"Stupid things I do
I'm far from good, it's true
But still I find you
Next to me"Next to me,
Imagine DragonsIl giorno era arrivato.
Sembrava passata un'eternità da quando Shawn strimpellava la chitarra nella palestra della scuola senza troppe promesse ed aspettative, ma, in verità, erano solo pochi mesi.
Shawn Mendes aveva davvero rilasciato il suo album e tutti alla Roosevelt sembravano parlare solo di quello. Chiunque avesse ascoltato la sua musica lo fermava per i corridoi e si complimentava. Non credevo di aver mai visto Shawn così felice, spaventato dalla novità, ma genuinamente felice.
Sapevo che tutta la sua vita era racchiusa in quelle canzoni e che una, in particolare, parlava di me, ma chissà se anche gli altri lo avevano capito. Avrei così tanto voluto andare da lui e dirgli che ero sinceramente felice per lui, orgogliosa, perché lo ero davvero, ma pensai fosse meglio non intromettermi nel suo momento.
Inoltre, dovevo cercare di distanziarmi da lui per quanto fosse possibile, considerato che frequentavamo gli stessi corsi. Parlargli non mi faceva bene, parlarci non ci faceva bene. Mi era bastato l'incontro della sera precedente per creare ancora più confusione nella mia testa.
"Hai ascoltato l'album?" Domandò Daisy camminando accanto a me verso il mio armadietto e mordendo la mela rossa che aveva in mano.
"L'avevo ascoltato prima che uscisse ed ho ancora la copia originale, ma non credo che lo riascolterò." Dissi sinceramente mentre cercavo il libro di spagnolo tra il disordine dell'armadietto.
"Perché? É così bello!" Esclamò lei spalancando la bocca.
Le rivolsi un'occhiata che bastò a farle capire il perché non avessi intenzione di sentire quelle canzoni di nuovo.
"Giusto, scusa..." La faccenda del riflettere e provare empatia verso le altre persone era una cosa del tutto nuova per Daisy, ecco perché sapevo che non lo faceva apposta. Si stava impegnando.
Ed io quando mi sarei impegnata? Quando avrei iniziato a lavorare su me stessa e a cambiare? Sembrava che tutte le persone attorno a me stessero mutando, in un certo senso. Alcuni in meglio, altri in peggio. Io, invece, ero ferma, senza mai andare avanti. Ero lo stesso groviglio di incertezze che ero sempre stata.
"Non trovi disgustoso come le ragazzine del primo anno gli stiano appiccicate solo perché ora è potenzialmente quasi famoso?" Domandò poi lanciando uno sguardo verso il gruppo di ragazze che si avvicinavano al ragazzo con in bocca i soliti commenti banali.
"Non solo quelle del primo anno." Puntualizzai.
"Qualcuno è geloso!" Sghignazzò facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Abbassa la voce!" Sussurrai. "Comunque si merita queste attenzioni, anche se da ragazzine vuote." Sbuffai.
"Smettila di cercare di essere ragionevole e dì le cose così come stanno: ti manca e sei gelosa fino alle punte dei capelli."
"Anche se lo ammettessi non cambierebbe nulla. Tra noi è finita, ricordalo."
"Lo sai che non..."
"Non hai Paige a cui pensare?" La interruppi prima che potesse continuare a tartassarmi.
"Touché." Sospirò. "Quando parli del diavolo..." Disse seguendo con lo sguardo la figura di Paige che attraversava il corridoio.
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Portland 2 » Shawn Mendes
FanfictionPotevo facilmente paragonarci ad una rosa, così bella e delicata, ma pericolosa se maneggiata con poco riguardo; andava trattata con cura. Sapevamo entrambi che i petali sarebbero caduti uno ad uno, stanchi dal tempo e privi ormai della loro bellezz...