Quando suonò la sveglia già ero in bagno a lavarmi. Adoravo farmi la doccia al mattino:la cromoterapia era per me rigenerante. Avvolta in un asciugamano, attraversai a piedi nudi il parquet mogano del bagno per dirigermi allo specchio. Spalmai sul viso una maschera alla menta ed andai in camera per decidere cosa mettere. Indossai quindi una felpa nera Moschino, un jeans skinny Levi's e delle Nike Cortez. Prima di ritornare in bagno per rimuovere la maschera guardai la mia camera: il letto a due piazze disordinato, gli innumerevoli fogli sulla spaziosa scrivania e le ante della cabina armadio aperta. Un casino assurdo. Se ne occuperà Rosa. Mi truccai e scesi in cucina per sgranocchiare una barretta dietetica e mi diressi verso il pianerottolo. Presi chiavi della macchina e con questa andai a scuola. È un edificio in mattoni,con un ampio cortile verde. Le aule erano state intonacate di bianco e azzurro -come i corridoi- ed erano dotate di grandi lavagne,armadi e lim. Entrai nella mia classe, 4A, e mi sedetti al mio posto, vicino Elisa. Elisa è la mia compagna di banco dai tempi delle elementari.Una fidata amica di famiglia, ho trascorso con lei la mia infanzia. Suo padre è il vice presidente dell'azienda della mia famiglia,mentre sua madre è la segretaria di mio padre. Essendo miei dipendenti, trovo naturale che Elisa si comporti come se fosse il mio zerbino,nel vano tentativo di sembrare gentile. Ma in realtà è solo una scassapalle.
《Buongiorno!》 Disse sorridente.
《Ciao. Cosa abbiamo la prima?》
《Cappuccio con storia, dovrebbe interrogare.》
Roteai gli occhi,il giorno prima ero uscita con Sandro,e non avevo aperto un libro.
《Rieci.》 Disse la prof alzando gli occhi dal registro.
Aprì il libro,Mi alzai in piedi e con disappunto lessi praticamente ad alta voce tutto ciò che era scritto sul libro.
《Brava,Rieci. È evidente il tuo grande sforzo mnemonico , e questa è la conferma del tuo impegno a casa... meriti molto più della sufficienza; vedrai il tuo voto sul registro elettronico.》
Finito il teatrino vibrò il mio telefono e chiesi subito alla prof di andare in bagno. Mi diressi nel cortile interno,dove Sandro mi aspettava. Era davvero un bel ragazzo,dalla pelle ambrata e gli occhi neri come il carbone, il suo sorriso enigmatico mi faceva impazzire. Stava giocherellando con la sigaretta elettronica che gli avevo regalato quando mi avvicinai a lui. Affondai le mie mani nei suoi folti capelli bruni e lo baciai appassionatamente. Lui sfiorò i miei fianchi per poi scendere ai miei glutei che strinse delicatamente. Inarcai il busto e mi avvicinai di più al suo corpo. Ci ritrovammo quindi nel giro di pochi minuti avvinghiati l'uno all'altro,io nelle sue braccia e lui avvolto nelle mie cosce.Accarezzava i miei lunghi capelli e mi baciava il collo. Feci un lungo tiro dalla sigaretta elettronica e poi gli feci un succhiotto. Intanto feci scorrere le mie fine mani sui suoi pettorali,fino a scendere al cavallo dei suoi jeans, che strinsi.Lui piegò il collo indietro.
《Mhh,cosa abbiamo qui...》 dissi con un sorriso malizioso mordendomi il labbro inferiore.
Immediatamente slacciai i suoi jeans e misi una mia mano sul suo membro mentre con l'altra lo accompagnavo a stendersi sul muretto sul quale eravamo seduti. Mi misi a cavalcioni su di lui e iniziai ad inarcare avanti e dietro il busto -quasi a simulare un rapporto- ed iniziai a muovere la mia mano. Fatto ciò gli rubai un altro bacio,presi la sigaretta elettronica e lo lasciai steso,sul muretto,da solo e perlopiù con i pantaloni sbottonati.
《Mi fai impazzire,Ele.》 Disse quasi disperato mentre io lasciavo decisa il cortile per dirigermi in bagno. Lavai le mie mani e andai alle macchinette. Lì c'era una ragazza da un' acconciatura orribile e dall'aspetto squallido che cercava di prendere una merendina dalla macchinetta.
《Che scema.》 Pensai tra me e me. Tirai un pugno contro il vetro della macchinetta e la merendina cadde.
Lei timidamente alzò gli occhi e quasi intimorita incontrò il mio sguardo.
"Grazie." Mi disse con un lieve sorriso . "Piacere di conoscerti." Continuò allungando quasi meccanicamente il braccio destro verso di me.
La osservai. Chi era? Cosa voleva? Come disorientata gira i tacchi e me ne andai.×SPAZIO AUTRICE×
ciao a tutti! Questo è il primo capitolo,mi scuso se i primi potrebbero sembrare noiosi, ma sono per me importanti in quanto delle presentazioni dei personaggi💁 inoltre ho deciso di commentare qualche passo dei capitoli per evidenziare e spiegare le mie scelte lessicali (parlo come se fossi una scrittrice nata lol) mi scuso in anticipo per gli errori, il romanzo è in continua revisione per questo vi chiedo di aiutarmi a migliorare!🔥💘 vi ringrazio in anticipo
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teen's tales
Mystery / Thrillercinque ragazzi. cinque vite. cinque storie da raccontare. Elèna, Sophia, Giovanni, Timur e Cesare sono i protagonisti di questo libri, che dopo il loro tragico incontro stabiliranno un saldo rapporto che cambierà la loro vita.