Non Ho Più Bisogno Di Vedere

16.

P.O.V. GRACE

Ho dovuto farlo, è giusto così. Torno a casa e preparo le valigie, domani a quanto pare devo partire per il tour.

Chiamo Stefania e le dico di tener lontana Silvia altrimenti io mi rifiuto di fare tutto e senza darle il tempo di rispondere chiudo il telefono.

Non è colpa sua, ma deve sapere che io su questo punto sono irremovibile.

Mattina seguente

Ho la fronte perlata di sudore, quando la finirà quest'incubo di perseguitarmi?

Mi alzo e mi vesto, stamattina si parte, sono mooolto entusiasta. Mi squilla il telefono, è un messaggio di Stefania.
Voglio la tua tranquillità, quindi qualunque cosa tu voglia fare io ti sosterro'

Decido di risponderle nonostante non mi sia ancora ripresa del tutto da ieri.
Grazie, ho preso un impegno e porterò a termine. Voglio evitare l'argomento.

Blocco il telefono e con i Radiohead inizio a vestirmi.

Decido di indossare qualcosa di leggero. Niente di che.

Arrivo a casa di Stefania come d'accordo, ci salutiamo e vedo che lei aspetta che io le dica qualcosa, purtroppo però quando io dico una cosa è quella quindi stop, l'unico problema è che non so come comportarmi con Ermal, so che non resisto due secondi se mi guarda però ce la devo fare.

Arrivano tutti i ragazzi e io cerco di nascondere i miei occhi dallo sguardo di Ermal dietro un paio di occhiali da sole, niente da fare, i suoi occhi sono fiamme e i miei sono cera.

Si avvicina e mi poggia una mano sul fianco, io mi irrigidisco subito, con la mano libera alza i miei occhiali da sole e continua il suo percorso accarezzandomi la guancia tirandomi verso di lui mi accarezza le labbra e a questo punto io chiudo gli occhi. Decido di riaprirli e fargli cenno con la testa di non farlo. Lui sospira e mi bacia la guancia in modo un tantino esagerato, io chiudo d'istinto gli occhi, come se fosse un bacio d'addio, come se volessi godermi quegli istanti. Mi faccio forza e gli accarezzo il petto, sento un suono d'apprezzamento da parte sua, mi avvicino e lo imito ma invece di baciarlo mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro "Ma perché?" una frase tanto insignificante quanto seria. Ma perché mi stai facendo questo? Ma perché nonostante tu sia fidanzato vieni da me? Ma perché sei così Ermal?

Lui capisce mi mima uno "scusa" con le labbra e passa subito a salutare Stefania che ci guarda in attesa di qualcosa.
Vedo che lui è molto imbarazzato, deve imparare a controllarsi. Fortunatamente nessuno se ne accorge oltre alla mia amica di vecchia data che cerca di incrociare il mio sguardo fallendo miseramente ed entriamo (finalmente aggiungerei) tutti nel 9 posti noleggiato dalla mescal.