Capitolo 1.

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Mi svegliai.
Non so se avete presente, la noia di quei momenti in cui dite.
Faccio sempre le stesse cose, le stesse settimane, gli stessi mesi, mai nulla di nuovo. Quella voglia che avete di voler sempre provare a fare qualcosa di nuovo, quando volete che accada, qualcosa di nuovo. Insomma. Quella voglia di ricominciare tutto da capo. Ma senza ricominciare ogni volta. Ricominciare e continuare. Facendo si che ci siano delle diversità nei nostri giorni.
Forse è per questo che la gente ama molto più l'estate dell'inverno. D'inverno sei costretto ad una routine, c'è la scuola/il lavoro, ed è ovvio che sarà sempre così, non puoi farci nulla, è la vita. Mentre d'estate, puoi viaggiare senza avere preoccupazioni, puoi fare ogni giorno una cosa diversa, stare più tempo fuori casa, divertirti.
Io non la penso così, o meglio. Da una parte si, quello che voglio è soltanto abbattere la monotonia, fare qualcosa di diverso ogni tanto. Ma preferisco l'inverno. Sinceramente.
L'inverno è quando torni a casa infreddolito e ti scaldi davanti al camino, l'inverno è quando hai freddo e sei con lui/lei e ti basta un abbraccio per scaldare il tuo cuore anch'esso infreddolito, l'inverno è avere una routine, giornate vuote a volte, ma sta a te riempirle.
Come? Chiederete voi.
Beh, ci sono diversi modi per farlo. Puoi fare i compiti, devi, ma quando ne hai pochi, non ne hai per niente, puoi sentire la musica, puoi cantare, puoi ballare, puoi uscire, puoi stare con gli amici, con la tua persona.
Cosa intendo per 'la tua persona'?
Quella persona speciale che hai sempre voglia di vedere, quella di cui sei geloso anche se la guardano e basta, quella che vuoi sempre baciare abbracciare avere sempre con te. Ora per dirti, io non ho fatto nomi. Ma tu stai pensando a qualcuno, lo so.
Non negarlo.
È così che vorrei spesso riempire le mie giornate.
Con lui, magari, fare i compiti insieme, magari uscire, o magari stare da me, passare la ricreazione insieme, fare una videochiamata, una chiamata, o semplicemente parlare su whatsapp.
Ma non succede mai, nulla di tutto questo, tanto per cambiare.
È questo forse che mi rende infelice del posto in cui mi trovo, questa convinzione che ho che questo non è il posto per me. Che qui non sarò mai felice, che qui le persone che ci sono non fanno per me.
E forse ho anche ragione.
Voi direte, 'e chi te lo assicura che andando altrove troverai quello che cerchi, quello che qui non hai mai trovato'?
Beh raga, se una cosa deve accadere, accade. E penso che se sono così determinata, così innamorata e così presa, da quel posto, un motivo c'è.
Vi parlerò anche di questo più in la, ma ora ho bisogno di dirvi un concetto fondamentale.
Tutta questa cosa, ve l'ho detta perchè dovete sapere una cosa.
Io quì, a Roma, in Italia, mi alzo la mattina, con la voglia di non fare nulla, non mi va di uscire, non mi va di stare con le persone, non mi va di vedere ne parlare con nessuno, niente.
L'unica cosa che voglio fare è andare a scuola. 'Ma sei scema?'
No raga. Non sono scema. Solo che poi capirete perchè, la scuola per me è così importante. Poi lo capirete più in la. E.. l'unica persona che voglio vedere è lui. Vederlo, guardarci da lontano, abbracciarci a volte, è una routine anch'essa. Ma di quest'ultima non mi stancherò mai.
Pf, come se potessi mai stancarmi di lui. AHAHAH.
Tornando a noi. Secondo voi, perchè non mi va di vivere praticamente?
Perchè la gente di qua, non fa per me. Non vedo l'ora di andare al liceo, rifarmi una vita, dei nuovi amici, ma non di trovare un ragazzo.
Lui l'ho trovato già. Non siamo fidanzati. Ma io non voglio nessuno, se non lui. Quindi diciamo più che so quel che voglio.
Inoltre, io ho una strana concezione dell'amicizia. Poi nel capitolo 2 vi farò capire meglio di cosa parlo. È il prossimo argomento di cui tratterò.
Quindi spero che abbiate capito quel che intendo dire, a questo punto.
Io odio la gente di quì. Se sapeste la mia storia, sapreste che io ho sempre e solo sofferto per le persone di questo posto. E sento che lì, da un altra parte, potrei stare sicuramente meglio. Ci sarebbero così tante cose da dire.. la storia della mia vita, è abbastanza uno schifo. Gente che 'hai 14 anni, quale schifo, hai scoperto che Titti è maschio? È morto topolino? Ti sei lasciata con Peppa Pig?'
No raga, fidatevi. L'età non fa la storia. L'età è un numero. I fatti possono accadere sempre. Indipendentemente da quanti anni avete.
La vita può essere molto bella e molto brutta. Molto facile e molto difficile.
Sudata e viziata.
Ricordate solo una cosa. Non giudicate mai un libro dalla copertina.

