Tassorosso

Mi sono svegliata con uno strano profumo. Non sono nel mio letto. Ho in dosso un pigiama, ma ha qualcosa di strano... non è il mio. O per lo più sì, visto che sulla manica c'è il mio nome cucito. È di colore giallo a strisce nere, a parer mio, piuttosto familiare. Esco dalla mia stanza e noto che non sono neanche in casa mia: sono in una Sala Comune. Probabilmente della casata dei Tassorosso, dato che colore del mio pigiama.
Al centro della Sala c'è Cedric Diggory applaudito e acclamato da tutti. Non riesco a capire di che cosa si tratta, ma sul volto ha della pasta arancione. Ora ricordo! Stanno festeggiando per il secondo posto vinto da lui nella prima prova del Torneo Tremaghi. Di conseguenza, la pasta arancione che ha sul volto serve per curare le scottature di drago con cui ha dovuto lottare. Con mia grande sorpresa, scopro che quel profumo è dovuto alla colazione che è sul tavolino centrale. Così prendo un cornetto e mi siedo su una poltroncina rimasta libera. Noto subito che Cedric ha in mano un uovo di pelle, molto grande e color oro. Sono molto curiosa del suo interno, ma forse c'è un indizio della seconda prova, riservata solo ai campioni.
Torno in stanza e mi vesto in fretta, scendo nella Sala Grande e mi imbatto in un gruppo di Grifondoro che festeggiano la vincita del primo posto di Potter. Sembrano molto felici, ma lui condivide il primo posto con il bulgaro Viktor Krum.
Finita la colazione, vado a lezione di erbologia e, sentendomi poco bene, il professor Hagrid mi consiglia di andare nella mia Sala Comune e riposare un po'. Vado spedita verso il mio dormitorio, chiedendo al signore baffuto del quadro, di farmi entrare ripetendo più volte la parola d'ordine. Entro finalmente nella mia stanza e mi butto sul letto addormentandomi subito dopo. Nella mia testa c'è la curiosità di sapere cosa potrebbe succedere nella seconda prova, ma mi sveglio spaventata sentendo la sveglia che suona. Mi ritrovo ancora nel mio pigiama, nel mio letto nella mia stanza, realizzando che fosse stato tutto un bellissimo sogno, e che la seta prima mi sono addormentata con un libro ancora aperto sulla faccia.