CAPITOLO 52

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Benjamin sta strimpellando la sua chitarra, seduto ai piedi del divano, mentre il sono seduta su quest'ultimo a leggere uno dei miei tanti libri che ormai conosco a memoria. Uno di questi giorni devo passar e in libreria a comprarne degli altri perché altrimenti mi annoierò a morte stando tutto il giorno a casa, senza fare niente.

In questi ultimi tre mesi ho avuto un forte stress a causa dei continui viaggi in treno per raggiungere Ben, così l'ultima visita il dottor Silvano mi ha messa a riposo perché dice che il bambino non sta crescendo come dovrebbe. Ci siamo spaventati un sacco e Benjamin si è raccomandato con me di stare al completo riposo fin quando la situazione non migliora.

Ho dovuto lasciare momentaneamente perché non voglio che succeda qualcosa a mio figlio. Dunque sono bloccata nella nostra casa, tra letto e divano, a leggere libri su libri e a copiarmi gli ultimi appunti delle lezioni dell'università che mi porta Arianna. Per fortuna sono riuscita a dare gli esami in tempo e non ho nulla di cui preoccuparmi per quest'anno.

Il mio fidanzato fa di tutto per non farmi rimanere da sola: la maggior parte delle volte sta a casa con me, altrimenti viene a farmi compagnia la bionda o Lucas, che da circa un mese ha preso casa qui a Milano insieme a Michele.

"Mi dai un bacio?" mi chiede d'un tratto Benji, alzando la testa per potermi guardare.

"Solo se mi canti Perfect" rispondo, chiudendo il libro e tenendo il segno col dito.

"Tutto quello che vuoi" mi dice, inaspettatamente, visto che non ama molto cantare. Dice che in questo settore non è dotato.

Devo dire, in sua difesa, che l'ho sentito cantare parecchie volte mentre scriveva i pezzi del nuovo album e ha una bella voce. Poi Fede in questi mese l'ha aiutato molto con l'intonazione e tutto il resto ed è migliorato tantissimo.

Gli stampo un bacio sul naso e un altro in bocca, poi mi metto con le braccia incrociate al petto in attesa di sentirlo cantare. Sulle labbra di Benji ai forma un sorriso mentre si gita in modo da essermi di fronte, abbassa lo sguardo sulle corde della sua chitarra per qualche secondo e poi inizia a suonare la canzone.

Perfect è una delle mie preferite al momento, e anche di Bryan, visto che tutte le volte che l'ascolto inizia a scalciare. Inizia a cantare direttamente il ritornello, rapendomi in un mondo tutto nostro: mi è sempre piaciuto il modo in cui Benji suona la chitarra, adoro osservare le sue dita pizzicare le corde, e anche se non l'ho mai detto era così anche a tredici anni. Penso che a farmi innamorare, prima di lui come persona, sia stato il modo in cui fa sue le canzoni che suona.

"Oh" mi lamento, mettendo una mano sul fianco sinistro, dove mio figlio mi ha appena tirato un calcio.

"È tutto apposto?" mi chiede, allarmato, e mette la chitarra da parte per potersi avvicinare a me.

"Sisi, solo un calcio" gli rispondo, infilandogli tra i capelli la mani che non è sulla mia pancia.

"Si sta muovendo?" mi chiede con gli occhi che gli brillano: fa sempre così tutte le volte che senso nostro figlio scalciare o fare le capriole dentro di me.

Bryan mi tira un altro calcio quando Benjamin parla e sorrido per questa cosa.

Annuisco in risposta alle sue oarole mentre gli afferro la mano per metterla sulla mia pancia, nel punto in cui sento il bambino. "Penso che gli piaccia la tua voce" ridacchio, tenendo la mia mano sulla sua."Scalcia tutte le volte che ti sente" aggiungo, intrecciando le nostre dita insieme.

"È vero, piccolino?" chiede al mio pancione, senza togliere la mano dal punto in cui l'aveva precedentemente messa. "Sono il tuo papà" continua ma il bambino stavolta non si muove. "Sono qui con la tua mamma e ti stiamo aspettando. Non vediamo l'ora che tu sia qui per coccolarti"  gli occhi di Benjamin si spostano nei miei prima di riprendere a parlare. "Dovresti vederla adesso quant'è bella, con il pancione, il volto illuminato e una vecchia tuta addosso" il mio cuore perde un battito alle sue parole, soprattutto per il modo in cui mi comunica anche con gli occhi. "Sono fortunato ad aver trovato una persona come lei e te ne accorgerai anche tu appena nascerai. È l'unica sonno che io abbia mai amato in vita mia e sarà sempre così perché non vedo un futuro senza di lei" ho già detto che lo amo? Sto per rispondergli, ma mi ferma un altro calcio da parte di Bryan.

Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora