Nathan era disteso sul letto e si rigirava il telefono fra le mani. Erano passati diversi giorni dalla sua litigata con Tyler e ancora non era riuscito a parlarci. Non lo aveva incontrato nei luoghi che solitamente frequentavano entrambi e non gli aveva risposto al telefono.
Quella situazione era assurda, si era arrabbiato per niente, per un fatto che non era neanche accaduto, per qualcosa di innocuo, poi erano volate parole grosse.
Non era sicuro di voler tornare insieme a lui, ultimamente aveva parecchi dubbi sulla loro relazione anche prima del litigio, però ci teneva a lui e voleva almeno restassero amici.
Voleva chiarire, voleva fargli capire che non aveva mai voluto fargli del male, che non era sua intenzione tradirlo e che effettivamente non aveva fatto niente.
Forse ora con alcuni giorni di distanza sarebbe riuscito a farlo ragionare. Anche se il fatto che rifiutasse le sue chiamate la diceva lunga.
Si alzò dal letto deciso ad andare a casa sua, anche se era sabato sera sperava di trovarlo ancora a casa, poi magari una volta chiarito sarebbero potuti usciti insieme a bere qualcosa.
Si vestì in modo semplice maglietta attillata e skinny strappati, non voleva far pensare a Ty che avesse già altri progetti per la serata.
Sparò in aria i suoi capelli biondo platino ed era pronto.
Arrivato da Ty sorrise vedendo che la sua auto era ancora nel parcheggio. Osservando le finestre notò che c'era una luce soffusa nella sua camera da letto. Bene era in casa.
Prima di suonare riprovò a chiamarlo al cellulare, ma lui non rispose. Perciò non gli restava che andare alla porta.
Spinse il campanello una volta, poi un'altra, e poi un'altra ancora, ma nessuno venne ad aprire.
Allora si mise a chiamarlo ad alta voce "Ty smettila di fare il coglione e vieni ad aprire. So che ci sei"
Suonò ancora e ancora. "Se non apri attacco con il clacson"
Andò alla macchina parcheggiata proprio lì davanti e fece quello che aveva promesso.
Questa volta la porta si aprì. Tyler era nudo con solo il lenzuolo avvolto sui fianchi e aveva un'espressione strana un misto fra l'arrabbiato e il colpevole, sembrava molto a disagio "Nathan! Ma sei fuori di testa!? Li senti domani i vicini"
Nathan scese dall'auto e gli si parò davanti "Colpa tua. Fammi entrare dobbiamo parlare"
"Non ho voglia adesso e poi non c'è altro da dire"
"Certo che c'è! Hai dato di matto per una cosa inesistente ... però non mi sembra il caso di parlarne qui fuori. Smetti di fare la donna mestruata e fammi entrare"
Tyler per tutto il tempo aveva sfuggito lo sguardo dell'altro "Non sono pronto a perdonarti e adesso vattene"
Nathan si stava irritando, prima non voleva aprirgli e adesso non voleva farlo entrare ... c'era qualcosa di strano. Poi ebbe come un'illuminazione, era un idiota a non averlo capito, Tyler non era solo!
Assottigliò lo sguardo "Non sei solo! E poi hai il coraggio di dare della puttana a me. Chi è? Lo conosco?"
Tyler non rispose, ma al suo posto lo fece l'uomo che apparve al suo fianco completamente nudo "Certo che mi conosci principessa. E' bello rivederti, sei sempre così eccitante"
Nathan per poco non si strozzò con la sua saliva "Connor?! Che cazzo ci fai tu qui?"
"Mi sembra ovvio, scopiamo"
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Un crudele filo rosso
Genç KurguNathan e Evan sono sempre stati inseparabili fin da quando ne hanno memoria, ma poi un evento traumatico, avvenuto all'inizio delle superiori, ha distrutto la loro amicizia dividendo le loro strade apparentemente per sempre. Quando, dopo 5 anni, il...