondate nelle tasche e la testa bassa.
Ho pure dimenticato gli auricolari a casa... Questa giornata è inziata malissimo e continuerà peggio perche i mali non vengono mai da soli (e la mia vita ne è una prova lampante).
Cammino veloce tra le vie della città e quando arrivo a scuola sto per avere un infarto dallo sforzo.
Varco la soglia,sospirando e mi incammino verso l'aula.
-Ehi tu! Sei di 1A vero?
Mi volto e vedo la bidella che mi indica con il manico della scopa
-Sí. Perchè?
-Sto pulendo la classe. Non puoi entrare.
-Come sarebbe?-chiedo e poi realizzo.
Oggi è giovedì e io non ho lezione alla prima ora. Grandioso,ho attraversato la città a piedi in fretta solo per arrivare in orario ad una lezione che non esiste!
Mi allontano dalla bidella che oggi è decisamente troppo antipatica e vado in biblioteca. Almeno mi distrarró con i libri ...
Attraverso le scansie gonfie di volumi,cercando un posto libero dove sedermi.
E poi la vedo.
Dalia è seduta in un angolino tra due scaffali che sembrano schiacciarla ed è china su una scatolina scura.
La contemplo un attimo:i capelli corti e neri che le sfiorano il mento,il corpo esile da ballerina e la pelle diafana.
Eravamo amici una volta,all'inizio dell'anno. Poi all'improvviso lei è cambiata e mi ha ignorato. Ci sono rimasto male ma non ho mai smesso di credere che in realtá la Dalia che conoscevo io é ancora nascosta da qualche parte dietro la corrazza che si è costruita intorno.
Decido che le parleró e le terrò compagnia in quest'ora che abbiamo buca.
(Anche se siamo in classe insieme ci metto cinque minuti circa a convincermi a parlare e altri cinque per avvicinarmi)
-Ciao -dico raggiungendola.
Dalia alza la testa di scatto e mi guarda. La fisso anch'io sorpreso.
Dalia oggi ha gli occhi di due colore diverso :uno blu e l'altro grigio.
Non è che me ne sia accorto ora,anzi,all'inizio adoravo i suoi occhi... poi però ha iniziato a mettere le lenti a contatto colorate e io non ho più avuto la forza di guardarla...
Credo di averla colta di sorpresa perchè spalanca gli occhi,sussulta e si dimentica di salutarmi.
Sto per chiederle qualcosa per iniziare la conversazione quando la sua iride sinistra,quella grigia, si scurisce.Ed è assurdo perchè sembra che la pupilla si ingigantisca e inglobi il resto anche se è proprio il grigio che muta in nero.
Sono scioccato e sento chiaramente il sangue rimbombarmi nelle orecchie.
-Il tuo .... Il tuo occhio .... - balbetto indicandolo .
Lei scatta in piedi e si porta d'istinto la mano al viso,per coprirsi,mentre l'altra si allunga indietro.
Il mondo inizia a girare intorno a me quando capisco cos'ha in mente di fare. Cerco di fermarla ma ormai Dalia ha già lanciato il dizionario verso di me e io non posso fare niente per evitarlo perchè sto giá cadendo a terra,un velo nero sugli occhi e la mente intontita .
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My eyes' colour in yours
Fantasyun ragazzo ordinario come tanti:pochi amici,tanti sogni,due fratelli esasperanti e una passione. Ma tutto cambia e stavolta ha il colore dei suoi occhi