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Apro gli occhi con fatica. Mi sento debole, come se mi avessero prosciugato tutte le poche forze rimanenti.

La luce proveniente dalla finestra, mi abbaglia, confondendomi. Osservo le pareti della stanza cercando di ricordare dove mi trovo, ma non riesco a riconoscerle. Sono bianche, spoglie, senza alcun segno vissuto.

Sento rumori vicini. Mi giro e affianco trovo dei macchinari strani, collegati al mio braccio. Porto le mani sul mio viso, e sento delle piccole cannule che escono dal mio naso.

Continuo a non capire.

Il letto in cui sono distesa, sembra uno di quelli dell'ospedale, ma non ha senso.

I miei occhi cadono sui polsi fasciati e qualche immagine inizia a girarmi nella testa. Cerco di ricordare, ma è più difficile del solito.

Ricordo solo di essere andata in bagno per la disperazione dopo ciò che era successo con Harry, ho preso una lametta nuova e ho iniziato a sfogarmi come mi è solito fare. Poi il buio.

"Tesoro!!" sento la voce di mia nonna strillare, mentre mi raggiunge velocemente e mi stringe le mani. Qualche piccola lacrima abbandona i suoi piccoli occhi grigi.

"Nonna.." fatico a parlare. Ho la gola secca e non so da quanto tempo sono distesa su questo letto senza usare la mia voce.

"Come ti senti? Hai bisogno di qualcosa?" inizia a riempirmi di domande, mandandomi ancora più in confusione.

"Sto bene nonna. Vorrei solo un bicchiere d'acqua" cerco di tranquillizzarla. Lei annuisce e si precipita fuori dalla stanza per accontentare la mia richiesta.

Continuo a guardare con disprezzo il macchinario. Questo suono che produce, è il battito del mio cuore?

Non ho bisogno di sentirlo. Non serve anche lui per ricordarmi che sono viva. Non basta il dolore che provo ogni giorno, devo anche avere la certezza da parte di una stupida macchina?

Provo a schiacciare qualche pulsante per cercare di spegnerlo, senza risultati.

"Che stai facendo?" mi volto e noto mia nonna con in mano un bicchiere d'acqua fresca.

"Stavo cercando di spegnerlo. Ha un suono fastidioso. Mi fa venire il mal di testa!" mi giustifico, tornando alla mia posizione iniziale.

La vecchietta mi da il bicchiere. Appena ingoio un sorso, sento la mia gola ammorbidirsi, dandomi un senso di sollievo. Finisco l'intero bicchiere, godendomi ogni sorso.

"Vuoi che chieda al dottore di spegnerlo?" annuisco e torno a stendermi sul letto più scomodo che io abbia mai provato.

"Aspetta!" si gira, attendendo che io dica qualcosa.

"Da quanto tempo sono qui?"

"Due giorni" risponde guardando fuori dalla finestra.

"Due giorni? Che è successo di preciso?" domando sconvolta, mettendomi seduta.

"Ti abbiamo trovata sul pavimento del bagno svenuta. Hai perso molto sangue, i dottori dicono che probabilmente avevi perso i sensi da più di mezz'ora. Ti ci è voluto un po' per riprenderti. In realtà dicevano che non ce l'avresti mai fatta..se solo ci penso.." la sua voce viene sostituita da dei piccoli singhiozzi. Mi fa male vederla così. Io sono la causa di tutto e mi dispiace tantissimo.

"Nonna..ora sono qui. Guarda sto bene!" sforzo un sorriso per darle la forza. Si avvicina e mi lascia un bacio sulla fronte.

"Eravamo tutti in pensiero" continua accarezzandomi il viso. Sento gli occhi pizzicarmi, li chiudo.

Hold Up  ||  H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora