Akio sorrise sbieco al giovane regista. Si erano ritrovati nello stesso hotel, per motivi differenti. Le loro stanze erano anche l'una di fronte all'altra.
«Yuuto, io starò in riunione fino a tardi. Sistemati pure nella tua stanza di hotel e cena senza di me, magari ti fai qualche amico e stai con lui» disse il padre risvegliandolo dai suoi pensieri.
«Va bene, padre»
L'uomo se ne andò, lasciando il rasta all'ingresso, a guardare il castano poggiato alla parete. L'avrebbe ignorato. Non voleva neanche parlarci. Iniziò ad andarsene, ma il ragazzo in questione lo bloccò.
«Non si salutano gli amici, Kidou-kun?» chiese Fudou avvicinandosi a lui.
«Da quando sei mio amico, eh?»
«Ma praticamente da sempre, no?»
«No»
Detto questo, iniziò ad allontanarsi. E Fudou l'avrebbe anche seguito, se una ragazza non gli si fosse buttata tra le braccia, facendolo anche sorridere come Kidou non aveva mai visto. In generale, non l'aveva mai visto sorridere. Se ne andò in camera sua, lasciando la porta semiaperta. Vederlo sorridere grazie a quella ragazza lo infastidiva, e anche tanto. E non capiva neanche il motivo.
Coscienza/Arisa: Perché ti piace
No, non è così.
Coscienza/Arisa: Ti piace tanto tanto
Non mi piace quel punk da strapazzo
Coscienza/Arisa: LO AMI CAZZO. FATTENE UNA RAGIONE
Okay... Forse un po...
Coscienza/Arisa: ...è già un passo avanti questa piccola ammissione...
E che dovrei fare?
Coscienza/Arisa: Va da lui e fai il carino, poi bacialo e vedi come reagisce, anche se tanto pure le mosche hanno capito che è pazzo di te
Se... Certo, come no. Comunque... Ehm... Ci provo?
Coscienza/Arisa: Si. Muovi il culo
Sta con quella ragazza, ora...
Coscienza/Arisa: Sei geloso
...può darsi.
Coscienza/Arisa: Sarà un'amica. O, data la somiglianza, sua sorella
Non mi risulta abbia sorelle.
Coscienza/Arisa: Perché, tu sai davvero qualcosa di lui?
Effettivamente...
Coscienza/Arisa: Guarda, la ragazza è uscita dalla sua stanza
...lasciandogli un bacio sulla guancia e facendolo sorridere ancora.
Coscienza/Arisa: Forza, gelosone. Vai a bussare alla sua porta
...si.
Kidou, dopo il suo discorso interiore, si decise ad andare davanti alla camera di Fudou. Bussò, anche se si vergognava.
«Chi cazzo rompe?»
«Simpatico, come sempre»
«Entra, la porta è aperta»
Il rasta entrò, e se ne pentì subito dopo. Akio era a petto nudo, mentre si stava rimettendo i pantaloncini. Vederlo così lo fece arrossire, cosa che non sfuggì al castano.
«A quanto pare ti sono mancato, mh?»
Lui e il castano non si vedevano da un po, più o meno tre mesi. E si era scordato di quanto il suo corpo fosse perfetto.
«N-No, per niente» riuscì a dire Kidou, distogliendo lo sguardo dal suo corpo. Akio si rimise la maglia, ghignando.
«Allora cos'è questo rossore, mh?» chiese, avvicinandosi a lui.
«Fa caldo» si giustificò Yuuto, con un fil di voce. Indietreggiò di qualche passo, mentre Fudou continuava ad avvicinarsi.
«Sicuro che sia il caldo?»
Kidou non riuscì a dire una parola, perché la mano di del castano gli stava accarezzando la guancia mentre saliva fino agli occhialini, levandoglieli.
«Stai bene senza questi cosi. Hai degli occhi stupendi»
Il rasta non riuscì a dire niente, si ritrovò ad arrossire ancora di più mentre la mano libera di Fudou prendeva la sua. Ormai era a spalle al muro, con il castano sempre più vicino.
