Capitolo 1

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"Ormai sono mesi che la star del momento Dylan O'braian supera le classifiche qualificandosi di nuovo al primo posto come miglior attore protagonista del film the assassin!" Comunica la giornalista del TG nelle varie notizie della giornata. Roteo gli occhi stufa di sentire in questi giorni sempre la stessa notizia sull'attore che sta scalando le classifiche mondiali con il suo nuovo film. Finisco di sparecchiare la tavola. Mentre vado verso la mia camera che si trova al piano di sotto per evitare ogni giorno di fare le scale di prima mattina, che per me è sempre un trauma, sento mia madre che mi chiama dal piano di sopra. Sbuffo e salgo le scale per vedere cosa vuole. Entro nello studio di lavoro di mamma e mentre la guardo armeggiare al computer per questioni di lavoro gli chiedo <<Che cosa è successo che mi chiami quasi urlando mami?>> Lei mi guarda con un sorriso a trentadue denti e quei suoi occhi da cerbiatta che come lei ho ereditato anch'io e mi comunica sempre con quel suo tono dolce << Hai finito di sparecchiare Natalie?>> La guardo sorridendo e gli dico << Si mami ho finito di sparecchiare, senti visto che ho finito di fare tutto in casa e sono in vacanza ecco... io pensavo di andarmi a fare un giro per il centro.>> Mia madre annuisce e dice <<Va bene vai pure cucciola.>> Sorrido e vado dritta in camera mia a prepararmi, siccome sono ancora in pigiama. Trovo il telefono sulla scrivania e lo prendo per metterlo in carica. Mi dirigo verso il bagno prendendo i vestiti da mettermi per oggi, appena entro mi guardo allo specchio e noto che i miei capelli sono un disastro "Perfetto." Borbotto mentre inizio a pettinarli per strecciarli e sistemare i capelli, castano scuro, in una lunga e ordinata treccia.
Inizio a prepararmi e quando esco dal bagno sono truccata e con indosso una maglietta a mezze maniche e dei jeans con alcuni strappi e delle nike, mi guardo allo specchio e sono pronta per andare a fare shopping.
Prendo il giacchetto di pelle e la borsa ed esco di casa . "Oggi sarà proprio una bella giornata!" penso guardando il cielo azzurro davanti a me.
Vado in fermata per prendere il bus e intanto metto le cuffiette con i Prevails a tutto volume mentre aspetto. Dopo qualche minuto arriva il bus che mi porta in centro, scendo dall'autobus e inizio a girare per i negozi guardando le vetrine e quello che espongono con i capi a l' ultima moda, sto per entrare in un negozio quando mi scontro faccia a faccia con un ragazzo e finisco per terra sbattendo il fondo schiena <<ahia>> dico mentre mi strofino con la mano il punto dolorante. Guardo verso il ragazzo che mi è venuto addosso e non riesco a crederci, è la star che sta spopolando nel mondo del cinema, Dylan O'braian, mi guarda per un attimo con quei suoi occhi marroni per poi alzarsi e porgermi la mano per aiutarmi ad alzarmi, mi alzo e pulisco i pantaloni dando delle leggere pacche poi lo vedo prendermi per mano di nuovo e dirmi <<Ti chiedo scusa in anticipo per quello che sto per fare.>> e mi ritrovo a correre con lui. <<Ma perché stiamo correndo cosi?>> Gli urlo mentre continuiamo a correre come dei matti e lo sento urlare a mia volta <<Perché ho i paparazzi alle costole e sto cercando di seminarli!>> Detto ciò si mette su il cappuccio e mentre corriamo, faccio cio' che non ho fatto finora,mi giro e vedo che davvero ci sono delle persone che ci inseguono con delle macchine fotografiche. "Doveva essere una giornata come tutte le altre!" penso e continuo a correre mentre Dylan mi stringe la mano per non perdermi tra la folla e per fare in modo che i paparazzi non ci inseguano ancora per le strade di Los Angeles. Ad un certo punto si ferma e quasi gli vado a sbattere addosso, si guarda in torno e lo faccio anch'io, a quanto pare sembra che li abbiamo seminati a forza di entrare in piccoli vicoli e stradine che riportano poi alla strada principale con la zona commerciale e finalmente riesco a riprendere fiato. Mi guarda e dice <<Entriamo in quel bar.>> Ci sbrighiamo ad entrare nel bar e ci sediamo ad un tavolino vicino alle vetrate in modo da vedere se abbiamo seminato i paparazzi, dopo qualche minuto li vediamo correre nella direzione opposta alla nostra. Finalmente tiro un sospiro di sollievo. A questo punto mi giro verso la famosa star e gli dico <<Adesso cosa vogliamo fare?In fondo mi hai trascinato in questa situazione assurda!>> lui mi guarda di nuovo e per un attimo lo vedo rabbuiarsi per la situazione che ha creato coinvolgendomi in questo casino e alla fine mi risponde <<Mi dispiace, non avrei dovuto coinvolgerti ma ero nel panico ed ho agito d'istinto,presumo che tu già mi conosca ma io non so il tuo nome...>> gli sorrido debolmente e gli rispondo <<Si so già chi sei, comunque piacere io sono Natalie. E non hai risposto ancora alla domanda di prima.>> Lui sorride e mi dice <<Allora fammi pensare...Ci sono!Che cosa eri venuta a fare in giro per Los Angeles?>> Mi sistemo una ciocciocca ribelle dietro l'orecchio e gli risponde con una semplice parola <<Shopping!>> Lui mi guarda tipo a dire "spero tu stia scherzando..." e incomincio a ridere.
<<Che ne dici se invece ti porto a fare un giro con me per Los Angeles per sdebitarmi nel guaio in cui ti ho cacciato?>> mi risponde con un ghigno e io lo guardo alzando un sopracciglio e gli rispondo <<Va bene super star!>>

Scontrarsi Con Una StellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora