Era passata una settimana da quando l'avevo rivisto. Era stato strano ritrovarmelo davanti al mio portone senza nessun preavviso, devo ammettere che ne ero rimasto sorpreso. Era agitato, lo riuscivo a capire da come mi guardava e il fatto che muovesse di continuo la gamba. Non capivo la natura di quella sua preoccupazione. Mi aveva posto una domanda: quindi non ricordi nulla? Avrei voluto chiedere di più ma aveva cambiato argomento quando aveva capito che non sapevo a che cosa si riferisse. I suoi muscoli si erano rilassati quando aveva compreso che non ne sapevo nulla, anche se avevo notato una nota di disappunto nel suo viso. Ed è da allora che ho capito che qualcosa non andava bene. Avevo fatto qualcosa di irrimediabile. Ma cosa? Ero certo che qualcosa era accaduta la notte in cui mi ero ubriacato. Ero svantaggiato dal fatto che non ricordavo nessun dettaglio di quella nottata perchè ero troppo brillo e avevo perso ogni concezione della realtà. Forse avevo detto qualcosa di troppo? E se gli avessi confessato i miei sentimenti? Sapevo che era impossibile perchè il mio telefono era morto appena ero entrato nel pub e non ero riuscito a trovare una presa per caricarlo. Allora cosa poteva essere accaduto? Avevo bisogno di tempo per ricordare. Decisi di smettere di tormentarmi e per passare il tempo andai su instagram. Proprio in quel momento qualche mio fan mi taggò su un suo post e per qualche motivo decisi di controllare in che foto ero stato taggato. Quando la vidi rimasi scioccato.
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Era un'immagine che ritraeva me e Armie insieme a un fan nel parcheggio del pub in cui ero stato quella sera. Il mio primo pensiero era stato che forse era stata scattata qualche mese prima ma il mio cervello non riusciva a far mente locale a quando risalisse quella foto. Eravamo andati molto spesso in quel pub, ma nessuno ci aveva mai fermato per chiederci una foto al di fuori di quell'edificio. Poi notai che sia io che Armie indossavamo le stesse maglie di quella giornata. Non potevo crederci. Io e Armie eravamo stati insieme quella serata, ma non riuscivo a capire perchè lui non me l'avesse detto. Perchè mi aveva mentito? Era successo qualcosa di sbagliato? Sono un idiota, pensai. E ora che cosa avrei dovuto fare?Chiedergli spiegazione, anche se sarebbe potuto essere rischioso o tenermi il segreto per me? Non ero pronto a decidere, sapevo che qualunque cosa avessi scelto avrebbe comportato delle conseguenze. Volevo saperne di più. Forse era quello a cui si riferiva quando mi aveva chiesto se ricordavo. Ricordavo cosa, Armie? Ti avevo spaventato con i miei sentimenti? Ti sentivo lontano e questo mi faceva male. Sono un casino e ora probabilmente mi odiavi. O forse provavi pena per me, per essere l'unico cretino in questo mondo a innamorarsi di un uomo sposato e decisamente troppo in gamba per perdere tempo con me. Forse era nella mia natura scombussolare la vita e i piani degli altri. Se te l'ho detto sappi che mi dispiace, non avrei dovuto. Sono stato uno sciocco ed egoista a pensare che dirtelo avrebbe risolto qualcosa, come se per magia dicendotelo avrei potuto spegnere con uno schiocco di dita i miei sentimenti. Eppure non era così, i miei sentimenti era ancora li intatti e ora provavo ansia nel pensare che forse questo mio segreto non poteva più essere definito tale perchè ora lo sapevi anche tu.