Capitolo 10

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I radurai erano stesi per terra con un bicchiere in mano, a parlare sottovoce o muti, tutti molto distanti l'uno dall'altro. Ma oggi è la giornata della depressione?  Chiesi a Newt: "Che succede? Perchè sono tutti così smorti?" Il ragazzo fece spallucce: "Non ne ho idea. Proviamo a chiedere in giro."
Iniziò a camminare facendo lo slalom e il salto agli ostacoli con i corpi dei radurai. Raggiungemmo Minho che sembrava essere il più lucido di tutti. "Che succede?" domandai.
"Niente niente. Questi pivelli hanno bevuto troppo. Quella roba ti rincitrullisce se ne prendi troppa." rispose tranquillamente.
"Quale roba?" continuai con le mie domande.
"Non so cosa sia, è un intruglio che ha fatto Gally." Fece spallucce, ci salutò e andò a dormire.
"Newt oggi dormi nel tuo letto. Hai bisogno di riposare."mi rivolsi al biondino davanti a me ancora con gli occhi rossi per il pianto.
"No staró benissimo fuori." disse.
"Non ci pensare neanche, mi prendo un'amaca e dormo io fuori, tu resta nel letto." insistei. Lui non era convintissimo ma poi annuì. "Buonanotte Newt."
"Buonanotte Meg." se ne andò a braccia incrociate nel casolare. Rimasi fissa a guardarlo, sembrava così tenero, indifeso. Invece sapevo che era forte, coraggioso. Non meritava tutto questo. Nessuno di noi lo meritava.
Vidi Ben alzarsi da terra e stiracchiarsi e gli corsi incontro, avevo bisogno di parlargli.

Mi vide correre verso di lui e mi salutò lontano, ma quando mi feci più vicina la sua espressione cambiò. Inizialmente non me ne accorsi ma i miei occhi divennero umidi, le immagini si fecero sfocate e le mie guance si bagnarono. Ero a un passo da lui e lo abbracciai instintivamente.
Avevo bisogno di un abbraccio. All'inizio non lo ricambiò preso alla sprovvista, ma subito le sue braccia strinsero forte il mio corpo. Mi sentivo protetta, al sicuro.
Mi accarezzò la testa facendo incastrare i miei capelli alle sue dita. Cercai di tranquillizzarmi e capire il perchè di quel pianto.
Lo stress, la paura, Newt e ciò che era successo prima, la mia nuova vita. Tutto questo lo stavo cacciando via dalla mia mente grazie a un pianto. A delle misere lacrime che mi stavano rigando il volto e bagnando la maglietta di Ben.
"Va tutto bene, sono qui io per te. Tranquilla." mi sussurrò il ragazzo appoggiando lievemente la bocca sul mio capo. Feci sì con la testa, tenendo gli occhi chiusi sul suo caldo e ormai bagnato petto.
Rimanemmo in silenzio per un po' poi piano piano staccai la testa dal suo petto. Guardavo per terra, priva di forze per sollevare lo sguardo ai suoi occhi.
"Hey Meg... come stai?" mi domandò preoccupato.
Tirai su con il naso e risposi: "Sto... bene...credo..."
Continuò ad accarezzarmi i capelli. "So che è dura, ma devi dirmi che succede. Se ti tieni tutto dentro guarda che succede." Annuii. Aveva ragione, mi sentivo uno schifo, ero debole, sembravo una bambina che piange sempre e che si lamenta troppo. Anche se non lo avevo mai mostrato prima d'ora.
"Io... avevo bisogno di sfogarmi. Sono successe più cose in questi due giorni che in tutta la mia vita. Anche se non me la ricordo, ne sono sicura." Feci una pausa sospirando, poi continuai: "Ho sempre cercato di apparire una ragazza forte, matura, sicura di sè. Invece sono esattamente il contrario. Ho paura, ansia, sono stressata. Dopo ciò che è successo oggi con Newt mi sento ancora di più uno schifo."
Ben mi alzò la testa con un dito così fui costretta a guardarlo.
"Tu sei la persona più forte che abbia mai conosciuta in poco tempo. Non posso dire altro perchè non ti conosco bene ma, me lo sento. Sei una tosta Meg." Sorrise abbracciandomi. Fortunatamente non chiese niente di Newt.
Poi si staccò e disse: "Adesso direi che è ora di dormire. Vieni, oggi dormi con me." Rimasi pietrificata, non avevo mai dormito con un ragazzo, o credo. Ma dall'imbarazzo che provavo era chiara la risposta.
"No grazie, veramente. Mi prenderò un'amaca, starò al fresco." sorrisi leggermente per non mostrarmi imbarazzata e per nascondere il rossore.
"No, non se ne parla. Mi stenderò per terra, se questo ti rassicura." disse. Infatti mi fece rassicurare. Annuii e ci avviammo insieme al Casolare.

Si sfilò una chiave dalla tasca e aprì una piccola porticina dietro all'edificio. Delle scale in legno comparvero davanti a noi, poco illuminate ma non sembravano tante. Accese la luce dall'interruttore e scendemmo. Non mi ero mai chiesta da dove venisse l'elettricità. Insomma l'acqua era pompata da tubature sotteranee, ma l'elettricità?
Aprì un'altra porta laterale ed entrammo. Era una stanza piccolina, letto singolo, una scrivania, un'armadietto e un comodino con sopra una lampada. La accese e si sedette su letto.
"Questa è la mia stanzetta. Ti piace?" mi domandò ridendo.
"Oh ma certo, questo arredamento è molto... rustico!" risposi unendomi alla risata.
Avevo sonno, volevo farmi una bella dormita. Avevo ancora gli occhi gonfi e le guance rosse, un forte mal di testa e tiravo continuamente su con il naso. Ma la voglia di piangere stava passando.
"Ben io ho sonno... posso..." mi interruppe alzandosi e indicando il letto. "Oh si giusto, ecco qua."
Poi prese un cuscino e una coperta dall'armadietto e si stese a terra.
"Grazie di tutto." dissi spegnendo la luce e stendendomi nel letto.
"Non c'è di che." rispose il ragazzo.
"Buonanotte ragazzina." disse infine. Sorrisi. "Buonanotte."
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Okay okay capitolo corto, fa abbastanza schifo e non è nemmeno revisionato MA domani lo ricontrollo e lo modifico quindi RIMANETE AGGIORNATI.
Mi scuso veramente ma non ho avuto tempo per lo studio. Non volevo lasciarvi senza capitolo così l'ho pubblicato.
So che molti di voi vogliono più momenti Mewt e mi odierete per questo ma... QUANTO SONO BELLI E PUCCIOSI BEN E MEG?
Ma tranquilli... ci sarà qualcosa tra poco che amerete!
Chi shippate?
BEG o MEWT?
💓
-fededima14

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