Arrivammo ai carri, e arrivate tutte le reclute, ci avviammo verso le mura. Andava tutto bene, fin quando il cielo non fu illuminato da un fulmine giallo che attirò l'attenzione di tutto il Corpo di Ricerca: svanito quel fulmine, comparve una grande quantità di vapore, dalla quale si materializzò qualcosa che cominciò a correre verso di noi: il gigante dalle fattezze femminili era tornato. << CORRETE PIU' VELOCE CHE POTETE! >>. Le urla di Erwin fecero scattare tutti all'unisono, mentre il gigante ci inseguiva. Io ero seduta insieme a Levi sul suo grande stallone nero, che correva quasi più veloce di tutti gli altri cavalli, mentre il mio, stranamente, non fece ritorno.
<< Capitano! Il gigante è proprio dietro di noi, e continua a fissarci com'è successo prima! Ma perché ce l'ha tanto con noi?! >>. Levi non rispose, si limitò a voltarsi verso il gigante per poi riguardare avanti. Io, per la paura, mi strinsi più forte a Levi appoggiandomi alla sua schiena.
<< Riusciremo a seminarlo, o meglio, riusciremo a catturare il suo ospite. >>.Levi sembrava molto convinto di quell'affermazione, e io mi fidavo di lui. Riguardo a quest'argomento, lui ha sempre avuto ragione. Ero sicura, anzi, mi sentivo al sicuro accanto a Levi, e mi fidavo di lui, ma il gigante ci stava raggiungendo, e dovevamo fare qualcosa.
<< Capitano, il gigante ci sta raggiungendo! >>. Levi non aprì nemmeno bocca, che il comandante Erwin ci affiancò. << Dobbiamo capire chi sta cercando quel gigante, quindi non appena sparo il fumogeno verde ci divideremo tutti, in nessun gruppo. Ci sparpagliamo per questa pianura. Levi, tu sai cosa fare. Tutto chiaro? >>.
<< Ovviamente. >>. Erwin si allontanò mettendosi quasi al centro del Corpo di Ricerca per sparare il fumogeno. Non appena Erwin fece scattare il fumogeno, tutti cambiammo direzione: il cavallo di Levi quasi scivolò, ed io stavo anche per cadere. Mi voltai nuovamente indietro. "Ma allora non mi ero sbagliata prima...". Il gigante dalle fattezze femminili cominciò a seguire me e Levi: dopo che Levi e Erwin si lanciarono un'occhiata, mi accorsi che stavamo andando di nuovo verso la foresta.
<< Capitano...perché stiamo andando di nuovo nella foresta...? >>.
<< Non preoccuparti, Chise. Fa tutto parte del piano di Erwin. >>. Io lo guardai piena di domande, ma, come pensai poco prima, mi fidavo di lui, così lasciai perdere e mi affidai a Levi e al piano di Erwin. L'inseguimento durò per circa cinque minuti, finchè il gigante non si fermò all'istante. Io e Levi ci voltammo verso il gigante, e ad un certo punto, Erwin sbucò da dietro un albero: << FUOCOOO! >>. A quel segnale, un sacco di corde d'acciaio partirono verso il gigante che si copriva la nuca, immobilizzandolo. Rimase bloccato da centinaia di corde, con la nuca coperta dalle mani. Levi fermò il cavallo e si girò verso il gigante, poi scese e salì sull'albero accanto ad Erwin, lasciandomi sola col suo cavallo. Non riuscivo a capire di cosa stessero parlando, ma a quanto sembrava stavano parlando del gigante. Levi scese sulla testa del gigante. << Hai ucciso molti dei nostri uomini, molte reclute, molti tuoi compagni. Non ti vergogni nemmeno un po'? Che ne dici se ti taglio le mani? Tanto ti ricresceranno presto, o sbaglio? >>. Proprio quando Levi stava per tagliare le mani del gigante, esso lanciò un altro urlo straziante, così forte da costringerci a coprirci le orecchie. Levi si rivolse ancora verso il gigante: << Wow. Mi hai quasi spaventato. >>. Levi alzò le lame, ma proprio mentre stava per tagliare le mani del gigante, fece la sua comparsa il gigante corazzato seguito da altri giganti normali. "Che fosse stato una richiesta d'aiuto quella del gigante?". Cominciai a correre via da lì sul cavallo di Levi per evitare di essere schiacciata. I giganti attaccarono il corpo del gigante dalle fattezze femminili, cominciando a mangiarlo, mentre il corazzato cominciò a scagliarsi contro le reclute, come se volesse fare da diversivo. << Ci sta sfuggendo di nuovo! Eliminate tutti i giganti! >>. In quel momento, il gigante corazzato cominciò a correre via, permettendo alle reclute di uccidere i giganti, ma fu troppo tardi.
