64.

70 4 0
                                    

Katness preparò il suo esercito e salì sul suo cavallo, bianco e splendente.
I suoi capelli, sciolti sulle spalle, ricadevano sulla sua armatura argentata e la sua spada e il suo arco ben disposti pronti per essere utilizzati.
Freya, nel frattempo, avanzava verso il campo di battaglia, ovvero una scacchiera immersa nel verde, quasi a confondersi con la terra.
Il suo esercito oscuro si preparava ad attaccare imperterrito, mentre lei indossò l'armatura nera come il suo cuore. I capelli, raccolti in una crocchia ordinata, accentuavano ancor più il suo aspetto oscuro ed inquietante, mentre i suoi occhi perdevano sempre più una minima scintilla luminosa.
Salì in sella al suo cavallo, anch'esso nero come la notte, e legò il suo pugnale alla sua ombra, prima di sopraggiungere alla battaglia.
Regina, seppur a malincuore, seguì la figlia minore, posizionandosi alla sua destra, mentre Robin alla sua sinistra.
Henry, a capo del secondo gruppo bianco, indossò l'elmo e si preparò all'attacco, mentre il piccolo Roland rimase al sicuro nel castello, insieme alla piccola Elisabeth.
Il suono della tromba decretò l'inizio della Battaglia Finale.
I bianchi iniziarono ad attaccare verso l'esercito oscuro, che mostrava i suoi poteri e la sua pericolosità.
Molti caddero, molti finirono feriti, quasi come i pezzi di una scacchiera.
Ben presto i "pedoni" bianchi finirono mangiati dai "pedoni" neri, che con i loro artigli infilzarono i corpi dei fanti.
Henry uccise ben quattro uomini quel giorno e Regina, vedendo quasi il più giovane dei suoi figli con quello sguardo e con quella sete di sangue le fece piangere il cuore, mentre anche lei riprese ad uccide sia i mostri sia gli uomini che erano fedeli alla figlia maggiore.
Neal copriva le spalle dell'amata, mentre Katness raggiunse finalmente la sorella.
" Adesso si fa sul serio sorellina. " disse lei, mentre il campo di battaglia cambiò, facendo calare la notte e inaridendo la terra.
Katness afferrò la spada e Freya la sua, lucente e avvelenata.
" Freya non devi farlo per forza! " disse lei, mentre assestava un ennesimo colpo di spada.
" Puoi ancora tornare indietro. "
Freya non le dava ascolto e si apprestava a colpirla.
" Io voglio solo la tua morte. " rispose Freya con la voce quasi posseduta, come se Nimue parlasse al suo posto.
" Se io ti uccido, l'Oscurità vincerà, perché passerà dal tuo corpo al mio. Ma se io non ti uccido, tu mi ucciderai e l'Oscurità vincerà comunque. " disse Katness facendo roteare la spada.
" Solo tu puoi cambiare le cose Freya. So che hai la mente annebbiata e confusa, ma una parte di te sà qual è la cosa giusta. Ti prego Freya. Ascoltala. Ascolta la voce di J, della mamma e anche di Cloud, la mia e delle persone che ami. " spiegò Katness, mentre Freya con la magia la fece arretrare.
Richiamò la sua ombra per riavere il pugnale e finire la sorella.
" Addio sorellina. " disse lei.
" Fa pure. Non ti fermerò. " rispose Katness aprendo le braccia e chiudendo gli occhi.
Davanti alla mente di Freya passarono tutti i bei momenti trascorsi insieme alla sua famiglia, ai suoi amici e al suo grande amore. Appena protese il pugnale davanti a sé vide che per lei non c'era altro, se non ricordi belli della sua vita, che era cambiata da quando Joker l'aveva portata a Storybrooke.
Poi fu tutto come a rallenting : prese il pugnale del Dark One e trafisse sé stessa, insieme a suo figlio.
Le voci di Regina, Cloud, Robin, Katness e Neal si fecero lontane, mentre prima di chiudere gli occhi vide Joker correre verso di lei e urlare disperato vedendola scivolare e cadere.
In quel momento tutta la sua vita si fece avanti rimostrandole un'ultima volta quanto era cambiata in tutti quegli anni, dalla ragazza sola e introversa con gli occhiali tondi e la camicetta azzura alla pazza squilibrata criminale spietata dai capelli colorati e infine alla splendida donna,figlia,sorella,amica, moglie e regina dell'Enchanted Forest.
Sapeva che non avrebbe mai visto suo figlio nascere perché stava volando via con lei, mentre l'Oscurità abbandonava il suo corpo.
Non vide più gli occhi pieni di lacrime delle persone che amava, ma vide solo il suo corpo disteso in terra, privo di vita, in una pozza di sangue, mentre attendeva suo figlio.
Poi all'improvviso il paesaggio cambiò, mostrando una valle incantata, dove si sentiva libera e felice, dove, tastando i suoi capelli capì di essere tornata ad essere quella di prima, con i suoi capelli biondi colorati,i suoi tatuaggi e il suo sorriso da squilibrata, dove una bambina biondina, con i capelli sciolti e quasi spettinati cercava di spingersi da sola senza successo sull'altalena.
" Mamma! " esclamò, correndo verso di lei e abbracciandola.
Freya, incerta, rispose all'abbraccio, mentre la piccola le disse :
" Io non voglio andare di là. Prendiamo un'altra strada. "
" Ma credevo che la strada fosse soltanto una. " rispose Freya.
" Oh no. In realtà esiste un sentiero nascosto, ma papà deve scoprirlo. " spiegò la piccola.
" Papà? " chiese Freya perplessa.
" Si. Ma deve scoprirlo. Un signore tanto gentile ha detto che...."
All'improvviso un terremoto fece aprire una voragine dritta sotto i piedi della bambina.
" No!!! Piccola no!!! " urlò Freya, vedendola precipitare nel vuoto.

Joker poggiò il suo viso sopra il petto di Freya, mentre Katness si resse a Neal per non crollare e scoppiare a piangere più del dovuto. Sapeva che sarebbe accaduto e doveva apparire forte.
Regina, dal canto suo, consolò il piccolo Roland, mentre anche lei era crollata sulle sue ginocchia, e Robin la stringeva a sé, cercando di rimediare al suo errore con tutta la volontà possibile.
Joker si alzò all'improvviso, accarezzando le labbra di Freya, ormai violacee e prive di vita e la neve iniziava a cadere attorno al proprio cadavere.
" Non ci sarà un solo giorno in cui non mi mancherà il tuo sorriso. Non ci sarà un solo giorno in cui smetterò di essere folle. Te lo prometto Freya, un giorno ci rivedremo. Cresci bene nostro figlio eh? Ma ora io devo lasciarti andare amore mio... Io ti amo Freya. Ti ho sempre amata,  dal primo istante in cui ti ho vista. Tu sei e sarai sempre mia. " disse Joker, mentre stringeva la sua mano gelida e accarezzò leggermente il ventre squarciato dal pugnale senza nome e pieno di sangue.
Posò leggermente le sue labbra su quelle di Freya, mentre un'onda di energia si liberò da quel bacio, mai stato così intenso, una scarica elettrica potente, mentre la pelle della salvatrice tornò a riprendere colore e vita e i suoi occhi aprirsi leggermente, mentre la sua bocca emise un gemito, riprendendo fiato.
" J? " chiese semplicemente, mentre sul volto del marito comparve un sorriso sorpreso ed entusiasta nel rivedere tanto presto la sua amata.

The Saviour ~ Once Upon a Time #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora