Sei tutto ciò che mai avrei pensato di avere (Jayden Croes Fanfiction)

Capitolo 24: Il Raggio

Nika's POV

《E poi?! Mi mancava solo questa 》
Ben è del tutto disperato,ma come al solito cerca di non farlo notare, invano.
《Ben...》
《Scusa Nika ma non sono dell'umore giusto per parlarne. Pensiamo piuttosto a come ritrovarlo》
È del tutto perso. Capivo che Jay era il preferito da Ben nell'intero branco, ma non credevo che gli volesse così bene. Da fuori era così duro con lui, ma comprendo solo ora che lo faceva per il suo bene. Ho sempre notato solo l'aspetto negativo delle persone, mentre quello positivo mi è ancora sconosciuto: mi vergogno per questo.

Jayden's POV

Il buio inonda i miei occhi. Un piccolo raggio di luce mi fa pensare di essere ancora vivo. È ciò che mi tiene ancora attaccato al terreno: la speranza. Ma non la speranza di riuscire a tornare, di vivere ancora. La speranza di rivedere tutti. Di rivedere lei.
Sono oramai giorni che mi trovo in questo limbo oscuro, e non faccio nulla per uscirne. Mi stringo le maniche della maglietta. Le tiro verso di me. Le sto stropicciando,  ma almeno mi distraggo dal dolore. Quelle fiamme sono così ardenti e mi scottano continuamente i polpacci. Non so se sia un qualche meccanismo strano oppure una vecchietta indemoniata  con un lancia fiamme che si diverte a torturarmi,  ma qualsiasi cosa sia non mi importa nulla. Qual raggio mi trafigge, è vero. Proprio come dice Quasimodo nella sua poesia " È subito sera" : "Ognuno sta sul cuor della terra,
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera".
Significa che ognuno è fermo e immobile, solo, nell'illusione di essere il/al centro della terra, illuminato (ma anche ferito) da un raggio di sole: e all'improvviso sopraggiunge la sera, come se capisci che la vita è breve. 
Il raggio mi trafigge, mi porta sofferenze, ma prima o poi arriverà la libertà. Arriverà.
Sento il fuoco spegnersi sotto le gambe, tenute a penzoloni. Sono attaccato ad una gabbia sospesa sul vuoto con delle catene che sono più che sicuro che abbiano ormai anche decenni. Il loro scricchiolio cessa inaspettatamente. Mi preoccupo all'istante. Un fiato, dolce, mi soffia sul collo. Sfortunatamente puzza come un uomo in decomposizione. Alquanto strano. Senza darmi il tempo di pensare, una luce a neon gialla mi punta contro e chiudo gli occhi per proteggerli dalla luce potente che mi ha quasi accecato. Poi la luce rossa che vedo con gli occhi chiusi diminuisce sempre di più, finché una piccola sfumatura gialla rimane,quasi invisibile. Mi faccio coraggio. Apro i miei occhi castani terrorizzati pian piano, finché non vidi. Vidi proprio lei.

Angolo autrice
Sì emh...non ho scuse oggi. Mi sono semplicemente dimenticata di aggiornare. So anche che è corto come capitolo, ma è quello che posso permettermi di scrivere in questo periodo. Spero che vi piaccia cmq, e che mi perdoniate😊
Verooooo💟