Capitolo 14

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Mi lasciai cadere all'ombra di una vecchia querce.
L'odore di mela verde mi inondava le narici. Proprio quell'odore... proprio l'odore di Levi...
oh! Ma che penso!
Mi guardai la mano chiusa a pugno. Lo sferrai sul prato verde mentre le lacrime scendevano.

<scusa... io, io ti ho vista uscire di corsa dal bar... e, e volevo sapere se stavi, stavi bene...>
Alzai lo sguardo velato di lacrime e vidi un ragazzo di più o meno 15 anni.
gli occhi verdi smeraldo...
quegli occhi... Eren?!?
Mi alzai di botto e lo abbracciai.
Odore di sambuco...
sambuco?!?
Questo non è Eren!
Mi allontanai di corsa e lo guardai spaventata.
<io! Io.. io ti chiedo scusa... Ti ho scambiato per un altro!> urlai terrorizzata.
<shhh... tranquilla...> sussurrò avvicinandosi.
Le sue dita mi accarezzavano le guance bagnate.
I suoi occhi penetravano nei miei, e un secondo dopo, era a terra col naso sanguinante.

<cosa credevi di fare! Non vedi che è più grande di te!?> urlò chi lo aveva colpito.
Mi asciugai gli occhi e lo vidi.
Levi.

Mi guardava preoccupato mentre si avvicinava.
<cosa gli hai fatto?!> chiesi guardandolo terrorizzata.
<io... non spaventarti! Io volevo solo proteggerti!> si difese prendendomi la mano.
Mi allontanai di nuovo.
<non ho tre anni. Me la sarei cavata. E poi è più piccolo di me di qualche anno! Non poteva mica stuprarmi!> esclamai guardando il ragazzo a terra.

<mikasa...>
<no! Smettila! Non sono la tua bambolina! Non puoi decidere le cose che devo fare!> urlai piangendo di nuovo.
<mikasa!>
<cosa!!> urlai stringendomi la maglietta.
Si avvicinò di colpo e poggiò le sue labbra sulle mie.

Era un bacio possessivo, ma pieno di emozioni.
Era un bacio che diceva quanto mi amasse. E anche se non lo aveva detto, lo capivo, non so da cosa, ma lo capivo.

Con gli occhi chiusi, appoggiò la sua fronte sulla mia.
L'odore di menta mi era rimasto in bocca.
Lo guardai e lasciai scivolare l'ultima lacrima.
Lui me la asciugò con un bacio.
Chiusi gli occhi, e mi ricordai del ragazzo a terra.
Mi voltai, ma era sparito.
Che strano...
<mikasa. Io ti amo! Non l'hai ancora capito. Io ti amo, mikasa> disse abbracciandomi.

<non puoi fare questo a Petra. Lei ti ama. Va da lei> dissi voltandomi dall'altra parte .
<me ne infischio!> disse abbracciandomi da dietro.
<andiamo a casa> disse prendendomi la mano.

•••••••

<John, siamo arrivati> disse trascinandomi in camera.

Si fermò appena entrato in camera sua.
Mi guardava in modo molto strano, la testa leggermente inclinata, le labbra schiuse.
<cosa, cosa c'è?> chiesi a bassa voce guardandolo.
<fallo con me>
<cosa?>
<visto che con jean non ci sei riuscita, fallo con me. Mettiamo su famiglia.
Io ti amo.
Fallo per me> disse guardandomi in modo strano.
<io...>
<ti prego> disse con tono supplichevole.
Lo guardai e annuii con la testa.
Sarebbe stata la cosa più bella del mondo...

Miei dèi
Sto correggendo i capitoli dopo molto tempo.
Mi fa strano vedere tutto l'entusiasmo con cui scrivevo.
Parlando ancora della roba dell'aura e del pezzo di introduzione che non mi ricordavo di aver scritto, ancora non me lo ricordo, quindi, o sono scema o sono scema.
Ciao

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