Capitolo 8-He's Out His Head, I'm Out My Mind

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Capitolo 8

«He's out his head, I'm out my mind»

«Zio!» strilló Hope, entrando rovinosamente nella clinica.
Lo zio di Hope, Deaton, fece capolino da dietro il muro che portava alla segreteria e sorrise.
«Hope, che ci fai qui?» domandò, dolcemente avvicinandosi alla ragazza.
I due si strinsero in un veloce abbraccio.
«Abbiamo bisogno del tuo aiuto!»
«Abbiamo?» chiese Deaton, vedendo che oltre ad Hope, nella clinica non c'era nessuno.
«Si, sta arrivando Peter con Derek, ti spiegherò a tempo debito ora dobbiamo muoverci!»
Peter entró, portando Derek, con gli occhi semi-chiusi, per una spalla.
«Oh santo cielo, vieni portalo di qua» esclamó il dottore, indicando una stanza.
Entrarono e Peter accostó dolcemente, si fa per dire, Derek sul lettino di ferro che c'era nel bel mezzo della stanza.
«Sai che cosa lo ha colpito?» chiese  Deaton, dopo aver accertato di aver chiuso per bene la porta.
«No..stavo portando Derek a casa, quando spuntano fuori Deucalion e il suo branco che ci attaccano.
Io combatto contro Deucalion mentre Derek si trova da solo contro Ennis, Aiden e Ethan e quando mi sono girata lo ho visto così..» spiegò Hope, velocemente e con un tono di panico nella voce.
Aveva paura di quel che sarebbe successo a Derek, perché infondo, era colpa sua.
Se Derek è stato attaccato è stata solo colpa di Hope, perché era lei che cercavano e per puro caso Derek era con lei in quel momento.
«Sai.. I miei problemi con Deucalion, no?» domandò la ragazza, allo zio, che annuí mentre controllava attentamente la ferita di Derek, che in quei pochi minuti era peggiorata.
«Io finisco di controllare qui.. Non è una cosa serissima, ma va comunque presa in considerazione. Chiama gli amici di Derek, Scott e Stiles» disse Deaton, con non chalance, infilandosi dei guanti di lattice.
«Non ho i loro numeri..» borbottó Hope, stringendosi nelle spalle.
Il suo sguardo cadde su Derek, probabilmente svenuto, che stava con la maglietta grigia alzata fino ai pettorali scolpiti e mostrava un lungo taglio, e si sentí ancora più colpevole.
«Tieni, io li ho.» mormoró Deaton, porgendo il suo telefono cellulare a Hope, dopo averlo estratto da una taschina del camice.
Hope annuí ed afferrò il cellulare.

Alone || Derek HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora