Prologo

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Avrei voluto fosse tutto solo una bugia, non.. non potevo aver perduto tutto ciò che avevo di più caro in questo modo.

- spero tu non pianga, perdonami mio piccolo principe-. Le sue parole mi rimbombavano in testa, mentre mi preparavo per il suo funerale.

Credo tu abbia espresso il desiderio sbagliato mamma. Ormai .. cosa mi restava?

Le lacrime facevano capolino mentre guardavo la mia immagine su quella lastra argentea.

Avrei voluto dare un pugno allo specchio, vedere il vetro andare in frantumi, vedere il mio riflesso andare a terra. Pezzi di me sparsi ovunque.

Ma non l'ho fatto. Ero già distrutto. La mia stella, anzi il mio sole, che mi illuminava anche nelle giornate di pioggia, ormai si era spento.

La messa sembrava non finire mai.

Volsi lo sguardo verso mio padre ed i miei fratelli; mia sorella Non smetteva di piangere, consolata da mio fratello, mentre mia madre veniva seppellita. A differenza sua, io, non piansi.Neanche una lacrima. Ma mi allagai dentro.

Mi odiava... non ne avevo dubbi, ma infondo, come darle tutti i torti? Era tutta colpa mia.

Quando tutto fu finito e gli altri andarono via, io rimasi lì.. solo con quella lapide che portava la sua foto.

Rivolsi il mio sguardo al cielo, come in cerca di conforto.. quello che non sarebbe mai arrivato, non più.

Gocce d'acqua iniziarono a cadermi sul viso e a scivolare via. Anche il paradiso piangeva per lei. Ad esse si aggiunsero le mie lacrime, versate non solo per la sua morte, ma per la paura che provavo, per la rabbia verso me stesso... per il peso di essere ME.

Troppi pensieri per la mente. Troppe domande.

Sai mamma, solo adesso mi rendo conto di non averti mai ringraziato; di non averti mai mostrato l'amore che provavo per te.

Se solo potessi tornare indietro, se solo... potessi essere al suo posto adesso.

Nel cuore una tempesta. In momenti come questi mi sarei rifugiato sulla scogliera, seduto di fronte al mare, per ascoltare l'unico silenzio concessomi, ma ora come ora, vorrei solo sparire da questo mondo, isolarmi. Non voglio nient'altro. Sto crollando lentamente, ma a nessuno importa abbastanza da accorgersene. Mi... mi sento fuori luogo un disastro ambulante.

Mamma... io... mi dispiace.

Mi sveglio di soprassalto. Ho il corpo completamente imperlato di sudore per l'agitazione e quasi fatico a respirare. Tra non molto le lenzuola di lino bianco mi rimarranno appiccicate addosso.

Nuove lacrime mi  scorrono sul volto. Era soltanto un sogno. 

Il suono del telefono mi fa scattare dal letto. Il cuore mi batte all'impazzata.

Mi asciugo velocemente gli occhi con il dorso della mano e guardo la sveglia posta sul comodino, che mi ricorda che mancano una decina di minuti alle tre,poi, mi precipito al telefono.

Rifiuto la chiamata come mio solito. Non mi va di sentire nessuno.

Prendo una cosa dal cassetto del comodino e mi rigetto sul letto.

Apro il foglio ormai consumato e inizio a leggerne per l'ennesima volta il contenuto

- Cara mamma,

sono io.

Il tuo "piccolo principe" maldestro e casinista e questi sono solo due degli aggettivi che potrebbero descrivermi.

Da sempre cerco di essere il figlio perfetto e soprattutto degno di te.

Avrei voluto essere quel ragazzo che torna da scuola dicendo <<mamma ho preso un bel voto alla verifica di matematica>> che, come ben sai, non è mai stata il mio forte...

Avrei voluto essere quel ragazzo che invece di risponderti male quando era nervoso trovava il modo di farsi passare tutto con un sorriso.

Avrei voluto essere quel ragazzo che per ogni evenienza sapeva di contare su di te.. anche per sfogarsi. Non l'ho mai fatto ma sappi che ho sempre visto in te la mia miglior amica.

Essere anche quel ragazzo sempre sincero, qualunque circostanza si fosse presentata, soprattutto con te; quello sempre buono, che ti dice ogni volta la verità su dove va e con chi si vede.

Continuo a chiedermi perché non ti ho mai detto tutto senza aver paura di essere giudicato. Infondo sei mia madre e chi più di te poteva volermi bene?

Avrei voluto,ma non ero e non sono io... ! Mi dispiace deluderti tutt'ora... ma non lo sarò mai mamma.

Non so affrontare i miei problemi con qualcuno, tanto meno con te perché non ho mai voluto che le tue aspettative su di me si abbassassero.

Non volevo deludere la tua idea di figlio che credi che io sia.

Mamma non mi conosci, magari potrai anche prevedere tutto ciò che farò... so che lo farai, ma non sai il perché e quello che c'è dietro.

Credi di saperlo ma parliamoci chiaro...non so nemmeno io chi sono.

Potrei essere un maniaco, un drogato, uno psicopatico.

Non ti ho mai detto che ho provato una canna e una sigaretta.

Non ti ho mai detto di tutte le volte che ero ubriaco fradicio e preferivo non tornare a casa.... come non ti ho mai detto di quei 3 in matematica. Sembra quasi che voglia prendere in giro qualcuno... ma lo sai perché ho sempre evitato?

Non volevo deluderti mamma.

Voglio che tu sappia che io sono "perfetto" o almeno ci provo.

Voglio illudermi di essere cosi.

Cosi dolce,adorabile e affidabile come mi credi.

Magari un giorno, chissà, anche se non ho alcuna speranza, potrei cambiare. Ti voglio bene come nessun altro... addio>>.











































































Questo capitolo verrà eliminato entro 1 settimana xD perché... mi va di fare così.

Parto col dire che è incompleto e non mi piace moltissimo... era solo per sapere cosa ne pensate hahahah.

Si accettano critiche e suggerimenti. 

Detto questo buona giornata 😂😂😂😘

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 04, 2020 ⏰

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