Spesso mi chiedo, ma come sarebbe stata, la mia vita se non avessi fatto determinate scelte e cose?
Diversa; quello è certo.
Ma sarebbe stato meglio? Peggio? Non lo so. Non lo posso sapere. Fatto sta che sto qua. E sono così come sono.
Passo le mie giornate, vivo quel che vivo.
Le mie giornate come sono? Beh. Noiose ovviamente.
La mattina vado a scuola, poi ho corsi vari nel pomeriggio, e poi quando torno a casa ho i compiti da fare. Li svolgo e arriva la sera. Alle 19 ho finito tutto, se ne ho tanti, e per le 20 già sono struccata e col pigiama addosso.
Immaginate a vivere così. Eh? Uno schifo.
5 giorni su 7 così.
Poi arriva il venerdì. Il venerdì si esce, esco con la mia migliore amica, qualche altro ragazzo e fine, qualche volta escono anche le mie altre due migliori amiche;
Cosa facciamo.. vediamo un po'. Stiamo in giro, sempre nei soliti posti, a fare le stesse cose, sempre le stesse persone, le stesse risate, tutto uguale.
Non che sia brutto stare con loro, anzi. Probabilmente è l'unica cosa che mi fa andare avanti con serenità, solo che ecco. Sento sempre che manca qualcosa.
Mi manca qualcuno. Da un po' di tempo, esco e penso, penso, penso sempre a questa persona. Mi manca da morire. Anche se lo vedo lo stesso giorno, anche se l'ho abbracciato, lo stesso giorno.
A me manca averlo accanto nei momenti in cui posso, e vorrei stare bene.
Perchè diciamocelo, senza lui non sono completa, e senza lui non mi diverto mai fino in fondo.

Quindi ecco, diciamo solo che ho tanti amici, anche più di cento. Ma posso stare senza tutti loro. Nel senso, se qualcuno di loro va via, si ci sto male. Ma può passare. Non può passare invece con queste 7 persone. Io non lo so se è reciproco. Ma senza loro non posso starci. Crollerei, e tutto questo è già stato appurato.
Senza le altre posso vivere.
Senza la mia cerchia, no.
Loro sono tutto.
Imparate una cosa, il dolore non va mai via, solo ecco, ci si abitua a starci insieme, ma non va mai via del tutto.

[...]
Hey belizimi. 😂
Come va? Ecco il primo capitolo, io spero davvero che vi piaccia. Mi ci sto impegnando molto e ci sto perdendo anche un sacco di tempo. È difficile buttar giù tutte le emozioni, metterle per iscritto e poi fare un ordine mentale, per far si che si capisca qualcosa di quello che dico, ahah.
Comunque, nel prossimo capitolo vi parlerò della mia (strana) concezione della parola 'amicizia'.
-Auroh.❄

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