«Io ti piaccio, vero Yuu-Chan?» chiese, sorridendo divertito e bloccandogli i polsi vicino al suo volto. Kidou divenne ancora più rosso, se possibile. Provo a dire qualcosa, ma dalla sua bocca non usciva neanche una parola. Alla fine dovette semplicemente annuire, prima di abbassare lo sguardo.
«Il piccolo Yuu-Chan, innamorato di me. Chi se l'aspettava?» gongolò divertito Akio, e Kidou non potè non essere certo che non ricambiasse e che l'avrebbe preso in giro. Si sentì uno stupido, non doveva dirlo, non doveva andare da lui. Poi sentì due dita poggiarsi sotto al suo mento, alzandogli il volto. Akio sorrideva. Un sorriso vero, come quelli che riservava alla ragazza di prima.
«Piccolo, ingenuo Yuu-Chan. Ti amo anch'io» disse, prima di baciarlo passionalmente, senza lasciargli i polsi. Kidou ricambiò subito il bacio, ignorando la sua coscienza/Arisa che sclerava. Akio lo allontanò dal muro e lo spinse sul letto, slegandogli i capelli. Gli sfilò velocemente la maglia, e si levò anche la sua. Gli lasciò una scia di baci umidi sul petto, fino ad arrivare ai fianchi. Gli sfilò i pantaloni, guardandolo avidamente.
«Akio...» lo chiamò Kidou, con la voce leggermente tremante. Il castano lo guardò leggermente confuso, ma poi capì.
«È la tua prima volta?»
Yuuto arrossì, mentre annuiva imbarazzato.
«Vuoi fermarti?»
Annuì di nuovo, facendo sospira Fudou che si levò da sopra di lui e lo abbracciò.
«Scusa...»
«Tranquillo. Voglio farti mio, ma quando anche tu sarai sicuro di volerlo essere. Voglio che tu sia felice»
«Con te lo sono»
Akio sorrise, mentre gli lasciava un bacio tra i capelli.
«Sono un disastro...» sospirò il rasta.
«Cosa te lo fa pensare?»
«Iniziando dal fatto che per convincermi a venire, ho dovuto litigare con la mia coscienza?»
«Per convincermi a dichiararmi, ho litigato con mia sorella»
«La ragazza di prima?»
«Si. Mi ha praticamente detto di sfondarti il culo il prima possibile»
Yuuto arrossì, e nascose il volto nell'incavo del suo collo.
«Ti amo, Yuu-Chan»
«Anch'io, Akio»
Kidou ci stava ripensando, mentre si sedeva a terra, poggiando la schiena contro la porta del bagno. Aveva litigato con Akio. Succedeva spesso, ma quella volta aveva esagerato. Aveva urlato, ciò che sentiva dire da tutti. Ma sapeva che sentirlo da lui, gli aveva fatto più male. Gli aveva urlato contro che il suicidio dei suoi genitori, era causa sua. Che doveva seguirli. Aveva sbagliato. E ora aveva una tremenda paura.
«Fudou... Fudou apri. Ti prego...»
«...»
«Sono stato uno stupido, okay? Lo ammetto. Non dovevo dire quelle cazzate. Ma ti amo, Akio. Non farlo, ti prego. Esci dal bagno...»
«...»
«Akio...»
La porta del bagno si aprì facendolo scattare in piedi e girare, e si ritrovò due labbra fredde sulle sue. Un bacio in cui c'era una sola promessa: Restare insieme. Sempre.
Angolo Cazador
Allor, in questa shot c'è la presenza di Amamiya_Arisa13, grazie alla quale questa storia. È dedicata a _sabu-chan_, alla quale avevo promesso una FudouKidou.
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Non lasciarmi solo
Fanfiction«Fudou... Fudou apri. Ti prego...» «...» «Sono stato uno stupido, okay? Lo ammetto. Non dovevo dire quelle cazzate. Ma ti amo, Akio. Non farlo, ti prego. Esci dal bagno...» «...» «Akio...» La porta del bagno si aprì facendolo scattare in piedi...
