LUCE NELLE TENEBRE

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Erano passati diversi mesi da quel giorno, Daiki, ovvero splendore, ce la stavamo mettendo tutta per far si che le parole del vecchio Bob un giorno potessero avverarsi.

Allenamento dopo allenamento, la nostra aura cresceva. Avevamo iniziato anche l'allenamento fisico, la forza dell'anima se non accompagnata a delle buone capacità motorie non poteva bastare.

Inoltre, da quando il vecchio aveva fatto cenno riguardo la scelta del drago, Apollo ce l'aveva messa tutta per capire quale fosse il suo elemento e quindi trovare il drago che facesse per lui. Ci era riuscito a capirlo, ma come disse Bob, il processo era lungo.

Giusto una settimana prima di questo momento però, Igneel ci aveva comunicato che mancava poco alla fine del percorso e che poi ci attendeva una missione importante.

Nel frattempo io dovevo ancora capire il mio di elemento, avevo parlato molto con Apollo riguardo ciò, ormai eravamo diventati molto amici. Così lui mi aveva parlato di Silvia, di quanto gli fosse stata vicina quando Byron perse la sua strada, si erano conosciuti ad un piccolo villaggio non molto lontano dal Daiki, lei abitava lì con alcuni suoi amici e suo fratello, per colpa di Byron e l'altra persona di cui ancora non conosco l'identità, costoro morirono e lei si trasferì al Daiki sotto consiglio di Apollo.

Mi confessò che lui l'amava, ma non era sicuro che il sentimento fosse ricambiato.

<< Sai Lucy, ero insicuro, non credevo fossi fatto per una relazione io, poi non sapendo nemmeno se ero ricambiato oppure no, lasciai perdere. Ma se un giorno la dovessi rincontrare, non ci penserei due volte a dirgli tutto. Crediamo sempre che il tempo sia dalla nostra parte, ma non è così. Il tempo non guarda in faccia nessuno, fa ciò che deve, scorre e basta. Sta a noi approfittare di quel tempo, non ci sono giusti momenti, probabilmente quando senti qualcuno dire " Non è il momento adatto", è quella persona che non è pronta.  Noi non siamo eterni Lucy, ma ciò che proviamo, ciò che potremmo far provare, quello che potremmo lasciare a questo mondo, ecco vedi, sono queste le cose che potrebbero non farci mai morire veramente. Il tempo è un limite, ma come qualsiasi limite si può superare, io lo farò, fallo anche tu, sai cosa intendo.>>

Questo fu quello che mi disse, e lo sapevo bene che cosa intendesse dire.

Dopo tutto quel tempo finalmente capii. Se Natsu provava qualcosa per me, doveva ancora capire cosa era, per questo tra noi era sempre rimasto tutto uguale. Io però, avrei potuto farglielo capire con i fatti, perchè io sapevo cosa provavo. Ogni volta però mi tiravo indietro a causa della mia insicurezza, della mia paura. Stavolta però, avrei aspettato che lui capisse e poi mi sarei fatta avanti.

Non avrei più esitato, ne valeva della mia felicità e di quella di un'altra persona. Potevo sembrare egoista, ma volevo crederci.

Dopo Apollo continuò a parlare dicendomi che quel rosa che avevo visto nella sua aura, era una parte di Silvia che gli sarebbe per sempre rimasta impressa. Rappresentava per lui la natura, così spontanea, alle volte furiosa, ma pur sempre vitale e bellissima. La parte arancione invece rappresentava lui, solare e profondo, anche se non lo sembrava. Mi disse che il segreto per scoprire quale fosse il mio elemento stava nel mezzo, il suo tra il rosa e l'arancione.

Aveva scoperto che il suo elemento fosse la Terra, sole e piante davano la vita.

Anch'io cercai di scoprire in questo modo quale fosse il mio, ma non ci ero ancora arrivata. Che nesso poteva mai esserci tra luce e fuoco? Mi veniva in mente giusto il fatto che l'uno non c'era senza l'altro. Se c'era il fuoco, c'erano anche calore e luce. Se c'erano luce e calore, c'era anche il fuoco.

Il calore che avevo sentito quella volta..... cosa doveva esser stato?

<< Lucy, Apollo, andiamo.>> la voce di mia nonna giunse ovattata alle mie orecchie.

NALU|| I WILL FIND MY WAY BACK TO YOU [COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora