Nuovi Mondi - Ritorno A Midgard

Capitolo 15

Thomas e Bianca stanno parlando sottovoce da qualche minuto.

"Non credo che sia una buona idea raccontare loro tutto quanto..." insiste il primo.

"Potrebbero essere meglio disposti ad aiutarci." ribatte l'altra.

"Ma potrebbero anche decidere di non aiutarci per niente..."

"Allora spieghiamo loro solo la ragione per cui ci serve Tony."

. . .

In cucina, mentre sistemano il caos provocato dalla lotta tra qualsiasi cosa fosse quella creatura che sembrava zia May e i due strani ospiti, anche Peter e Ned stanno cercando di decidere il da farsi.

"Quei due sono inquietanti... Sembrano usciti da un fumetto o da un qualche film!" quasi esclama il secondo.

"Abbassa la voce, -lo ammonisce il giovane Spiderman- potrebbero sentirti: non sappiamo nemmeno cosa vogliano."

"Sì, invece, sono stati piuttosto chiari riguardo a questo: vogliono incontrare il signor Stark."

"Ma non sappiamo il perché... Voglio dire, come facciamo a sapere che non sono dei nemici di Iron Man sotto copertura?"

"Se vorrete ascoltarci, vi spiegheremo quanto possibile..." sulla soglia della stanza compare Thomas che, con tono grave, li invita a tornare in camera e a mettersi comodi.

. . .

"Ora ci direste cosa sta succedendo? E perché mia zia era così strana? E perché l'avete vaporizzata?" domanda Peter impaziente.

"Non era tua zia, -gli spiega gentilmente Bianca- era un mostro con le sue sembianze: sono certa che... ehm... che May sarà presto qui."

"Un mostro? Un mostro come quelli dei film?" ripete incredulo Ned.

"Non saprei dire, ma questi sono reali e danno la caccia a quelli come me..."

"Cosa vuol dire quelli come te?"

La ragazza abbassa lo sguardo sui propri piedi e sfrega la punta di una scarpa contro l'altra.
"I figli di divinità greche." sussurra infine.

"Ma non siamo qui per questo. -interviene Tom senza lasciare ai due ragazzi del Queens il tempo di metabolizzare le parole di Bianca.- Siamo qui per avvertire il signor Stark di un fatto terribile avvenuto."

"Quale fatto?" chiede Peter.

I due semidei si scambiano uno sguardo fugace.

"La distruzione di Asgard e la presumibile morte di tutti i suoi abitanti, inclusi Thor e... Loki." afferma il mezzo asgardiano con voce asciutta.

"State scherzando! Vero? -esclamano i due mortali all'unisono- Sono immortali loro!"

"A quanto pare nessuno si è preso la briga di informarli... -replica il figlio di Loki lievemente acido- Avremmo preferito non rivelarvi questa faccenda delicata, ma spero che ora capiate l'urgenza che abbiamo."

"Forse... Ma cosa centrate voi con la forse-morte di Thor? -s'interessa Peter- Non che non mi dispiaccia per gli altri, -si affretta ad aggiungere- ma Loki non mi è mai piaciuto, mi è sempre stato un po' sulle... -s'interrompe mezzo secondo nel sentire la porta di casa aprirsi- scatole."

Tom si schiarisce la voce e stringe i pugni. Sbuffa dalle narici: sembra infastidito.

"Tutto, OK?" gli chiede Parker.

"Sì, sì. Tutto a posto." risponde l'altro guardandolo torvo. Il discorso cade subito dato che si sente la voce di una donna nell'atrio.

"Ehi, Peter! Sono a casa! Ci sei?"

"Sono qui zia!" risponde istintivamente Spiderman.

"Aspetta! -sussurra Bianca, prima che possa andarle incontro. Quindi chiude gli occhi per un istante- Va' pure: è umana."

"Come hai fatto?" le chiede Ned incuriosito.

"Cosa?"

"Come cosa? Come hai fatto a dire che quella che è arrivata adesso è la vera May?"

"Non l'ho detto. Ho solo percepito che è appena entrato in casa un comune mor... Essere umano."

"E come hai fatto?"

"Essere come sono io non significa essere solo un magnete per creature mostruose. Ha anche dei vantaggi."

. . .

"Ciao, zia. Com'è andata, oggi?"

"Bene, nulla di speciale. Mi sono fermata a fare la spesa nel tornare da lavoro. E a te? Com'è andata oggi a scuola?"

"Mmm... Nulla di speciale. Torno di là dai miei amici..."

"Amici? Al plurale? Non avevi solo Ned?" scherza la donna.

"Ah ah... Molto divertente, May." borbotta il ragazzo tornando sui propri passi.

"Oh, Peter! Vedi di riordinare un po' la tua stanza in tempi decenti e di darti una ripulita prima di sera: non indovinerai mai chi ho incontrato fuori dal supermercato e ci ha invitato a cena stasera."

. . .

"Tu mi fai paura." sta dicendo Ned a Bianca quando Peter ritorna da loro.

"Ottimo..."

"Che succede?" domandano i tre ospiti al padrone di casa nel vederlo.

"Nulla di che, ma non credo che potrete restare qui ancora a lungo: May mi ha appena detto che questa sera usciremo a cena perché, a quanto pare, qualcuno ci ha invitati... -Peter si dà improvvisamente uno schiaffo in fronte- Che stupido!"

"Se lo dici tu... -fa Thomas ancora un poco accigliato- Comunque, perché ti ritieni stupido?"

"È probabile, quasi certo, che sia stato il signor Stark ad invitare mia zia ad uscire..."

"Fantastico! -interviene Bianca soddisfatta- Intercetteremo Tony subito dopo la cena. Così non vi rovineremo la serata."

"No, vi prego. Rovinatela." sembra quasi supplicare il giovane Parker.

"Perché?"

"Perché non voglio che Mr. Stark ci provi ancora con mia zia."

Il viso della ragazza esprime improvvisa incredulità. "Ma Tony non era fidanzato con Pepper?"

"Si sono presi una pausa tempo fa." spiega Peter.

"Che è un modo elegante per dire che si sono lasciati." puntualizza il miglior amico di questo.

"Ai miei tempi i fidanzamenti erano cose serie... -sospira Bianca parlando più a sé stessa che agli altri.- Peter, mi spiegheresti come Tony ha conosciuto tua zia?"

"In breve, quando il signor Stark mi ha reclutato per uno stage -spiega, facendo delle virgolette con le dita nel pronunciare quest'ultima parola- presso i suoi laboratori, ha dovuto chiedere a May il permesso, essendo io minorenne... In pratica, è arrivato qui senza preavviso, ha flirtato con mia zia e poi mi ha regalato una tuta nuova con tanto di modalità Uccisione Istantanea."

"E Baby-Monitor. -puntualizza Ned con una risata, guadagandosi un'occhiataccia - Non dimenticarti il Baby-Monitor."

* * *

Hey there!
I'm back!

Non ho nulla da dirvi, per ora.

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