Quella notte passò veloce come un fulmine.

Emma si mise sopra il letto ancora con le lacrime e non aveva idea di cosa fare.

Riccardo entra dentro la sua macchina rossa, girò la chiave e vide un portachiavi con un piccolo diavoleto che gli regalò Emma tanto tempo prima e gli scese una lacrima, accende il motore e mette in moto verso casa sua per cercare di rilassarsi un po' con un bel bagno caldo.

Passò anche la domenica e i 2 non si sentirono; inizia il lunedì e vanno a lavorare, si incontrano varie volte visto che le loro classi stanno vicine, si ignorano.

Passano due settimane.

I compagni di classe di Lila iniziano a preoccuparsi sia per essa che per la loro professoressa che sembra come se sta per scoppiare per colpa della pressione del tutto, un'alunna coraggiosa gli chiede cosa gli fosse successo e il come mai lei sembrava un morto vivente:

-"Ragazzi, voi non guardate il notiziario? Non vi informate neanche attraverso i cellulari?

disse Emma urlando con le mani fra i capelli.

I funerali si stavano svolgendo.

Alla fine del suo orario lavorativo Emma passa per la chiesa in cui si stavando svolgendo gli addii, per salutare e cercare di dimenticare il tutto.

Entrò entro la chiesa e vide Riccardo seduto fra i familiari di Lila, non piangeva, non sorrideva, aveva uno strano sguardo serio confuso fra una sofferenza che non voleva esprimeree il suo solito sguardo indifferente.

Emma lo raggionse e si sedette vicino a lui ed appena usciti dal funerale andarono in un bar per riprendersi.

Tornarono ogniuno a casa sua, Emma si sentì abbastanza scombussolata.

Si sedette e sentì dei rumori dentro il agno, si armò di padella ed entrò; non vide nessuno e iniziò a preoccuparsi seriamente.

dalla porta del bagno si girò lentamente come nei film horror e vide lei, Lila, vestita di bianco con le mani dietro la schiena.

Emma non era spaventata

-"come fai ad essere qui?" chiese Emma

-"ah boh io mi sono addormentata sul letto d'ospedale e ho incontrato un signore, probabilmente era IL signore ahahah" rispose Lila con molta leggerezza,

Emma si avvicinò a Lila e provò a toccarle la spalla, riuscendoci

-"e come mai ti posso toccare?"

-"beh prof, deve sapere che dove sono andata io c'è gente con poteri soprannaurali, tipo my hero academia haha,

a me sono capitati dei poteri meravigliosi, posso cambiare forma sia in oggetti terrestri e in un angelo e posso creare dal nulla un qualsiasi oggetto terrestre e strumento divino come l'arco e le freccie di cupido, il martello di Thor, i fulmini di Zeus e cose del genere, sono stata selezionata dal boss"

Emma incredula ascolta tutto quello che le viene detto da Lila senza esitare o interrompere scoprendo così tutta la sua storia.

-" e come mai stai sulla terra invece di bere cocktail insieme a Gesù?" chiese Emma

-"devo compiere gesti altruistici, cioè, non propio altruistici, ma che portino felicità nelle persone, quella cosa delle buone azioni, utilizzando i poteri che mi sono stati assegnati." Rispose Lila annoiata

-" e perchè stai dentro casa mia?"

-"volevo vedere come stava, sà io mi preoccupo... emh come và con Perrone?"

-"dovrei parlarci, non sono comunque affari tuoi"

-"tesoro, sono un angelo, ho poteri divini, certo che sono affari miei" rispose Lila con un cenno sarcastico di superiorità

-"mh, se vuoi saperlo vai da lui..."

-"ok vado ora, torno subito"

Lila prese la forma di un aquila e andò sotto casa di Riccardo per parlargli, bussò alla porta

-"chi è?"

-"sorpresinaaa haha" disse Lila, capendo troppo tardi di aver fatto un idiozia; Riccardo aprì uno spiraglio della porta e la vide, chiuse la porta a chiave, prese la sua Revolver e iniziò a spararle dalla finestra, lei prese sorma di coccinella e volò via da emma raccontandogli tutto.

-"perchè lo ha fatto...?"

fine secondo capitolo










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⏰ Last updated: Apr 12, 2018 ⏰

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