Ricordo esattamente quel giorno, il giorno in cui cominciò tutto.
Ero nella gigantesca camera da letto di Mike, lui era intento a leggere un libro, sempre vestito bene con il suo solito maglione blu scuro e la sua inmancabile cravatta dello stesso colore, i suoi scarponcini lo facevano apparire più alto di quello che fosse, dopo tutto era alto solo 1,65m , ma il suo ciuffo ribelle gli faceva guadagnare 4 o 5 centimetri, spesso doveva avvicinare i suoi occhiali ai piccoli occhi scuri per poter leggere meglio, era esattamente il mio opposto, infatti io indossavo il mio gubbino di pelle nera che risaltava il colore biondo cenere dei miei lunghi capelli, indossavo inoltre un jeans scuro con una catena attaccata ai passanti del pantalone, i miei grandi occhi color miele si poggiarono su di lui e gli dissi...
-Mike, quando la smetterai di leggere pagine su pagine e comincerai ad interessarti ad altre cose?
-ad esempio?
-ad esempio? ad esempio le ragazze razza di idiota, come si chiama quella biondina che abita a qualche isolato da qui?
Micheal si fece sfuggire un accenno di sorriso e buttando gli occhi al cielo rispose...
-Ivana?
-esatto! non fingere che non ti piaccia, lo vedo come butti uno sguardo fuori dalla finestra ogni tanto per cercare di vederla
Micheal non rispose, si limitò ricominciare a leggere silenziosamente ma pochi minuti dopo quella pace fù interrotta da un rumore alla finestra, mi voltai e notai il gufo di Micheal, appena picchiettò il vetro della finestra Mike con un aria scocciata si alzo e lo fece entrare, prendendo le due buste che il gufo stringeva nelle sue zampe.
-sono arrivate
disse Mike con il suo solito tono pacato.
io mi girai e appena vidi il timbro rosso sulle lettere sgranai gli occhi-Oh cavolo!
aprii frettolosamente la busta e lessi, ci misi qualche secondo per reagire, guardai Micheal che nonostante la sua apparente calma era entusiasta quanto me.
Sentimmo suonare alla porta andammo subito ad aprire e Micheal sbiancò immediatamente appena vide la figura davanti a lui, era una ragazza abbastanza bassa dai lunghi capelli ricci e dorati, grandi occhi verde smeraldo, la pelle chiara e un sorriso splendido,
Micheal esitò un attimo prima di dire-Ivana, che ci fai qui?
-Ciao Micheal e ciao anche a te Nicolas
io risposi frettolosamente prima di andare nel salone
-Sono venuta a chiederti se anche a te è arrivata la lettera
Micheal rispose balbettando
-s s s si proprio cinque minuti fa
-Fantastico, allora ci si vede lì
-Si, ci si vede lì
Micheal chiuse lentamente la porta e si diresse in salotto,mi vide accucciato dietro un angolo
-Nick, cosa diavolo stai facendo?!
-Non è abbastanza chiaro? controllo che tu non faccia disastri
-A me sembra solo che tu stessi origliando
-Beh i fini giustificano i mezzi
-Non mi sembra che il detto dicesse proprio cosi, ma vabene
-Comunque, cosa diavolo ti è preso?
-Cosa intendi?
-Andiamo amico, eri più nervoso di me la prima volta che ho mangiato a casa tua
-Non esagerare, è stata solo una visità di cortesia
-Certo, ma se tu non fossi l'idiota che sei probabilmente ne avresti approfitato
-Ho altro a cui pensare al momento
-Ah si, e sarebbe?
-Preparare tutto il necessario per il viaggio
- Vero, allora a domani
-Bene, non fare tardi come al solito
-Tranquillo, non succederà