Capitolo 43

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"Il mio nome intero e Lauriane"
"Francese?" Annuisce
"Mia madre era francese e mio padre americano. Oltre a me in casa ho un fratellino. Mio padre è un ricco imprenditore mia madre un avvocato. Mi hanno sempre ignorata ero un errore di percorso, li ho visti pochissime volte in vita mia. Erano giovani quando mi hanno avuta e appena entrati in carriera. Sono cresciuta in un enorme Villa in campagna con mia nonna. Quando ho compiuto otto anni lei è morta. Io davvero mi sono sentita morire, i miei hanno venduto la casa e per me  loro erano degli sconosciuti. Mi portarono con loro a New York, un attico enorme dove c'era una camera arredata apposta per me. Misero una tata che tra l'altro mi menava per qualsiasi cosa. Mentre lei stava seduta io facevo le faccende domestiche. Dopo mesi rividi i miei genitori e glielo dissi, loro cambiarono tata io avevo 13 anni. La nuova badante era un amore. E mia aiutava a anche nei compiti, così faceva la madre che non avevo. Così quando le poche volte i miei tornavano io stavo  sempre con lei, non li ho mai considerati i miei genitori. Mia madre si arrabbiò perché la consideravo una madre e quando avevo 15 anni la licenziò. Presi una brutta strada, droghe,alcol gare clandestine. Forse per attirare l'attenzione o forse perché ero stufa di vivere, sono un errore e tale dovevo rimanere. A sedici anni mi denunciarono per furto. Un anno prima avevo conosciuto il mio fidanzato, più grande di me io ero realmente innamorata. Lui mi dava attenzioni e nessuno lo aveva mai fatto. Dopo la denuncia mia madre rimase incinta di mio fratello. Lavorò fino al sesto mese poi si mise in maternità. E cominciò a conoscere sua figlia, uscivo ogni sera tornavo a casa ubriaca o fatta, oppure non tornavo proprio. Certe volte uscivo mezza nuda per essere apprezzata dal mio ragazzo. Mia madre inizio di comportarsi da tale. Io la ignorai categoricamente. A quasi 17 anni, nacque mio fratello, appena finito l'allattamento mia madre tornò  a lavorare, la mia punizione era che dovevo occuparmi di mio fratello. Il giorno ci stava tre ore La donna della pulizia tre ore stava da solo. Poi quando tornavo dovevo prendermene cura io. Lo feci a metà, la sera lo lasciavo solo. Ma io gli ho insegnato a parlare, io l'ho visto camminare la prima volta e la sua prima parola è stato il mio nome. Ma io rimanevo la stessa. Il mio fidanzato una sera era ubriaco mi stuprò perché io non volevo dargliela. Da quel momento mi sentii sporca e immeritevole di esistere. Non mi feci più vedere da lui. Un giorno mi aspettò fuori scuola è una volta uscita mi riempi di botte. Dicendo che se lo avessi denunciato me ne avrebbe date altre. Non andai più a scuola e diventai anoressica. Se ne accorse la domestica che informò mia madre. Lei non si preoccupò minimamente, dicendo che esagerava. Smisi di drogarmi era quasi un anno che non lo facevo, è quasi un anno che non mi veniva il ciclo. Il giorno del mio diciottesimo compleanno svenni, la domestica arrivò un ora dopo mi ricoverarono d'urgenza. Mia madre e mio padre a quel punto capirono che c'era qualcosa che non andava. Ma l'unica cosa che volevo io erano dei genitori. Mia madre si licenziò per stare a casa. Mi chiusero in ospedale per 5 mesi e vidi anche la psicologa. L'ultimo giorno di terapia dopo mesi di silenzio gli dissi tutto. Lui andò dai miei genitori e Gli raccontò tutto. Per un mese i miei genitori stettero a casa. Fui promossa alla maturità. Mia madre Volva mandarmi a giurisprudenza. Litigammo ed io le dissi che per 18 anni e mezzo non aveva fatto la madre adesso era troppo tardi per iniziare. Le dissi anche che mio fratello era la seconda occasione che Dio le aveva dato e che non doveva sprecarla. Feci le valige e me ne andai di notte. Vago in giro per il mondo da sei mesi. I miei dopo 4 si sono arresi a cercarmi non mi chiamano più. La domestica mi tiene informata su come sta mio fratello. E a quanto pare lui avrà i genitori che io non ho avuto il privilegio di avere" la sua storia è a dir poco commovente. Non riesco ad immaginare la prima volta che mi innamoro mi stuprino. Il resto purtroppo per me posso immaginarlo. Lei anoressia io tagli sempre masochismo per attirare l'attenzione. Lei genitori assenti io una madre invisibile ed un padre in carcere. Però io li ho perdonati lei invece gli ha lascito un'altra possibilità, la abbraccio forte
"Londra è la strada giusta. Li potrai lavorare da segretaria in questo studio e trovarti una casa" le lascio il numero di mio fratello.
"Chi è?"
"Marcus mio fratello maggiore è suo questo studio e sta cercando Una segretaria, nel frattempo potrai vivere a casa mia, mia madre sarà contenta. Quando avrai abbastanza soldi ti prenderai un appartamento tutto tuo. E li c'è anche Tom, che è all'ultimo anno di università. Fatti una vita tua la cancella il passato" mi guarda con le lacrime agli occhi
"Grazie" mi stringe a se.
"Raccontami la tua di storia" sorrido
"Pronta sarà una batosta" ride e annuisce. Racconto tutto con quasi indifferenza, pochi sanno tutta la storia, Alex, Kevin, Steph e Tom perché era presente. Gli altri sanno solo una parte non tutta. Ma lei si è fidata di me io dovevo fare altrettanto. Piange lei per me.
"Mi dispiace tanto, io non pensavo..." la fermo.
"Tranquilla" in quel momento atterriamo.
"Pronta per l'ultima settimana di libertà" ride e annuisce. In Hotel si mette subito a dormire. Prima di addormentarmi chiamo mio fratello e gli dico la situazione. Lui accetta volentieri dicendo che non farà più colloqui e che parlerà lui con mamma.
"Grazie"
"Di niente dopo mandami foto e numero" attacca. Mi addormento a mi sveglia Lory alle 8
"Oggi si cena in Hotel il tour inizierà domani"

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