Scrivo a te , che sei una rosa.
Una camminata lungo il luccichio d'una lama.
Una pugnalata, una sberla, un colpo basso.
Tanto dolce, tanto bello.
E persa in un vuoto tanto pieno, guardi la luna pensando al sole.
Guardi la tua mano e non vedi realtà.
Guardi le stelle e vedi una cupola.
Vedi, senti, vedevi, sentivi, vuoto, chiuso, tutto troppo.
E scrivo a te , che sei e sei stata una rosa ; percorsa da spine.
Insegni col dolore , frantumi con le risa.
Scrivo a te , che sei anche una Margherita.
Morbida e dolce quanto l'alba, cupa e misteriosa quanto il tramonto.
Un controsenso.
Un paradosso.
Inevitabile, perforante insegnate ed allieva.
Scrivo a te , che sei in grado di colorare il sole, di oscurare la luna.
Una lama tagliente, va giù , fa male.
Scrivo a te.
