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- Piacere sono Noreen Bellini, ho 19 anni e sono italiana- mi presento alla mia nuova classe - il compagno di mia madre si è dovuto trasferire a New York per lavoro, per ciò eccomi qua. Che altro... adoro la letteratura, le serie tv e di conseguenza Netflix. Va bene per lei come presentazione professore?- chiedo ricevendo un suo cenno

- si sieda accanto alla signorina Johnson- mi indica l'ultimo banco al centro accanto ad una ragazza mora con i capelli corti. Prendo posto vicino a lei e non perde tempo a presentarsi.

- piacere, sono Eleonor Johnson, adoro le serie tv anche io e amo l'Italia- dice sorridente

- piacere, hai sentito la mia presentazione per cui ti risparmio le ripetizioni. Sei mai stata in Italia?- le chiedo per fare conversazione pur sapendo che il professore sta spiegando

- no, ma lo sogno da una vita. A proposito di serie tv, hai mai visto Stranger Things?- le sorrido

- è la mia serie tv preferita nonostante siano passati degli anni dalla prima puntata della prima stagione. Ti avviso di avere una cotta per Noah Schnapp per cui stai alla larga da lui- dico scherzando, lei ride cercando di non farsi vedere e sentire dal prof.

- tranquilla, il mio cuore va a Finn Wolfhard- mi rassicura scherzando - senti ti va se dopo scuola andiamo a casa mia?- mi chiede ed io accetto subito.

Finita la scuola ci dirigiamo a casa di Eleonor, la strada non è tanta ma camminando mi accorgo di quanto sia grande New York, alzo lo sguardo al cielo guardando i grattacieli e in mezzo secondo mi ritrovo per terra.

- ehi stai attento!- grido ad un ragazzo coperto fino al collo da un giubbotto lungo e marroncino, si gira verso di me per scusarsi e nel guardarlo penso di averlo già visto.

"Nooren è solo la tua immaginazione, a parte i tuoi nuovi compagni di scuola non conosci nessuno qua a New York" mi ricorda la mia mente. Eleonor mi aiuta a rialzarmi.

- lascia perdere sono tutti così, andiamo a casa-

Dopo diverse domande da parte dei genitori di Eleonor saliamo in camera sua.

- allora Nooren, posso chiamarti N?- mi chiede

- solo se lasci che io ti chiami E- sorrido

- andata- annuisce - sai N, ti conosco da un solo giorno ma già mi fai simpatia, ho due biglietti per una cosa e una matta voglia di non andarci con quella pazza di mia madre, mi ci accompagni?- mi chiede sorridente

- di che si tratta? non voglio ritrovarmi nel bel mezzo di una rissa, spacci o roba del genere- scherzo

- niente di tutto ciò. Ho due pass per incontrare il cast di Stranger Things, mio padre lavora in quel campo ed è riuscito a procurarmene due, dal momento che non ho amici con cui andare a parte te... ti va di venire?- mi prega. Spalanco la bocca, come potevo dirle di no? io amavo quella serie, poter incontrare gli attori sarebbe stato il massimo.

- ovvio, me lo chiedi pure? O- MIO- DIO, potrò conoscere Noah. Non è uno scherzo vero?- le chiedo, lei si alza dalla sedia della scrivania, apre un cassetto del comodino, prende una busta bianca e me la porge delicatamente. Apro la busta lentamente e noto subito due pass dorati, li prendo.

- "pass Stranger Things"- leggo - è per forza un sogno- sussurro

- no cara, questo è il paradiso!- scherza Eleonor

Tutta colpa di una serie TV- Noah SchnappDove le storie prendono vita. Scoprilo ora