-Prima di iniziare a fare sul serio, vorrei sentir cantare le persone che non si sono esibite ieri.-
Fingo di scorrere con il dito sull'elenco, anche se in realtà so già chi chiamare.
-Vediamo un po'... Perrie! Perché non ci canti qualcosa?-
La pelle bianchissima della ragazza prese subito colore e chissà perché, la cosa non mi stupì affatto.
Si avvicina al microfono e inizia a cantare piano. Forse perla prima volta, la biondina mi guardava negli occhi, come per cercare conferma, che ricevette immediatamente dal sorriso che mi si dipinse immediatamente in volto. La vedo chiudere gli occhi ed acquisire sempre più sicurezza, fino a regalare a me e a tutti i presenti, una performance da urlo.
Finisce di cantare il suo pezzo (Beyoncè, ottima scelta!), e tutti iniziano ad applaudirla.
Tutti tranne tre o quattro ragazze sedute in prima fila.
Ma non mi importa: è stata grandiosa! Sorrido un po' perché, se possibile, le sue guance diventarono ancora più rosse. Mi fa quasi tenerezza, li davanti a tutti, imbarazzatissima.
Decido di 'salvarla' e mi avvicinò a lei, le sposto il microfono e dico una delle solite frasi di circostanza, una di quelle frasi che qualsiasi professore direbbe ai suoi alunni.
Anche se in questo momento, i complimenti sono del tutto meritati.
Finito di ascoltare anche gli altri ragazzi, le due ore e mezza di lezione erano già finite.
Mentre i ragazzi si apprestano ad uscire dall'aula, raccolgo delle carte che devo portare alla direttrice.
Mentre esco dalla porta, istintivamente mi avvicino a Perrie e le sussurro una frase che, spero, nessuno senta: -La mamma ha proprio ragione Ciao angioletto.-
Lei mi sussurra un 'grazie' quasi impercettibile.
Le faccio l'occhiolino e vado via.
Finito l'orario di lezione, mi preparo per andare a casa. Oggi Carrie non lavora e ne approfitteremo per andare a trovare i suoi genitori.
Ma uscendo dall'accademia, la scena che mi si presenta davanti non mi piace per niente.
Vedo Perrie nel cortile dell'edificio, con intorno tre ragazze.
Le stesse che in aula non le applaudirono quando fin' di cantare.
Ma che fa? Piange?
Da dove sono, non riesco a sentire quello che dicono le tre ragazze. Capto solo qualche parola: invidia, madre, padre, inutile. Non sembrano avere molto senso dette così.
Comunque vederla in quello stato non mi piace per niente, e mentre le altre si allontanano, io mi avvicino alla bionda.
-Tutto ok? Che è successo?-
-Niente, davvero. Sto bene.-
Avrei dovuto accettare la sua risposta e andare via. In fin dei conti, che mi importa?
Beh, posso solo dire che mi importa abbastanza da offrirmi di accompagnarla a casa, dimenticando totalmente gli impegni preso con la mia ragazza.
-Che è successo con Amber e le sue amiche?-
-Lei è la figlia della compagna di mio padre. Non andiamo molto d'accordo. A dir la verità, non vado d'accordo neanche con mio padre né con la madre di Amber. E da quando lei ha saputo che quest'estate avrei frequentato anche io il corso di canto, ha iniziato a dire che io e mia madre siamo solo gelose di lei, della sua famiglia e del loro successo. Fa male sapere che anche il proprio padre pensa queste cose.-
La ascolto senza dire una parola. Non voglio neanche guardarla per paura di vederla piangere. Tutto d'un tratto si interrompe, e io a quel punto non so proprio che dire.
Sono sempre stato il tipo che non ispirava fiducia, per cui nessuna ragazza avrebbe mai pensato di aprirsi e confidarsi con me. Eppure a lei sembrava la cosa più semplice del mondo. Lei, che era così timida e riservata, riusciva a raccontarmi della sua vita, come se ci conoscessimo da sempre.
-Io... beh, mi dispiace. Ma comunque non darle retta, sei davvero brava. E lei ha solo paura che qualcuno le rubi la scena.-
-Scusa, non avrei dovuto raccontarti queste cose. E ti sto facendo perdere un sacco di tempo. Magari avevi degli impegni. Con la tua ragazza.-
Arrivato a casa, avrei avuto una bella tirata d'orecchie da parte di Carrie.
Ma fatto 30, facciamo 31!
-Tranquilla, non avevo niente da fare!-
Poco prima di arrivare davanti casa sua, riprende a parlare. -Tu ormai sai praticamente tutto di me. Ma io non so nulla di te.-
Mi spiazza completamente. Cosa dovrei dirle?
-Non c'è molto da sapere. Sono di Bradford, vivo qui da tre anni, insieme alla mia ragazza, Carrie. Ha 26 anni. Insegno canto e sogno di sfondare nel mondo della musica. Come puoi ben vedere, la mia storia non è interessante come la tua.-
Nel momento in cui spengo il motore dell'auto davanti al cancelletto del giardino di casa Edwards, mi esce dalla bocca una frase completamente priva di senso.
-Tu ce l'hai il ragazzo?-
Zayn! Ma cosa ti salta in mente! Mi maledico da solo per averlo detto.
-...No. Non ne ho mai avuto uno, a dire la verità.-
Ed ecco di nuovo il suo viso colorarsi di un rosso acceso.
-Meglio che tu vada, prima che tua madre ti veda in macchina con me e si faccia strane idee allora!- cerco di buttarla sull'ironico, anche se l'imbarazzo è palpabile.
-Si, forse è meglio. Io... beh... ci vediamo a lezione.-
-Grazie per avermi avvertita eh! Avevo un giorno libero, Zayn. Uno solo. E tu hai deciso di sprecarlo. Spero che almeno abbia una scusa abbastanza credibile perché sono incazzata nera.-
Non so perché, ma le parole di Carrie non mi sfiorano neanche. Non faccio altro che pensare a quella biondina con le guance in fiamme.
-Una ragazza a scuola ha avuto dei problemi e non me la sono sentita di lasciarla sola. L'ho accompagnata a casa.-
Eccolo, il secondo errore più grande della giornata!
-Ah bene! Ora facciamo anche volontariato. Ascoltami attentamente bello: la tua ragazza sono io, devi preoccuparti solo di me. Se una ragazzina ha problemi esistenziali, affari suoi! Anzi, visto che ci sei, chiama lei stasera, magari le piacerebbe scaldarti il letto. Io vado a trovare i miei, passo la notte li. Tu schiarisciti le idee.-
Carrie va via sbattendo la porta, senza neanche darmi il tempo di risponderle.
Non che io ne avessi troppa voglia.
Eppure, non mi dispiacerebbe avere lei a scaldarmi il letto.
Ma che mi succede?!
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Eccomi tornata con un nuovo capitolo.
Vi volevo solo dire che questa storia non sarà molto lunga e aggiornerò molto velocemente perché è già conclusa.
Mi farebbe piacere sentire un vostro pare su questa storia.
Al prossimo capitolo 😘
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INSEGNANTE DI CANTO
FanfictionTratto dal terzo capitolo Grazie per avermi avvertita eh! Avevo un giorno libero, Zayn. Uno solo. E tu hai deciso di sprecarlo. Spero che almeno abbia una scusa abbastanza credibile perché sono incazzata nera.- Non so perché, ma le parole di Carri...