Waiting For You — XIX
30 Giugno 2014.
Si spezzò, quel fragile e debole equilibrio si frantumò. Come un antico vaso caduto a terra, la realtà in cui stavano vivendo si sgretolò in mille pezzi. Chan Yeol non sopportò più quella situazione e fece la peggior scelta che potesse fare. Una scelta che a quel tempo riteneva più giusta per lui, per se stesso. Aveva realizzato, pensato e deciso da solo come aveva sempre fatto, senza mai chiedere nulla al maggiore.
E tutto questo lo portò a tradire la fiducia di Baek Hyun, ma troppo era da sopportare per Chan Yeol, troppo era il peso che si stava portando da tempo e troppa era la fatica con cui stava cercando di reggerlo. Le forze che aveva lo stavano lentamente abbandonando, trascinandolo in un baratro.
Quella situazione aveva superato la linea invisibile che si era disegnato. Il dolore, la tristezza e l'angoscia che provava giorno dopo giorno crescevano a dismisura, lasciandolo in fin di vita.
Il vecchio Chan Yeol che era prima di conoscere Baek Hyun sembrava un mero miraggio, uno sconosciuto. Non esisteva più, era svanito come la felicità che provava all'inizio quando lo conobbe.
E il Chan Yeol attuale era solo una copia sbiadita di se stesso. Una copia senza energie, forze e vitalità. Stava lentamente perdendo se stesso.
Baek Hyun aveva spento la sua vita, l'aveva resa più cupa e tetra, senza volerlo. L'aveva reso uno sconosciuto agli occhi di se stesso. E Chan Yeol non era mentalmente pronto per lasciarsi del tutto. In parte non voleva, in parte non poteva. Desiderava liberarsi di quella sensazione e questo implicava lasciare Baek Hyun.
Fu così che decise di abbandonarlo, di lasciarlo andare. L'egoistico desiderio di salvarlo era svanito da tempo, sostituito dal desiderio di libertà. Come un uccello in gabbia: Chan Yeol era il piccolo volatile e Baek Hyun era la sua gabbia, una gabbia che aveva costruito con le sue stesse mani.
Baek Hyun era un tassello della sua vita che però non era riuscito a combaciare come un pezzo sbagliato di un puzzle.
«Byun Baek Hyun, è giusto?», chiese uno degli infermieri davanti alla porta dell'appartamento. «È scomparso qualche mese fa».
Chan Yeol deglutì il groppo che aveva in gola e, semplicemente, annuì. Sentiva la mente vuota e lo stomaco formicolare; forse era l'angoscia, forse il senso di colpa, ma quella sensazione non gli dispiaceva perché in fondo significava una sola cosa: libertà.
«Lei rimanga qua fuori», disse l'uomo dalla statura robusta, più come un ordine che una richiesta. Chan Yeol non se lo fece ripetere due volte. «Potrebbe dare di matto».
E il ragazzo pensò che l'avrebbe fatto di sicuro, che Baek Hyun si sarebbe lasciato guidare dai suoi stessi impulsi; che la sua mente si sarebbe completamente spenta. Irrazionale, era il termine giusto per descrivere le sue azioni.
L'attimo dopo i due infermieri era dentro la sua casa, il suo luogo sicuro, il loro luogo che stava per essere profanato. E poi il silenzio di quella mattinata fu spezzato dalle urla di Baek Hyun.
Nonostante tutto, Chan Yeol lo amava, lo amava davvero. E sentirlo urlare gli fece male, un male che si portò dentro per tutto il tempo.
Erano urla di terrore e di accusa. Urla che sembravano dire "perché, perché l'hai fatto?".
Chan Yeol si accasciò a terra, coprendosi il viso con le mani. Non voleva vedere nulla. Non voleva sentire nulla.
Si sentiva male, male per Baek Hyun, male per se stesso. Aveva fatto una scelta che avrebbe profondamente ferito il maggiore e lo sapeva, lo sapeva bene.
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Waiting For You
Fanfiction«Ti aspetterò per sempre, Chan Yeol. E ti seguirò fino in capo al mondo, verso l'infinito e oltre». Baekhyun + Chanyeol [ChanBaek/BaekYeol]