11. Perdonami

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<< Chise, sono il capitano Levi, dobbiamo parlare, apri la porta. >>. "Levi? Cosa vorrà ancora da me?". Non risposi.
<< So che sei lì dentro. Esci fuori, è un ordine! >>.
<< Se ne vada! >>.
<< Va bene, vorrà dire che resterò qui davanti alla porta e aspetterò che uscirai di lì. >>.
Sentite quelle parole, allora decisi di aprire la porta, e tornai a sedermi sul letto accanto alla finestra. Levi entrò, richiuse la porta e si sedette vicino a me. << Perché è qui, capitano? >>.
<< Per raccontarti la verità. >>.
<< Ho già visto abbastanza, capitano. >>.
<< Quella ragazza fa parte della mia squadra speciale, o dovrei dire, faceva. È venuta da me circa una settimana e mezzo fa, dicendo che non aveva un posto nel quale andare, così l'ho ospitata da me. Non sono riuscito a venire da te in infermeria perché Erwin mi ha assegnato un sacco di compiti da fare con il Corpo di Guarnigione. Oggi mentre stavo venendo a pranzo, quella sciocca mi ha chiamato dicendo che era urgente e di vederci al campo. Non immaginavo che volesse fare...beh... ho cercato di impedirglielo, ma lei mi ha baciato. Io non ho fatto nulla all'inizio perché non me lo aspettavo. Poi me ne sono andato, respingendola, e ora l'ho mandata a casa di un suo parente nel distretto di Trost. Ero subito venuto a cercarti, ma ti ho trovata in quello stato... e io... non sapevo che cosa dire. >>. Mi girai verso il capitano. Aveva i pugni stretti e lo sguardo rivolto verso il basso, che poi alzò incrociando i miei occhi. << Perdonami. >>. Dopo quella parola, Levi si avvicinò al mio viso di colpo, prendendolo tra le sue mani che affondò nei miei capelli, e le nostre labbra iniziarono una danza passionale. Io continuavo a piangere, mentre Levi mi prese i fianchi sfilandomi la giacca. "Mi ha baciata? Mi ha chiesto il suo perdono? Cosa sta succedendo? Vuole farlo proprio... ora? Ed io? Io lo voglio tutto questo?".
Pian piano i nostri vestiti caddero a terra, mentre le nostre labbra finivano di danzare e i nostri corpi si sfioravano delicatamente sul letto. Successe quasi tutto in fretta. Rimanemmo nel letto abbracciati per circa dieci minuti, in silenzio, finchè non caddi in un sonno profondo per colpa dell'effetto del whisky.
La mattina dopo, mi sentivo ancora un po' stordita per colpa dell'alcool, ma ricordavo perfettamente tutto ciò che successe la sera prima. Ero ancora nel letto. L'orologio puntava le 6:50. Fissai quell'ora per qualche secondo. "Levi!". Mi voltai dall'altra parte del letto, ma non c'era nessuno. Levi se n'era già andato via. "Beh, a questo punto mi alzo, tanto la sveglia suona tra 10 minuti.". Scesi di sotto e iniziai a preparare la colazione. Non riuscivo a smettere di pensare alla notte prima. I primi a scendere furono Jean e Armin, che subito si sedettero al tavolo notando che la colazione era lì ad aspettarli. Dopodiché, scesero Eren, Mikasa e Conny. Eren fu il primo ad attaccare il discorso. << Chise? Cosa voleva il capitano ieri? È stato qui per molto tempo! >>. "Cazzo! E ora che gli dico?".
<< Ehm...Beh... mi ha parlato...dell'esame, che mi faranno sapere molto presto i risultati. >>. Finimmo di fare colazione e ci avviammo al campo per l'allenamento mattutino. Non appena notai che Levi era presente agli allenamenti, cominciai ad agitarmi, notando che mi stava guardando sempre con quell'espressione seria. Gli allenamenti cominciarono, e i nostri superiori, come al solito, passavano tra di noi per controllarci. Io ero nell'area da combattimento corpo a corpo che combattevo contro Jean. Una volta atterrato Jean, Conny mi urlò contro quasi ridendo: << Ehi Chise! C'è uno sfidante proprio dietro di te! >>. Mi girai per iniziare a combattere, ma mi bloccai. Levi si tolse la giacca e si alzò le maniche della camicia: << Capitano, lei lo sa che non la batterei mai. >>.
