Raggiunsi il capitano Levi sulle mura insieme alle altre reclute, alle quali stava facendo un piccolo discorso su come si sarebbe svolto il piano. << Ascoltatemi bene, reclute, perché non ripeterò il piano. Attireremo i giganti fuori dalle mura usando il modulo di movimento tridimensionale. Ricordate: se un vostro compagno morirà, non restate lì a piagnucolargli addosso e a farvi uccidere per la disperazione, perché non abbiamo tempo per queste cazzate; i corpi verranno infine ritrovati dai responsabili del Corpo di Guarnigione. E ora, muovete quel culo e uccidiamo tutti quei mostri. >>.
<< SI, CAPITANO! >>. Tutte le reclute si avviarono attirando fuori i giganti, mentre il capitano Levi si avvicinò a me. << Hai idea di come fanno a muoversi anche di notte quelle schifose bestie? >>.
<< Non so risponderla, capitano. >>.
<< CAPITANO! >>. Ci voltammo di scatto e vedemmo Hanje correre verso di noi.
<< Cosa succede, quattrocchi? >>.
<< UN CLASSE 20 METRI STA VENENDO DA QUELLA PARTE! >>.
<< Penserò io al 20 metri, voi pensate ad uccidere gli altri. >>.
<< MA CAPITANO, QUELLO E'...>>. Hanje non finì di parlare che Levi si avviò verso il bordo delle mura dal quale stava arrivando il gigante di classe 20 metri, ricoperto di pelliccia come una bestia. Quando Levi si trovò il gigante davanti, rimase pietrificato con gli occhi sgranati alla vista di quella bestia: il gigante lanciò un urlo che mi fece sussultare e girare nella loro direzione, e vedendo Levi immobile, corsi verso di lui preoccupata. << Capitano Levi, cosa è successo? >>. Rimasi senza parole: Levi aveva il terrore negli occhi. << N-Non... non è... possibile... >>.
<< CAPITANO LEVI! >>. Levi distolse lo sguardo dal gigante e mi fissò tenendo sempre gli occhi colmi di paura. << Quello... è il gigante che 7 anni or sono... uccise ... >>. Mi voltai di scatto. Il gigante stava camminando verso le mura, seguito da altri giganti, come se fosse il loro capo. Non potevo vedere Levi in quello stato, dovevo inventarmi qualcosa, così gli presi il viso tra le mie mani. << Capitano! Non si lasci spaventare da quel mostro! Lei è il capitano del Corpo di Ricerca Levi Ackerman, uccisore di più di 50 giganti. Vuole davvero perdere la sua autostima, o meglio, il suo orgoglio, per una bestia come un gigante? Non si lasci impressionare da uno schifo del genere, e poi potrebbe essere la volta buona per vendicare Olivier! Non si lasci scoraggiare da quel mostro. Fallo per Olivier, fallo per me... >>. Levi abbassò lo sguardo. "Cosa sto dicendo? Fallo per me? Ma sono forse impazzita?". << Hai ragione. >>. Levi alzò di nuovo lo sguardo, e il terrore che era nei suo occhi si era trasformato in ira. << Non mi farò scappare un'occasione del genere. >>. Levi si avvicinò di più al bordo delle mura, trovandosi a 10 metri dal gigante: fece scattare il modulo di movimento tridimensionale, balzando giù dalle mura. Io corsi per vederlo combattere: i suoi movimenti erano molto veloci e fluidi; riuscì a tagliare una mano al gigante, ma qualcosa andò storto: il modulo di movimento tridimensionale di Levi si incastrò, e lui non riuscì ad andare avanti, bloccandosi vicino a un albero. Il gigante proprio in quel momento, sferrò un pugno, scaraventandolo contro un altro albero.
<< LEVI! >>. Lui era a terra, inerme. Vidi che riusciva a muoversi a malapena; il gigante stava preparando un altro pugno. Il mio modulo di movimento tridimensionale scattò d'impulso. Cercai di andare il più veloce possibile, forse finii anche il gas: il gigante sferrò il pugno verso Levi. Dovevo salvarlo, dovevo assolutamente fare qualcosa. Atterrai addosso a Levi, scaraventandolo violentemente di lato, e il pugno del gigante mi prese in pieno. Ad un certo punto, non vidi più nulla, e l'ultima cosa che sentii fu la voce di Levi urlare il mio nome. Poi, buio.
"Buio. Solo un buio totale. Che cos'è questo fischio così fastidioso? E quella luce accecante? Sento freddo. No, aspetta, qualcosa mi sta riscaldando. Cosa sono queste macchie rosse sulla mia divisa? Sono dappertutto sul mio corpo. Non sento più freddo. Aspetta, qualcosa mi ha appena presa e mi sta sollevando da terra. Che sia un orso o qualche altro animale? Che sia il gigante? Vorrà finire di mangiarmi? No, le mani dei giganti sono più calde. Cosa sono quei rumori? Sembrano passi di giganti, ma si allontanano sempre di più. Che ore sono? Sarà l'alba. Ci siamo fermati: sento di nuovo freddo. Sono stata poggiata su qualcosa di freddo. Non c'è più quel mantello a riscaldarmi. Aspetta... un mantello? Vuol dire che sono morta e il mio cadavere è appena stato privato dal mantello che lo copriva? La luce accecante non va via, ma il fischio è finalmente finito, sostituito da una voce molto opaca. Qualcosa sta coprendo quella luce accecante. Che cos'è? Sembra una figura... quella voce... sembra quella di mio padre. No, impossibile, questa voce è così profonda, così seria. La voce si fa sempre più chiara. Sta piangendo? Quella voce è disperata. Si capisce qualcosa: sta pronunciando la stessa parola più volte. Sembra... un nome, si è un nome. Il mio nome. Non si sente più nulla, tranne dei singhiozzii. Aspetta, ha ripreso a parlare, ma stavolta ha detto qualcosa di diverso, qualcosa simile a una piccola frase... - non di nuovo. - . Non di nuovo? Cosa vorrà dire? Qualcosa ha afferrato la mia mano; la sta stringendo molto forte, sento il calore di questa cosa riscaldare la mia mano. Il mio busto è stato sollevato da terra. Su cosa mi avranno appoggiata? Un lettino? Un cuscino? No, sembra che qualcuno mi stia tenendo appoggiata a sé. Questa fastidiosa luce sta scomparendo, la figura si fa sempre più nitida, una figura umana. Ora so chi è quella figura umana.".
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Le Ali della Libertà
FanficChise Yamada, una ragazza ventottenne, viveva insieme alla sua famiglia nel distretto di Shiganshina, una delle città al confine del grande muro denominato Wall Maria. Al di fuori di esso era proibito andarci, essendoci i giganti "divora-uomini" com...