•°•°• ventitré °•°•°

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I due ragazzi dopo quell'abbraccio parlarono e si addormentarono insieme molto tardi, mano nella mano.

"Minghao aspettami!"

Gridò Jun sorridendo e raggiungendo l'altro che si trovava molto più avanti di lui.

"Avanti Wen Junhui più veloce!"

Rise e Jun si perse nel suo sorriso.

Quando lo raggiunse, Jun gli tese la mano e Minghao la strinse, accarezzando il suo palmo.

"Non ti meriti una persona come me, Jun."
"Non dirlo nemmeno per scherzo."
"Ma è così."
"Ritira quello che hai detto."

L'altro non rispose, allora il corvino lo avvicinò al suo corpo, lo abbracciò e gli sussurrò qualcosa all'orecchio, forse un 'ti voglio bene'.

Minghao si svegliò durante il suo sonno e non fece altro che pensare al sogno, alle loro mani intrecciate, a quel suo 'ti voglio bene', al suo sorriso, così si voltò verso la sagoma del suo amico, e lo guardò, sì..lo osservò dormire beatamente, sembrava quasi un angelo, come un piccolo bambino sfinito dopo aver giocato tanto con la sua mamma.
Un bambino innocente e solare, sempre pronto per gli altri, colui che non si tirava mai indietro, colui che rendeva la sua vita un po' più colorata, colui che faceva sì che l'inverno, freddo, triste e cupo, si trasformasse in primavera, proprio come i fiori, che durante quella stagione sbocciano, diventando più colorati, così lui rendeva il tutto meno schifoso.
Sì Wen Junhui era il suo fiore primaverile che lo rendeva migliore.
È questo lui glielo voleva dire, voleva ringraziarlo ancora mille volte del bene che stava facendo alla sua vita.
La vita, la vita che secondo jun bisognava viverla, affrontandola non avendo paura, voleva viverla a pieno con lui.
Questa era la sua unica certezza al momento, lo voleva al suo fianco ancora e ancora, soprattutto dopo quella notte, dopo tutte quelle parole che avevano fatto breccia nel suo cuore, un cuore fragile, ferito, ma adesso un po' più forte.

Poi buio.

-

Stavano ancora dormendo, quando il cellulare di Minghao squillò.

Minghao si svegliò, ma non riuscì in tempo a rispondere.
Intanto si era svegliato anche Jun.

"Buon giorno Minghao."

Disse sorridendo.

"Anche da appena sveglio sorridi Jun. È proprio la tua qualità, ed è una fra le più belle."

Jun allora lo spinse dolcemente, ma quello prese un cuscino, tirandolo sull'altro.

"Minghao ti sei messo in guai seri."

Disse ridendo.

"O magari ti sei messo tu?"
"Davvero? Vieni qua."

Allora iniziarono a rincorrersi per tutta casa.
Minghao correva velocemente, schivando gli oggetti e svincolandosi con molta agilità, ma Jun, Jun era molto più veloce di lui e dopo un po' riuscì a bloccarlo.
Si ritrovarono, allora, uno davanti all'altro, o per meglio dire uno appiccicato all'altro in quanto Minghao toccava il muro, fermo e immobile, mentre Jun era difronte a lui, con una mano che si poggiava sulla parete, sopra la nuca dell'altro.

Minghao puntò il suo sguardo sul viso di Jun.

"Sai che hai una bocca a cuore? Sì, la tua bocca forma proprio un piccolo cuore."

Jun non disse nulla.
L'altro fece scendere il suo sguardo, che questa volta si fermò sul suo petto accelerato.

"Jun il tuo petto è così veloce."

Allora posò la sua mano sul suo cuore.

"Minghao anche il tuo."

E anche Jun posò la sua di mano sul petto dell'altro.

A rompere questo momento fu proprio Wonwoo, che dalla finestra li aveva visti e poco dopo bussò.

Li aveva visti, aveva visto come si erano guardati e proprio in quel momento capì come entrambi volevano l'altro, ne era così sicuro.

Entrambi si ricomposero e Wonwoo entrò.

"Dimmi Wonwoo."

Disse Jun un po' infastidito.

"Volevo solo darti questo."

Avanzò una piccola busta, presa dal loro cafè preferito.

"Non pensavo ci fosse Minghao..per questo non ho preso nulla in più."
"Grazie del pensiero."
"Adesso devo andare, ciao ragazzi."

Gli altri due lo salutarono e Jun aprì quella busta.

"Minghao mangia tu, non voglio nulla, sul serio."
"Jun smettila, Wonwoo l'ha portato per te."
"Allora dividiamo."
"Ma-"
"Dividiamo."

Jun spartì il cibo, dando ovviamente molte più cose a Minghao.

Jun mangiò tutto velocemente.

"Menomale che non volevi nulla."

Disse Minghao guardando l'altro ridendo.

"Ma volevo essere solo gentile.."

Rispose l'altro guardando le sue mani.

"Lo apprezzo stupido, apprezzo molte cose anche se non lo dico, una di queste è il fatto che ho dormito qui e non dovevo perchè sicuramente ti avrò disturbato."
"Minghao assolutamente no. Come ti devo dire che tu non mi disturbi mai?"
"Credo sempre di dar fastidio.."
"Tu a me porti solo felicità."

Minghao sorrise e sussurrò fra i denti:
"Anche tu."

Jun, allorà sorrise continuando a tenere bassa la sua testa.
Subito dopo strappó della carta dall'involucro e prese una penna.

Minghao mi vuoi bene?

Allora glielo passò.

Quello leggendo il testo, stava per dire qualcosa, ma jun lo bloccò dandogli solo la penna.

Jun perchè fai questa domanda?

A sua volta glielo passò.

Perché voglio che tu me lo scriva.

E va bene, ti voglio bene junhui.

Tanto, tanto?

Tanto, tanto.
Tu?

Anche io te ne voglio tanto, tanto.







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