Un compleanno Turbolento

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UN COMPLEANNO TURBOLENTO

Anche quella sera, Sakura Haruno o meglio Uchiha, aveva fatto tardi. Essere la primaria dell'ospedale di Konoha le costava parecchio, specialmente in quel periodo.

Sasuke, suo marito, aveva fatto ritorno al villaggio. Finalmente, dopo dodici anni d'assenza, aveva concluso il suo viaggio/missione e poteva tornare a casa, poteva tornare e godersi la sua famiglia ovvero: lei, e Sarada, loro figlia.

A causa di quella missione, Sasuke si era perso la crescita di Sarada, e i suoi progressi in campo medico, ma non gliene faceva una colpa, era un ninja leggendario, anzi il ninja più potente della polizia di Konoha e secondo solo all'Hokage e suo, loro migliore amico: Naruto Uzumaki.

Ecco, quella non era una serata in cui lei aveva messo in conto di fare tardi con l'ospedale, eppure era successo e mai come in quel momento la innervosiva non essere a casa a godersi la sua famiglia a ridere, scherzare, cucinare e parlare del più e del meno e tutto per colpa di quell'idiota di Rock Lee che con i suoi stupidi e inutili allenamenti si era sfracellato una gamba ed era toccato a lei curarlo solo perché tutto il personale medico dell'ospedale era, per come dire, in ferie o impegnato con qualche paziente decisamente più urgente di Rock Lee. Mai come in quel giorno Sakura aveva provato un sentimento di odio così profondo nei confronti di un amico e per di più bisognoso, ma Rock Lee aveva scelto il giorno e il momento meno adatto per metterle i bastoni tra le ruote.

Quel giorno, Il 23 Luglio, suo marito aveva fatto ritorno, e solo per quello era un giorno importate, un giorno da festeggiare, ma quello era anche il giorno del suo compleanno e quella sera lei avrebbe voluto preparare al suo compagno la più bella festa di compleanno a cui lui avesse mai partecipato.

Infatti, tredici anni prima, Sakura aveva chiesto a Naruto di recuperare il corpo di un certo ninja e poi chiesto a Tsunade di aiutarla a metterlo in ibernazione fino al momento in cui non fosse stata in grado di imparare una tecnica per riportarlo davvero in vita.

Quel Ninja era Itachi Uchiha.

Dopo tredici anni di studi, esperimenti, sudori, e fatiche, era riuscita a trovare una tecnica proibita, guarda casa appartenente proprio al suo Clan, in grado di riportare davvero in vita i morti. In quegli anni di studi aveva anche scoperto che in passato, qualche generazione prima che lei nascesse, a Konoha il Clan Haruno era molto stimato. Era, infatti, un Clan fatto di ninja medici dalle enormi potenzialità e dalle grandi abilità, ma che con il passare del tempo, gli Haruno si erano estinti. L'ultimo rimasto in vita era stato suo padre, che però non aveva il chakra adatto per diventare un ninja medico, e così il sapere e le tecniche ninja del suo Clan erano andate perdute per sempre.

Fino a quel momento.

Sakura, infatti, aveva scoperto che avendo un corpo morto e non in decomposizione, con l'ausilio delle cellule di Hashirama, e con un ninja medico esperto in grado di comporre i sigilli della tecnica e con un chakra abbastanza potente e resistente, si poteva portare in vita i morti.

In quel momento, alla scoperta di ciò, Sakura si era data del genio per la pensata che anni prima aveva avuto, quella, ovvero di chiedere a Naruto di recuperare il corpo appena morto, di Itachi e di portarlo a Konoha sotto copertura e, infine, di convincere la sua maestra a ibernarlo fino a quel momento, fino al momento. Non sapeva come, ma Sakura aveva creduto sin da piccola, che lei avrebbe potuto fare qualcosa per Itachi, e di conseguenza per suo marito, all'epoca Traditore, Sasuke.

Cosi, appena aveva ricevuto il falco di Sasuke che le annunciava che a breve sarebbe tornato a casa, si era chiusa nel laboratorio dove c'era il corpo di Itachi, con il rotolo con la tecnica proibita del Clan Haruno, per giorni, tanto che persino sua figlia aveva creduto che fosse partita per una missione. In effetti la sua era una vera e propria missione: voleva fare il regalo più bello a suo marito: suo fratello.

Un compleanno turbolentoWhere stories live. Discover now