Le sue fattezze d'angelo

487 29 13
                                    

— Vi immaginate se, in quella spiaggia, ci fosse anche Harry abbracciato a lui e con il capo posato nella sua spalla?

«Hey Lou.» Harry attira l'attenzione del suo amante, mostrando un sorriso con le fossette. «Lo sai che ti amo?» Lou si gira, gli sorride, gli bacia le labbra e poi gli risponde «Mai quanto me.»
Ed Harry allora, imbarazzato, nasconde il viso nell'incavo del suo collo e si lascia scappare una piccola risata. «Ogni volta che mi dici che mi ami, ritorno a quando ci siamo conosciuti nel bagno di X-Factor.»

Louis gli infila una mano fra i capelli e «A quando hai capito di aver incontrato la tua anima gemella?» Harry mostra le fossette, di nuovo. «Sì.» E Louis allora scoppia a ridere, quella tipica risata che farebbe risplendere tutte le stelle del cielo.
«Smettila, Harreh, stai facendo arrossire anche me!» Ed Harry, sollevando il viso dall'incavo del collo del ragazzo nel quale lo aveva nascosto, risponde: «Io sto solo raccontando di quando i nostri occhi, verde e azzurro, si sono incontrati. È stato strano, Lou. In quella frazione di secondo in cui ti sono andato a sbattere e i nostri visi si sono incontrati, mi sono sentito strano. Tu mi hai folgorato, Lou. Mi sono innamorato di te senza nemmeno conoscerti.»

Louis, con le guance in fiamme, si ritrova ad arrossire davvero. Non riuscendo a trovare le parole giuste, accarezza il viso del suo amato e posa le labbra nelle sue. "Dio queste labbra", pensa Louis, "Sono così fortunato a poterle baciare" continua, mentre i battiti del suo cuore aumentano. "Sono la mia cura migliore. Se sto male, loro mi consolano. Se sono arrabbiato, loro mi calmano. Se sono spaventato, loro mi proteggono. Se sono amato, beh, loro mi fanno sentire ancora migliore."
Il bacio termina, ma i due non smettono di guardarsi. C'è troppo amore tra loro per permettergli di concentrarsi sul mondo che li circonda. Louis sorride, mentre con uno scatto blocca Harry sotto di se', facendolo ridere. Ed Louis, beh, Louis ritorna a pensare a quando, nei bagni di X-Factor, Harry gli aveva sorriso per la prima volta. Aveva avvertito una scossa così calda al cuore che ne era rimasto scottato. Gli sembrava di aver visto un angelo. Avete presente quando Dante presentava Beatrice come una donna dalle fattezze D'Angelo? Beh, per Louis era Harry quell'uomo dalle fattezze d'angelo.

«Oops!»

«Ciao!»

Era iniziato tutto così; due semplici parole.

«Io sono Louis.» Si era presentato il ragazzo dagli occhi azzurri come il cielo, porgendogli una mano che Harry aveva afferrato imbarazzato.
«Io sono Harry.» aveva risposto il suo amante.
Si erano conosciuti così, in un bagno di un semplicissimo show televisivo, mentre aspettavano di conquistare il pubblico con le loro canzoni. Poi, alla fine, il destino aveva deciso di giocare dalle loro parti: li aveva messi insieme come band, come amici, come amanti, e Louis gliene sarebbe stato grato per sempre per avergli dato questa opportunità.

«A cosa pensi?» gli chiede il ragazzo dalle fattezze D'Angelo. Louis gli accarezza una guancia, per poi «A come ci siamo conosciuti.» rispondere.

«Smettila di pensare al passato, Loueh! Hai l'opportunità di stare sopra di me, quand'è che ti ricapiterà questa occasione?» Louis si lascia scappare una risata genuina, il viso piegato all'indietro. "Ti ricordi la nostra prima volta?" vorrebbe chiedergli, ma tace. È troppo imbarazzante persino per lui.

«Devo ammettere che mi piace molto stare così, non volevo dirtelo.» gli risponde a tono.

«Stupido.» lo rimbecca Harry, ridendo.

«Ma ammetto che mi piace di più stare sotto.» ammette il ragazzo dagli occhi azzurri come il cielo, arrossendo appena. «E non lo so il perché, sarà perché tu e quei dannati baci mi mandate in Paradiso.» Harry gli bacia le labbra, tocca a lui fare uno scatto e portare Louis sotto di se'.

«Così?» gli domanda.

Louis annuisce, poi i loro sguardi si incontrano ed allora il mondo torna a sparire. Non esiste più il suono dell'acqua che si insinua fra le insenature delle rocce, non esistono più gli abbai dei loro cagnolini che giocano a rincorrersi, esistono solo Harry e Louis.

«Così.» conferma Louis e, Dio, sono così belle le dita delle loro mani mentre si intrecciano. Ma la bellezza delle loro mani che si intrecciano non è nulla, paragonata alla bellezza dei baci innamorati che Harry sta lasciando sul collo niveo e profumato di salsedine di Louis.

«Facciamo l'amore?» e a Harry viene da sorridere perché, diamine, il modo in cui il suo amante l'ha chiesto gli ha fatto ricordare quel giorno in cui tra le calde coperte della stanza di Louis avevano consumato il loro amore.

«Sì amore, facciamo l'Amore.» Ed allora Louis sorride, chiude gli occhi e decide di farsi accarezzare da quelle mani vellutate come il tessuto. Si lascia togliere la maglietta, i pantaloni, si lascia denudare senza vergogna perché Louis sa di sentirsi amato da quel ragazzo dalle fattezze D'Angelo.
E beh, la bellezza delle loro mani che si intrecciano o dei baci innamorati di Harry dispersi sul collo niveo del liscio non sono nulla, nulla, paragonati alla bellezza di due corpi che si uniscono come se fosse ogni volta la prima volta.

Perché alla fine erano così, Harry e Louis: due ragazzi della stessa band, due amici, due amanti, che ogni volta che loro labbra si sfioravano, era come se tutto tornasse alla prima volta. E i due amanti avevano deciso di consumare il loro amore tra i granelli di sabbia di quella spiaggia, mentre il tramonto accarezzava l'acqua del mare proprio come Harry accarezzava Louis. Niente li avrebbe separati. Niente.

THE END.

Le sue fattezze D'Angelo [ One Shot] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora