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Il mal di testa si fece avanti dopo che la sua sbronza finì, insieme ai sensi di colpa nei confronti di Elisabeth e di Roland.
" Hei scimmietta posso entrare? " gli chiese Regina.
Lo trovò ancora in lacrime, stretto al suo peluche e la fissò terrorizzato.
" Non devi avere paura di me.... Sai se non vuoi parlare, almeno puoi ascoltarmi? " gli chiese con dolcezza.
Lui non emise un fiato, mentre la madre si stese accanto a lui.
" Sai prima ti ho trattato male perché non mi sono mai sentita così distrutta. Ho provato tanta di quella rabbia nei confronti di una persona e l'ho riversata su di te e questo mi rattrista davvero molto.
Sono stata egoista e sono stata tanto sciocca da cercare di nascondermi, isolandomi dai miei problemi.
Solo adesso ho capito che non riuscirò a superarli da sola, ma che ho bisogno di te e di Elisabeth se voglio affrontarli e vincere e tornare ad essere felice, quindi.... Ti prego tesoro perdonami. " gli disse, mentre un velo di lacrime si fece largo nei suoi occhi.
Lui l'abbracciò forte e lei ricambiò, sentendosi di nuovo sé stessa.
" Mamma puoi restare qui con me? Ho paura..." le disse.
" Di cosa? " gli chiese.
" Quando ero da solo.... Io ho visto una donna.... Una donna cattiva con gli occhi rossi che voleva uccidermi. " le spiegò Roland, terrorizzato.
" Sta tranquillo, finché ci sono io non potrà farti nulla. Adesso dormi.... " gli rispose Regina accarezzandogli i capelli.
" Torno subito, prendo Elisabeth e un cuscino. " concluse poi.
" Torna ti prego. Non andare via come ha fatto papà. " le disse Roland.
Lei tirò indietro le lacrime e gli rispose :
" Ma certo che torno. Come potrei abbandonarti? "
Prese la piccola in braccio e tornò dal figlioletto, che intanto iniziò a dormire beato.

Regina si inoltrò nei corridoi poco luminosi del castello, sentendosi più sola che mai.
Cercò Henry, ma non lo trovò : la notte in cui lei era stata debole lo avevano catturato, così come Cloud la mattina dopo.
Robin era partito con le squadre di ricerca per trovare Katness da giorni, senza successo.
A Regina sua figlia mancava tanto e sentiva adesso più che mai la sua mancanza.
Quando la squadra di Robin tornò per gli approviggionamenti lei inizialmente non volle uscire dalla sua stanza, ma poi si fece coraggio e tirò fuori la spina dorsale, affrontando il suo "problema".
Non riusciva a guardarla negli occhi, quell'uomo di cui si era innamorata era debole e per lui provava soltanto ribrezzo.
" Regina io..."
" Non le hanno insegnato le buone maniere soldato? Si dice vostra maestà...." rispose lei fredda.
" Regina ti prego io..."
" Soldato le consiglio di rivolgersi a me come si deve oppure lo farò castigare a dovere nelle segrete. " replicò lei.
" Dimenticate che sono il re, vostra maestà? " disse lui cercando di farla sorridere.
" E dimentica che prima di conoscermi era solo un ladro che dormiva per terra, che usava pigne al posto delle monete e che non sapeva neanche badare a suo figlio? " rispose lei con un tono che lo fece balzare.
" E lei dimentica che era solo una regina malvagia, cattiva e meschina, che ha distrutto tante vite innocenti, che neanche suo figlio era capace di amarla, vostra maestà? " disse lui, arrabbiato.
Quella frase colpì nel profondo l'animo già lacerato di Regina, tanto da tirargli un forte schiaffo da fargli girare la testa dall'altro lato e fargli perdere un secondo l'equilibrio.
" Regina...m-mi dispiace..." disse accorgendosi del suo errore.
" Sparisci dalla mia vista. Adesso! " urlò lei.
" Va bene. Vado via. Ma quando finirà? Regina quando finirà? " chiese lui.
" Dovevi pensarci prima di andare a letto con mia sorella!! " rispose lei.
" Hai infangato ogni cosa, hai tradito la mia fiducia e hai pensato soltanto ai tuoi bisogni invece a quelli dei nostri figli e del nostro popolo. Tu hai distrutto tutto! " tuonò lei, mentre sentì che le lacrime iniziarono ad affiorare sui suoi occhi.
" Io ti riconquisterò. Riconquisterò la tua fiducia. Non posso perderti amore mio.  " rispose Robin.
" Ma mi hai già persa...." disse Regina, come assente.
" Io rimedierò. Lo farò, davvero. " rispose Robin.
" Non c'è più nulla da salvare. " rispose lei con la voce spenta.
" Regina ti prego! Regina! " urlò disperato Robin, mentre lei chiuse la porta della sua stanza.
Si lasciò scivolare sul pavimento gelido e portò le gambe contro la fronte e la schiene contro la porta, iniziando a piangere.
Roland nel frattempo, udendo la lite dei genitori, tappò le orecchie alla sorellina e le disse :
" Tranquilla, tra poco la smetteranno.... "
Ma ciò non aveva impedito alla piccola di svegliarsi e di piangere poco dopo.
Regina si asciugò le lacrime e si alzò da terra.
" Arrivo tesoro. " disse Regina cercando di essere il più dolce possibile.
La sua voce però era stanca, distrutta e aveva solo bisogno di un po' di tempo per sé stessa.
" Perché tu e papà stavate litigando? " chiese Roland, uscendo allo scoperto dalla stanza della bambina.
" Hei. Ci sei anche tu? " disse Regina.
" Non mi hai risposto. " replicò Roland.
" Roland.... Avanti va a dormire. È tardi. " disse la madre.
" Lo starei già facendo se voi non mi avreste svegliato... Perché stavate litigando? " chiese Roland.
" Perché.... Stiamo attraversando un periodo difficile.... Questo mondo non è casa. È un luogo oscuro e pieno di tranelli, di prove da superare e...e le tue sorelle sono in pericolo. Siamo tutti sottopressione e...." rispose Regina.
" C'è dell'altro, vero? " chiese Roland.
" No tesoro. Non c'è più nulla. " rispose lei.
" Quando torneremo a casa,allora, tornerà tutto come prima? " chiese Roland.
" Forza va a dormire. Ne parliamo domani va bene? " rispose Regina, mettendolo a letto.
" Va bene. Notte mamma " replicò Roland, mentre la madre gli diede un bacio sulla fronte.
Sospirò e si stese sul letto, addormentandosi da sola, sentendo per la prima volta freddo ed un vuoto accanto a sé.

" Vostra maestà, il prigioniero è qui. " disse la guardia.
L'uomo si ribellò e a stento riuscirono a portarlo al cospetto della regina.
" Ciao papà. "
" Freya ferma questa follia. " disse lei.
" In realtà ho un proposta da farti. E credo ti piacerà accettarla..." rispose Freya con un ghigno.

The Saviour ~ Once Upon a Time #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora