Prendo posto sull'aereo, dopo aver posato la mia valigia sul bagagliaio, e non vedo l'ora che questo giorno possa finire presto. Beh, a dire la verità, sono solo le 10 del mattino quindi prevedo che sarà una giornata lunghissima.
Ho l'ansia.
È la prima volta che prendo l'aereo e sono proprio terrorizzata nel sentirmi totalmente nelle mani di un uomo sconosciuto chiamato "pilota".
Da New York in Italia.
Sto per raggiungere i miei genitori e non vedo l'ora di rivederli. Vi state chiedendo perché non l'avessi fatto prima? Semplice. Come ho già detto, sono troppo terrorizzata all'idea di volare. Sapere che i miei piedi non siano in contatto con la Terra mi fa stare male, e quindi i miei genitori hanno optato per farmi rimanere con la nonna, dato che loro dovevano spostarsi per lavoro, ma purtroppo lei è venuta a mancare. Non ho altre scelte se non raggiungere i miei genitori.
Tutti i passeggeri iniziano a prendere posto sull'aereo, finché anche il posto accanto a me viene occupato.
-Uu, finalmente!- esclama il ragazzo mettendosi comodo nella poltrona.
L'hostess da il segno di allacciare le cinture di sicurezza e di spegnere i telefoni, segno che tra qualche minuto l'aereo volerà e il panico si impossessa del mio corpo e della mia mente.
Trovo la cintura attaccata al sedile e cerco di attaccarla al gancio. Ma come si fa? Come si chiude questo coso? Tento di riuscirci ma senza avere risultati.
Si nota da lontano un miglio che è la prima volta che sono sopra un aereo, e sono proprio una frana, dato che non so come comportarmi. Prima ho anche sbagliato posto...
-Beh, ci rinuncio!- sbuffo e lascio la presa dalla cintura.
Sento gli occhi puntati addosso dal ragazzo seduto accanto a me. Sicuramente starà pensando che sono un incapace e non avrebbe tutti i torti.
I miei occhi cadono sulle sue mani mentre sta agganciando la mia cintura ed io vorrei nascondermi sotto terra come se fossi uno struzzo.
-Era proprio semplice farlo!- mi indica la cintura- Insistevi per agganciarlo nel lato sbagliato.-
I miei occhi scrutano attenti i suoi e resto spiazzata nel vederli.
Sembrano un oceano di mille sfumature di blu dipinti su una tela.-Io sono Federico Rossi.- mi porge una mano sorridendomi.
Ha anche un bel sorriso, oltre ad avere un paio di occhi come il mare.
Cerco di riprendermi e gli stringo la mano.
-Il mio nome è Chantal.-
Gli hostess iniziano a dare il segno che è arrivato il momento di volare ed io entro nel panico.
Sarà il mio ultimo giorno sulla Terra, me lo sento.
Stringo le mie mani ai braccioli della poltrona e inizio a pregare.
Credo che tutti mi stiano sentendo mentre prego il "padre nostro", dato che lo sto facendo a voce alta.
-È la prima volta che voli?- mi volto verso quei pozzi azzurri che mi stanno fissando con un aria divertita.
-Sì, sento che nessuno resterà vivo su questo aereo.- Posso sembrare logorroica ma sto morendo d'ansia.
Dentro la borsa, sotto i miei piedi, ho conservato le gocce che possono servirmi a tranquillizzare il mio stato nervoso. Sono contraria nell'uso dei medicinali, ma in questo momento ne avrei tanto bisogno.
- Ti do un consiglio: quando staremo per decollare guarda le hostess con il loro volto tranquillo; se non lo sono loro perché mai dovresti essere agitata tu?- parla il biondo.
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Accanto A Te- Federico Rossi|| Benji E Fede
FanficChantal, dopo la morte della nonna, è costretta a raggiungere i genitori in Italia e a dover lasciare gli Stati Uniti. Un volo da New York fino in Italia, ed è proprio lì che la protagonista della storia conosce Federico, un giovane estraneo dai cap...