<< Almeno posso combattere con qualcuno per più di dieci secondi. >>. "Avevo ragione sul fatto che è egocentrico!". Ci mettemmo in posizione e cominciammo a combattere. Come di suo solito, Levi aveva movimenti fluidi e troppo veloci per me, ma almeno il grosso riuscivo a pararlo. Fu come il nostro primo combattimento, o meglio, come tutte le nostre lotte: tutti che ci guardavano, il combattimento intenso e lungo, e Levi seduto su di me dopo avermi stesa a terra. Ci fissammo negli occhi profondamente, mentre tutti avevano il fiato sospeso.
<< Gliel'ho detto che non sarei riuscita a batterla, capitano. >>. Levi si alzò e mi tese la mano per aiutarmi a rimettermi in piedi. La sua mano era fredda, ma sudata, mentre la mia era molto calda; mi tenne la mano per qualche secondo, per poi rimettersi la giacca. << Non avete da allenarvi voi altri? >>. Appena Levi pronunciò quelle parole, tutti scattarono per continuare l'allenamento. Levi si allontanò, e mentre stavo per andarmene, qualcuno mi diede uno spintone sulla schiena.
<< Ehi Chiseeee! Ho l'impressione che fra te e il capitano Levi sia successo qualcosa! >>. Hanje fece la sua comparsa dietro di me facendomi sobbalzare. << Hanje! C-cosa stai dicendo! Non è successo nulla. N-non... >>.
<< Andiamo cara, ti si legge in faccia che tu e Levi avete combinato qualcosa! AAAH COME SONO CONTENTA! >>.
<< Hanje, Conny è caduto di nuovo sul modulo di movimento tridimensionale. >>.
<< Oh no, Conny! Sempre lo stesso errore! >>. Ero riuscita a togliermi Hanje di torno, e tirai un sospiro di sollievo. "Quella donna finirà nel mettermi nei guai con tutti.".                         << Ehi Chise!>>. Eren, Mikasa e Armin mi si avvicinarono. Eren non smetteva di stare un attimo fermo: << Tu e il capitano Levi siete stati ancora una volta fantastici! Anche se, vince sempre lui... >>.
<< Eren, è il capitano del Corpo di Ricerca, ha ucciso di più di 50 giganti individualmente, cosa ti aspettavi? >>.
<< 50?! Wow! Chi ti ha detto queste cose?! >>.
<< Me le disse Hanje dopo il primo combattimento con il capitano. >>.
<< Che roba! Beh, ci conviene tornare all'allenamento, o il capitano finirà per stendere anche a noi per terra... >>. Ci voltammo verso il capitano Levi che aveva appena atterrato un ragazzo di statura più grande di lui di nome Reiner, che aveva sbagliato 3 volte la posizione del combattimento, e ridemmo all'unisono. Finito l'allenamento, ci dirigemmo verso la sala da pranzo per mangiare. Mentre mangiavamo, il tavolo dove ero seduta anche io si alzò facendo il saluto. "Sarà di nuovo Levi?". Si, era il capitano Levi, solo che questa volta era accompagnato dal comandante Erwin, il quale parlò per primo. << Chise, ci dispiace disturbare il tuo pranzo, ma abbiamo un urgente bisogno di parlarti. Potresti seguirci? >>.
<< Oh... certo, comandante. >>. Lanciai un ultimo sguardo ai miei amici, e poi mi avviai verso Levi ed Erwin. << Dove stiamo andando, comandante? >>.
<< Andremo negli alloggi di Levi, sono più vicini. >>. Arrivati agli alloggi, ci accomodammo io e Levi sulle poltrone e il comandante difronte a noi su una sedia. L'ansia si faceva sentire, soprattutto in quel momento che avevo gli occhi del comandante e del capitano fissi su di me. "Cosa starà succedendo? Perché hanno convocato solo me? E perché proprio ora?".

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