La scuola passa allo stesso modo, durante le lezioni cerco Isaac con lo sguardo tra la gente, ho la sua giacca.
Poi lo vedo, è con i ragazzi. Mi avvicino e vengo subito accolta.
"La tua giacca, grazie." dico accennando ad un piccolo sorriso sicuramente spento dalle mie occhiaie.
Mi sfila la giacca dalle mani e senza neanche ringraziarmi scappa via dandomi una spallata. Probabilmente il dolore è provocato più dal suo comportamento che dalla spallata. Ma che problema ha? Bipolarità portami via, cioè ieri sera ho praticamente pianto fra le sue braccia e adesso succede tutto ciò? Non mi aspettavo che succedesse niente di estremamente speciale, insomma non vivo nel paese delle meraviglie , so che dopo essersi conosciuti da un giorno possa esserci qualcosa. Io semplicemente speravo in un cambiamento, magari in una semplice amicizia come con tutti gli altri, invece mi ritrovo di nuovo alla situazione di inizio. Ma vabbè a questo punto cosa mi posso aspettare da Nelson?
Mentre ancora tutti si stavano domandando riguardo al comportamento di Nelson, Cesare esordisce: "Siete usciti ieri sera?"
Era abbastanza serio nel momento in cui me lo ha chiesto. Stringeva i pugni e cercava di non farmelo notare come se le uniche cose che potessi vedere dovessero far parte di un "Cesare dolce". Trovavo infantile nascondere se stessi e la propria rabbia, ma allo stesso tempo pensavo fosse davvero dolce, era come se mi volesse proteggere da certi discorsi.
"No, semplicemente c'è stato un imprevisto, ecco tutto qui"
"Senti Glo, ti piacerebbe uscire questo pomeriggio?"
"Volentieri, che tipo di uscita sarà?"
"Beh a dir la verità avevo pensato di fare qualche giro in centro e poi una pizza, che ne dici?"
"Ci sarò" detto ciò Cesare mi salutò con un abbraccio. Sono contenta che mi abbia chiesto di uscire, penso che Cesare sia un ragazzo dolcissimo, e in fondo uscire con un ragazzo mi può solo far bene, ho bisogno di svagare dopo l'altra sera. E chissà mai se tra me e Cesare possa scoppiare qualcosa.
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Il pomeriggio passa velocemente, mi ritrovo sul letto a leggere un libro, quando il mio cellulare suona. E' Cesare che mi dice che passerà alle 16 se per me va bene; rispondo che ovviamente va bene e che. mi farò trovare pronta.
Mi faccio una doccia e mi sistemo. Indosso un paio di vans old skool, un paio di jeans e una tshirt. I capelli li lascio al naturale, sono lisci, castani e poco più lunghi della spalla.
Alle 16 mi trovo sul ciglio della strada e in lontananza lo vedo arrivare. E' più bello di quanto pensavo, é alto, castano con un po' di barba, ma poca giusto uno spunto. Ha gli occhi marroni e un sorriso bellissimo. Appena si avvicina non posso fare a me di abbassare lo sguardo e arrossire, dal momento che in mano ha una rosa che mi porge.
Lo ringrazio e lui mi prende la mano. Camminiamo un sacco per Bologna, stare con lui mi fa stare bene, perdo la cognizione del tempo. Le 20 arrivano velocemente e Cesare mi accompagna in un ristorante di lusso. Ordina per due e mangiamo, mi dice che i suoi genitori hanno divorziato quando lui aveva solo 13 anni e che suo fratello aveva trovato molta difficoltà a superarlo.
"Senti ti piacerebbe venire a casa mia? Magari guadiamo un film, poi più tardi ti riporto a casa"
"Va bene" sorrido. Camminiamo fino a casa sua, fino a che davanti al portone a Cesare sfuggono di mano le chiavi che cascano a terra. Mi chino per raccogliere, ma lui fa lo stesso. I nostri occhi si incrociano per un attimo, lo sapevo che stasera stava per accadere. Cesare si avvicina e mi lascia un bacio lento, dolce, accennato proprio come lui. Mi appoggia le mani sui fianchi e io mi lascio cullare dal suo bacio.
Saliamo le scale e continuiamo a ridere e baciarci ogni due passi. Sembriamo due bambini, ma siamo bellissimi. Arriviamo all'appartamento e apriamo la porta, ma forse Cesare si è dimenticato di una cosa: ad esempio che vive con altre 5 persone e che probabilmente sono a casa.
Purtroppo ci accorgiamo troppo tardi della loro presenza, solo dopo che ci siamo baciati almeno 10 volte. I loro sguardi sono puntati su di me, le mie guance vanno a fuoco, mi vergogno un sacco. Cesare cerca di nascondermi dietro le sue spalle ma ormai è tardi.
Nicolas impazzisce e viene subito ad abbracciarmi dicendo che era contento del fatto che io Cesare stessimo insieme. Stiamo insieme? Non lo so , non sono mai stata con un ragazzo prima d'ora, stiamo insieme? Non ne ho idea, ma ci penserò più tardi.
Nelson è disgustato, non dice niente, prende la giacca e esce di casa; gli altri ragazzi ridono e si congratulano con Cesare per la sua "scelta". Non capisco per quale motivo ciò venga considerato così importante. Cesare cerca di fermare Nelson per le scale.
"Nels, Nels! Aspetta"
Nelson si ferma e dice :" Cosa vuoi Cesare? Non ti basta vivere la tua favola con la ragazza dei tuoi sogni?"
Non capivo: "Nelson qual'è il tuo problema?"
"Cesare chiamami quando lei se ne sarà andata"
Cesare scende le scale e si trova faccia a faccia con Nelson. "Lei ora fa parte della famiglia che tu lo voglia o no"
"Smettila cazzo di vivere nelle favole! Sarebbe meglio ti concentrassi sul canale! Sei un idiota a pensare che le cose con lei possano funzionare, insomma guardala, lei è ricca, tu no, chi mai vorrebbe stare con uno sfigato come te?"
Nelson sta svalvolando, cosa sta dicendo? A me Cesare piace un sacco indipendentemente dal reddito della mia famiglia.
Cesare spintona Nelson, che serra i pugni tira un destro sulla bocca di Cesare.
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CIAOOO GUYSS, SPERO VI PIACCIA.
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you are my rain
RomansCi sono attimi della nostra vita in cui perdiamo il controllo di noi stessi, di quello che siamo veramente. Questo è il mio diario, prova a leggerlo.