~la mia luce nell'oblio~//teen-wolf

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STILES'S POV
Dopo trenta minuti di attesa due infermieri escono dalla stanza e ci guardano
io:"quindi?" Dico impaziente
Inf:"è viva, ma sta male, molto, è stata picchiata a sangue da un gruppo di persone più forti di lei e si può dedurre che abbia provato a difendersi ma non ci è riuscita, adesso la terremo per un po' in ospedale" dice "è una fortuna che tu l'abbia trovata presto, deve praticamente parte della sua vita a te" conclude
io:"okay grazie" dico all'infermiere e lancio un occhiata a Derek notando il suo viso leggermente più rilassato rispetto a prima e lo sono anche io, decido di aspettare prima di avvisare tutti ma intanto mando un messaggio a mio padre per avvertirlo di tutto quanto

wow, ho salvato la mia ragazza...

quttro giorni dopo
ho passato questi giorni seguendo una routine ben precisa, la mattina mi svegliavo alle 6 in modo da essere all'ospedale alle 6:40 e rimanere con Gwen un ora anche solo per stringerle la mano o guardarla dormire, poi andavo a scuola, finita quella tornavo in ospedale dove rimanevo un'altra ora, tornavo a casa per mangiare e poi ritornavo in ospedale rimanendo a fare i compiti e studiare vicino a lei. In questi giorni mi è mancata, la mattina nessuno mi svegliava, nessuno mi accompagnava a scuola e nessuno faceva colazione con me, a scuola sentivo la sua mancanza, non la vedevo passeggiare con Lydia e Malia o con Theo, anche se non mi andava a genio, e poi mi manca salutarla dalla finestra la sera prima di andare a letto...spero si svegli presto.
Adesso sto uscendo da scuola e sto andando in ospedale da lei.

GWEN'S POV
Sento dei rumori ovattati, voci, sento qualcuno che molte volte mi tocca la mano e la stringe per ore, ma non riesco ad aprire gli occhi, sento anche un grandissimo dolore lungo tutto il corpo e ogni volta che provo a svegliarmi il dolore si fa sempre più acuto a tal punto da farmi rinunciare.

Adesso sento ancora una mano a me famigliare stringere la mia, cerco lievemente di ricambiare ma con scarsi risultati e sento che quella mano familiare ha lasciato la mia che prega di risentire quel contato , allora con tutte le mie forze apro gli occhi lentamente, all'inizio la luce me li fa richiudere di scatto ma poi piano piano tutto quello che prima era appannato e confuso si fa nitido e chiaro, appena riesco a mettere a fuoco ciò che mi circonda, mi rendo conto di essere sdraiata, in una stanza bianca, abbasso lo sguardo e vedo le mie gambe coperte da una coperta verde chiaro, poi vedo il mio braccio sinistro fasciato mentre sul braccio destro ho degli aghi a cui si attacca la flebo e altre cose simili, appena realizzo tutto vado in panico, comincio a boccheggiare e cerco di alzarmi, ce la faccio ma ottengo un dolore lancinante nella fascia addominale e lungo la schiena, mi stacco gli aghi dalla pelle con un piccolo sussulto e prima che possa scendere dal letto delle mani possenti sulle mie spalle mi bloccano, io mi volto in preda al panico
D:"hey Gwen, stai ferma, ti stanno aiutando non ti fanno del male" cerca di rassicurarmi mio cugino
Io:"Derek" dico sorridendo e sdraiandomi come mi ha detto lui sul lettino sentendo il dolore diminuire di poco, lui schiaccia un tasto rosso vicino al mio lettino e subito un infermiere entra nella mia camera e mi risistema dandomi un antidolorifico che però non ha effetto, allora appena se ne va Derek afferra la mia mano la stringe lievemente e le vene delle sue braccia assumono un colore nerastro e io mi faccio scappare un rumoroso sospiro di sollievo socchiudendo gli occhi per la momentanea scomparsa del dolore,

io:" Stiles?"

d:" a scuola ma esce tra poco" io annuisco

io:" da quanto sono qua?" chiedo stropicciandomi gli occhi

d:" quattro giorni" io spalanco gli occhi confusa e stupita "e dovrai rimanere qui per un atro po'"

io:" però ti prego non lasciarmi"

d:" mai" dice dandomi un bacio leggero sulla fronte, l'ho sempre visto come un fratello maggiore

dopo 15 minuti vedo che Derek sta per uscire dalla stanza dopo aver dato un occhiata al cellulare