Capitolo 7

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Era tutto successo velocemente. Il mio telefono aveva suonato e senza guardare chi fosse avevo risposto. Devo essere sincero, non me lo aspettavo, era Timmy. Aveva un tono di voce basso e a volte partivano dei secondi di silenzio tra i nostri discorsi. Sentivo il suo respiro sul mio orecchio. Mi aveva chiesto di incontrarci e mi aveva lasciato sorpreso. Non sapevo se accettare o no, poi pensai: è Timmy, ovvio che ho piacere a vederlo nonostante quello che era successo. Mi aveva confessato di essergli mancato e anche io provavo lo stesso, mi mancavano i nostri discorsi. Ci saremmo incontrati alle 20:00, ovvero un'ora e mezza dopo la nostra chiamata. Dovevo tornare a casa per prepararmi così decisi di prendere la macchina. Appena arrivai mi recai in camera e indossai una polo rossa e dei pantaloncini neri. Decisi di farmi la barba perché ormai era da tempo che non la tagliavo. Ad un certo punto sentì una figura dietro le mie spalle, era Liz.
E: Arm?
A: dimmi
E: come mai ti sei fatto la barba? È da mesi che ti stresso per tagliartela e mi hai sempre detto di no e.. perché ora?

Già.. perché ora? Aveva ragione, era da settimane che me lo chiedeva e le avevo sempre detto che non sarebbe successo. Forse inconsapevolmente lo avevo fatto perché sapevo che a Timmy non piacevo quando avevo la barba lunga, mi definiva un barbone. Ma non riuscivo a capire perché tutto ad un tratto mi ero fatto condizionare da un suo commento.

A: non so.. ero in vena di cambiamenti e non mi trovavo più bene con la barba. Comunque ti avverto di non cucinare per me stasera perché ho un impegno con un mio collega.
E: Di nuovo? Ormai esci quasi ogni sera tesoro.
A: lo so amore ma è una situazione importante e dobbiamo parlare.
E: okay ma che non si ripeti spesso. Lo sai che non mi piace rimanere da sola.
A: invita una amica tesoro così avrai un po' di compagnia. Ora devo andare che sennò si fa tardi. Buona serata.

La baciai e uscii. Un po' mi sentivo in colpa, non volevo lasciarla da sola ma dovevo a tutti i costi incontrarmi con lui. Arrivai puntuale e un minuto dopo arrivò anche Tim.

A: Timmy

Ero così felice di vederlo di nuovo.

T: Hey Armie. Noto che ti sei fatto la barba, wow.

Lo aveva notato.

A: già... ho seguito il tuo consiglio, visto?

T: Beh vedi.. do sempre i consigli migliori. Comunque stai molto bene, insomma, non che prima stessi male ma... dai hai afferrato.

A: ricevuto.

Sorrisi. Adoravo quando era in imbarazzo e non sapeva più cosa dire.

T: hei, non prendermi in giro!
A: lo sai che è inevitabile, quando fai così non riesco a stare serio.
T: e va bene... prenditi pure gioco di me ma sappi che mi vendicherò. Che ne dici di andare a prenderci qualcosa? Conosco diversi bar e ristoranti qui vicino.

A: per me va bene, inizio ad avere fame.

T: Allora andiamo.

Ci incamminammo finché non trovammo un ristornate italiano chiamato " trattoria da Tommy".

A: Ti va di mangiare qui?
T: certo, il cibo italiano è sempre ben accetto.

Sapevo che avrebbe accettato, conoscevo il suo debole per i ristoranti che cucinavano italiano.
Entrammo e chiedemmo due posti. Dopo poco arrivó il cameriere e ordinammo. Come immaginavo Timmy prese le lasagne, il suo piatto italiano preferito.

A: Ormai ti conosco troppo bene, sapevo che le avresti prese.

Lui sorrise.

A: comunque cambiando discorso non ho avuto il tempo di dirtelo ma mi dispiace che non hai vinto l'oscar. Sei stato fantastico nel ruolo di Elio e penso che questo lo sappiano tutti. Potrei metterci la mano sul fuoco che prima o poi ne vincerai uno.

T: Speriamo.

A: perció per consolarti ho pensato di prendere due biglietti per chiamami col tuo nome per farti capire quanto talento possiedi. Lo andremo a vedere il giorno dopo il red carpet a Londra.

T: Wow Armie non dovevi. È un regalo molto carino da parte tua. Non sapevo che il film fosse ancora in sala!

A: Infatti neanche io lo sapevo ma casualmente mi è apparso un annuncio pubblicitario sul mio profilo Instagram e ho pensato subito a te.

T: Sei molto gentile. Sono fortunato ad averti al mio fianco.

A: Vale lo stesso per me.

Appena finimmo di mangiare e di chiacchierare lo accompagnai a casa sua a piedi.

T: Beh grazie mille per questa piacevole serata e per il regalo.

A: questo e altro per te. Sei il mio migliore amico e meriti il meglio. Buona serata.

T: Buona serata.

Mi girai e tornai a casa.

La verità è che mi piaci troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora