Ore 7:00 del mattino
Come ogni giorno io e mia sorella Alessia ci svegliamo e andiamo a fare colazione con mamma e papà, solita colazione io bevo il mio cappuccino e mia sorella mangia dei tost.
Una volta finita la colazione ci avviamo verso la scuola, una classica scuola superiore, solo molto più bella.
Io e mia sorella frequentiamo un'istituto d'arte, che qui a Pisa va molto.
Passano le 5 ore di lezione molto tranquillamente, dopo la fine delle lezioni io mi accendo una sigaretta e con mia sorella ci avviamo verso casa, non potevamo sapere che quando saremmo arrivati la nostra vita non sarebbe stata più la stessa.
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Una volta entrati vediamo mamma e papà seduti nel tavolo della sala da pranzo con uno strano tizio: vestito tutto di nero tranne che per la cravatta che era rosso sangue, cappelli neri tirati all'indietro e una pelle molto molto pallida.
Il tizio prendere parola "Alessia, Marco io sono Alexander l'assistente privato di vostro nonno, sono qui proprio per parlare del suo testamento" appena dice quelle parole a me ed ad Alessia ci giacchia il sangue nelle vene, allora Alexander continua il suo discorso " Non so se lo sapete ma vostro nonno era molto molto ricco, possedeva uno dei più antichi è importanti castelli di tutta la transylvania, vi invito a venire con me al castello per la letteratura del testamento" detto questo lo strano tizio esce da casa e come per magia sparisce.
Sono chiuso in camera mia a piangere non riuscivo più a sopportare di dover fare la parte del duro, mio nonno per circa 5 lunghi anni mi ha cresciuto.
Dopo circa 5 minuti che pingevo senza tregua caddi in un sonno profondo e iniziò a fare un sogno stranissimo, mi risveglio in un bagno di sudore uno dei peggiori incubi che io abbia mai fatto,
Sono le 3:34 di notte fra qualche ora dovrò prendere un volo per andare nel castello di famiglia di qui non sapevo l'esistenza, quando il mio sguardo cade per sbaglio sul comodino c'era un sacchettino nero di velluto in qui all'interno c'era una collana con un pipistrello che teneva con gli artigli una pietra nera
