Trenta bianchi cavalli

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L'ignoranza dei servi è la benedizione dei padroni.

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Cos'è che
da un tempo immemorabile nella ragione dell'uomo ha smesso di ardere,
d'un tratto fatiscente ha smesso di battere
e nel lento scorrere del tempo ha iniziato a combattere?

La Terza Dimensione è un vasto spazio dove anime stipate in un purgatorio immaginario si ostinano a trasportare il peso di rimpianti e pregiudizi, senza dire nulla.
Il capo rivolto verso i propri piedi per paura di inciampare in quel lento cammino, tutti troppo impegnati a prostrarsi davanti ad una società fatta di menzogne.

Viviamo nel mondo usa e getta. Quel luogo in cui il tempo scivola tra le dita dei suoi abitanti e porta a complessi di superiorità ingannevoli.
Il tempo di un battito di ciglia.
Ditemi, ora, se il futuro che sognavate da bambini è lo stesso che state vivendo ora.

Il Consumismo, la tattica magnetica di comprare giovani menti a un quinto del prezzo selezionato.
Siamo pezzi di carta masticati e incollati l'uno con l'altro fino a formare un muro di cartapesta che ci divide dal Risveglio.
Un muro di cartapesta che ci dicono essere di cemento, allora siamo tutti troppo spaventati anche solo per spostarvi lo sguardo sopra.

Abbiamo paura.
Vogliono farci avere paura.

Scie chimiche, OGM, case farmaceutiche, Wi-Fi, 5G, cibo spazzatura, cloro e fluoro nell'acqua, propagande patriottiche, vendita d'armi, Isis, crisi bancarie, politica corrotta.

Non credo nel destino. Non ci ho mai creduto. Non inizierò a crederci neanche se d'un tratto mi scontrassi con la mia anima gemella.
Le persone non sanno distinguere davvero le cose. Il destino non esiste. È un'idiota conclusione per giustificare una serie di avvenimenti dai quali lasciarsi trasportare. Fato? Quante volte ne avete sentito parlare.

Il punto è: se non è destino, cos'è?
Beh, non destino, direbbe quel simpaticone in fondo all'aula. Quello che spesso si crede divertente mettendo in ridicolo gli altri e se stesso.
Bene, direi. Molto bene. Vedo che la parte introduttiva è stata appresa decentemente dalle vostre testoline intossicate.
Ebbene, ecco l'agognata risposta: non ce n'è una.
Questo perchè non esiste una vera domanda, solo futili quesiti ai quali possiamo porre rimedio tramite l'ipotetico pugno in faccia da parte di quello che consideri tuo nemico.

Se non è colpa di quel cazzo di destino, perchè ora ho un labbro spaccato e perdo sangue come se avessi avuto uno scontro frontale con un tir?

Perchè sei un idiota casinista del diavolo, ecco perchè.
Risposta azzeccata, ragazzo all'ultimo banco. Le metteró un + per la sua diligenza studentesca. Grande partecipazione.

Forse è perchè non ho fatto i compiti di matematica. Probabilmente non avrei dovuto ridere di quel tizio con un taglio di capelli strano. Ora che ci penso non avrei neanche dovuto mandare a quel paese i miei genitori.

Preferirei non aver fatto tante cose.
Ora che ho la faccia che sembra il risultato di un'epidemia di peste per quanto è gonfia e rossa e viola. Sto iniziando a vedere tutto rosso-viola. Che abbinamento di merda. Forse è colpa delle canne.
Lo sapevo che Calum è poco affidabile quando si tratta di qualità della merce.
Penso di aver buttato fuori la mia anima insieme al fumo. C'è qualcosa di poetico in tutto questo.

L'indole dell'uomo continuerà a sfociare nella violenza, semplicemente perchè continuano a bloccare il passaggio per la strada più pacifica.
È tutto prestabilito. Ogni singola mossa è stata studiata su un campo di battaglia appartenente allo stesso esercito che si finge nostro amico.
Per la sopravvivenza della specie,
per la supremazia assoluta di un unico moto rivoluzionario in un universo completamente dedito alla perseveranza.

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