<< Comandante! Dell'ospite del gigante non ce n'è traccia! >>.
<< Dannazione... ci è sfuggito di nuovo. Ritirata generale! Torniamo all'accampamento nel castello! >>. Levi atterrò vicino a me e al cavallo. << Capitano, cos'è successo? >>.
<< Quel bastardo, o bastarda non lo sappiamo ancora, ci è sfuggito di nuovo. >>. Salì sul cavallo e cominciammo a cavalcare verso il castello fuori dalla foresta. Notai che nel suo sguardo c'era delusione, così lo abbracciai forte e mi strinsi a lui, e notando quel gesto, appoggiò la sua mano sulle mie cinte attorno alla sua vita. Rimanemmo così finchè non arrivammo al castello.
<< Mi raccomando i turni, ragazzi. Sempre tre ore ciascuno. >>. Cominciammo io e Levi a fare i turni, così salimmo sulla torre e ci sedemmo a chiacchierare ed ammirare le stelle come al solito. Finite le tre ore, ci facemmo dare il cambio e andammo nella stanza nella quale avremmo dormito. Lui era steso sul letto, con indosso solo l'intimo, mentre io mi stavo mettendo la camicia da notte. << Capitano... riguardo alla sua proposta di venire a stare nei suoi alloggi... >>.
<< Cosa hai deciso? >>.
<< Ho discusso con i miei amici, e loro sono d'accordo sul fatto che dovrei stare con lei, quindi si, verrò a stare nei suoi alloggi. >>. Non appena mi sedetti sul letto, mi tirò verso di lui, trovandoci fronte contro fronte, con le sue mani che avvolgevano il mio viso.
<< Sono felice che verrai a stare con me. >>. Dopo quelle parole, ci baciammo intensamente, finchè Levi non mi sfilò la camicia da notte e l'intimo, dando inizio a qualcosa di bellissimo che non mi sarei mai stancata di fare con l'uomo che amavo.
Mi svegliai all'improvviso. Guardai l'orologio ed erano le 5:03. Era ancora presto: Levi ed io ci eravamo addormentati abbracciati, infatti ero appoggiata al suo petto e avvolta dal suo braccio. "Nonostante i suoi sguardi e il suo comportamento da duro e da strafottente, quando dorme sembra un angelo ...". Adoravo guardarlo dormire, perché sembrava davvero un angelo. Gli presi qualche ciocca dei suoi capelli corvini: erano così soffici, sembrava di toccare le nuvole. Forse mi ero mossa troppo nel letto, perché notai che aprì gli occhi, ancora socchiusi, e il suo sguardo incrociò subito il mio. I suoi occhi color ghiaccio, marcati da delle leggere occhiaie che li mettevano ancora di più in risalto, erano qualcosa di paradisiaco, potevo perdermi in quello sguardo così freddo e glaciale. << Buongiorno. >>.
<< Buongiorno, capitano...se vuole può dormire ancora un po', sono ancora le cinque. >>. Levi sbadigliò, e poi si voltò dall'altra parte, liberandomi dal suo braccio. Mi alzai per vestirmi e preparare un po' di thè nero. Avevo messo solo l'intimo e una maglietta, perché poi avrei dovuto mettere la divisa, e sinceramente mi scocciavo di rispogliarmi un'altra volta. Mentre preparavo il thè, notai che Levi mi stava guardando, e un sorriso mi scappò dalle labbra, finchè non si alzò e si vestì anche lui. Bevuto il thè con calma, mettemmo la divisa e uscimmo fuori per raggiungere il resto delle truppe che si stavano preparando per il ritorno verso il Wall Rose.
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Le Ali della Libertà
FanfictionChise Yamada, una ragazza ventottenne, viveva insieme alla sua famiglia nel distretto di Shiganshina, una delle città al confine del grande muro denominato Wall Maria. Al di fuori di esso era proibito andarci, essendoci i giganti "divora-uomini" com...