EMY
Luke mi prese le valigie e lo ringraziai con lo sguardo.
io e Luke siamo amici dall'inizio del liceo: è alto biondo con gli occhi chiari. fin da subito mi ha colpito, ma non siamo mai andati oltre l'amicizia, anche se io verso di lui ho sempre provato un sentimento differente rispetto a Sory e Sean.
arrivammo all'ingresso e ci dirigemmo alla reception. il luogo era vuoto e ai lati della parete c'erano delle ragnatele, e sulle pareti in legno vi erano dei quadri alquanto inquietanti.
Sean suonò il campanello per chiamare qualcuno e dopo 5 min si presentò a noi una donna sulla cinquantina con un abito da cameriera, e con un aspetto alquanto trasandato che quasi metteva paura.
"buongiorno signora, abbiamo una prenotazione per sei persone con due camere triple" disse Sory
"i signori sono?"
"abbiamo prenotato a mio nome, quindi Lash"
"si, queste sono le vostre chiavi, la A102 per le signorine e la C203"
"scusi ma in che lato dell'albergo si trovano le nostre stanze?" chiese Sean
"quelle delle signorine nella torre est quindi alla mia sinistra, mentre quella degli uomini nella torre ovest alla mia destra"
"cioè ci troviamo in due torri differenti in piani differenti?" chiesi io impaurita
"dai Emy non essere così fifona" disse Luke
"io non sono fifona, sono solo razionale"
detto ciò presi le mie valigie e con una faccia offesa mi diressi con Ronny nella torre est.
"deve essere questa. la A102"
Ronny aprì la porta e subito i suoi occhi lucidi si spensero.
"Mi aspettavo qualcosa di più, sembra un pò... un pò... come dire, tetra"
"ma cosa dici Ronny, non fare la guastafeste" la presi in giro
svuotammo le valigie e riponemmo tutto negli appositi contenitori
"Emy chiamo un attimo i ragazzi"
"R non prende qui, prova a salire sul letto, oppure avvicinati alla finestra"
aprì la porta e il corridoio era deserto, la torre era deserta; aprì la finestra e in un angolino si intravedeva una figura scura che sulla testa si allungava facendomi capire che li vi si trovava un cappello"
quando mi accorsi di questo chiusi velocemente la finestra e chiamai Ronny
"Ronny, c'è qualcuno fuori"
"Emy ma cosa... ma cosa dici"
"se ti dico che fuori c'è qualcuno, significa che fuori c'è qualcuno"
"aaaaaaaa"
"Emy cosa è stato, un urlo"
"senti Ronny ce ne dobbiamo andare, dobbiamo raggiungere i ragazzi, io qui non ci sto un minuto di più"
"va bene senti, non possiamo correre come pazze, come usciamo"
"io direi di riunire le cose che ci servono urgentemente e attraversiamo il corridoio che ci porta alla reception"
"e da li saliamo le scale e arriviamo al secondo piano dai ragazzi"
"senti Ronny, dobbiamo sbrigarci, me ne voglio andare"
seguimmo il piano ma prima di arrivare dai ragazzi, quella figura apparse dietro di noi nelle scale, ma non ci raggiunse, perché?
spalancammo la porta ed entrammo nella stanza
"Ronny, Emy cosa ci fate qui?"
"Luke, ce ne dobbiamo andare, c'è qualche cosa che non va"
"Emy, capisco che tu non vuoi rimanere qui, ma questo mi sembra esager.."
"aaaaaaaaaa"
"ragazzi cos'era" disse Sean
"ve l'ho detto, anche da noi qualcuno ha urlato
"ragazzi fate silenzio, si sentono dei passi"
YOU ARE READING
the BlackWood
Mystery / Thrillerquesta storia è partita da un sogno che ho fatto e che mi è rimasto impresso nella mente per molto tempo. Spero vi piaccia una vacanza tra amici che apparentemente sembra tranquilla si trasforma subito in un'incubo. un'hotel diventerà una trappola i...