Prologo>I reami celesti

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Ero disteso sulla piana a contemplare il meraviglioso spettacolo di quel luogo, mi chiesi più e più volte come migliaia e migliaia di anni di guerra non l'avessero minimamente toccato.
Il popolo angelico ormai combatteva contro i demoni da quando varcò il sottile confine che divideva i due mondi. Si sentivano contemporaneamente facce della stessa medaglia ma talmente opposte da non riuscire a tollerarsi.
Ormai come già detto la guerra continuava praticamente da sempre ma quel luogo era come capace di resistere ai soprusi degli uomini che si facevano chiamare angeli.
Il panorama vedeva una pianura verdeggiante come protagonista assoluto e ai lati si spandevano le pendici dei monti dove crescevano i fitti boschi del regno, nel cielo la luna gettava i suoi timidi raggi sul mondo come volesse, con la sua purezza, ripulire il sangue che attanagliava quelle terre.
Il cosmos, l'ordine, dipendeva dal chaos e il chaos dal cosmos.
Così come i popoli delle terre nate dal cosmos non potevano distruggere quelli nati dal chaos e quest'ultimi non potevano fare lo stesso perché si equivalevano.
Il risultato era una guerra senza fine.
Ero disteso sul prato a guardare la volta notturna.
Pensavo a cosa avrei fatto se mai fossi riuscisto a vedere luoghi diversi da questo, se mai avessi viaggiato, un giorno, oltre a questo vecchio mondo perso nella sua bellezza.
Vorrei viaggiare,combattere,vedere, vivere.
Non voglio spendere tutta la mia lunga vita nello stesso luogo, a pianificare strategie di attacco o spedizioni militari senza mai farne parte.
Vorrei combattere per le mie terre e per il mio popolo.
Pensai alle altre tre terre che da innumerevoli anni erano alleate con quelle angeliche ovvero i regni feerici (fate, afrei e elfi),il regno marinide (tritoni e sirene), e quello dei mutaforma.
Erano tutte razze che nacquero dal cosmos.
Gli angeli appena varcarono il sottile confine dei mondi si ritrovarono in una terra molto diversa dalla loro.
L'aria era acre e pesante,l'atmosfera cupa veniva rischiarata solo dalle fiamme e dai fiumi di lava che scorrevano pigramente e il fumo che si alzava dai vulcani faceva lacrimare gli occhi e bruciare le narici.
Fu così che scoprimmo l'atra faccia della medaglia.
Tentammo una collaborazione, e per i primi secoli tutto andò bene dopo le cose iniziarono a peggiorare.
Le richieste dei demoni diventarono sempre più tiranniche mentre quelle degli angeli sempre più avide. I demoni volevano conquistare militarmente le parti inesplorate dei due mondi stremando la popolazione con guerre inutili e gli angeli, ingordi di ricchezza, causarono la povertà dell'altro popolo.
Presto iniziarono piccoli atti di ribellione che poi degenerarono in guerriglie cittadine e infine scoppiò la guerra.
È così che era iniziò la guerra millenaria dei due mondi.
Nel corso dei secoli si scoprirono nuove dimensioni che vennero colonizzate e nelle quali si instaurarono governi e altri regni.
Ma in quelle dimensioni tutto era diverso, soprattutto l'energia.
In generale i mondi non erano compatibili con le energie angeliche o demoniache, che erano le energie primordiali dell'universo.
Da quelle energie vennero plasmate nuove razze come le fate e gli elfi ma anche razze di alliniemanto più maligno ma non pienamente crudeli e assetati di sangue come i demoni.
Ad esempio le fate,gli elfi e i mutaforma nacquero dal cosmos mentre i dragonidi, i vampiri e gli spettri nacquero dal caos.
Eppure non erano razze pienamente malvagie o completamente buone ma presentavano aspetti di entrambe le parti, anche se le razze nate dal cosmos tendevano a essere comunque più pacifiche di quelle nate dal caos.
Poi,però, nacque per ultima una razza forgiata in egual misura sia dal cosmos che dal caos, ovvero gli umani.
Gli umani, in stessa quantità, portavano dentro di loro entrambe le facce della medaglia.  Il loro allineamento tendeva a essere neutrale e quindi, tendevano a schierarsi sia con il caos che con il cosmos.
La maggior parte dei coloni,nelle dimensioni straniere, ovviamente ebbe una vita e le generazioni che nacquero, nacquero come nuove razze.
Ovviamente da due genitori angeli nascerà un figlio angelo se e solo se il bambino nascerà nella dimensione angelica, per spiegare ciò basta immaginare il corpo del bambino, prima che nasca, come vuoto e una volta nato il bambino diventa simile a una spugna che assorbe l'energia della dimensione natia.
Così un neonato nato da due angeli nella dimensione fatata, nella dimensione feerica, nascerà come fata,afrei(dipende dal sesso del bambino. Afrei è solo il nome maschile corrispondente alla razza delle fate) o elfo.
Mi accorsi di star vagando troppo con la mente, in mano avevo un libro:"magie di cura e difesa" che neanche ricordavo di aver preso.
Certo ormai è risaputo che gli angeli sono ottimi guaritori sono capaci, per natura, di plasmare l'energia e riconnettere tutti i fili della trama magica dell'universo, con questa tecnica riusciamo a rimarginare ferite molto gravi ma comunque lo stregone deve avere una certa abilità.
Una leggenda popolare sarebbe quella dell'incantesimo della luce di Aezhel, fatto da lui milleni fa, capace di far tornare le anime dei morti nei propri corpi.
Un rituale complesso che solo gli angeli possono fare e scritto da Aezhel in persona, un angelo che passò alla storia per le sue gesta...

La Discendenza degli Angeli - Atto I: Le Guerre Del SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora