Capitolo 3

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Axel

Sono passate tre settimane da quando Todd mi ha dato la notizia più bella della mia vita. Quando sono andato agli Studios a firmare il contratto mi sudavano le mani dall'ansia. Mai capitato in tanti anni di carriera, giuro!

Ho conosciuto il produttore e i suoi collaboratori e parlato al telefono col regista, Arthur Smith. Ha diretto un paio di serie tv, prima di questa, e anche se ho sentito solo la sua voce, mi è sembrato davvero una persona fantastica. Spero di poter lavorare al meglio e di imparare un sacco di cose da lui.

In auto, in viaggio verso il New Mexico per una giornata conoscitiva col cast prima delle riprese, ascolto Ruby Tuesday, una canzone dei miei cari Rolling Stones.

Canto a squarciagola e Todd, al mio fianco, mi intima di smetterla. Rido felice. Adoro la mia vita, amo quello che mi sta capitando e voglio un bene dell'anima al mio agente/ migliore amico. Ha deciso di accompagnarmi. Resterà ad Albuquerque per un paio di giorni e io sono felice di avere una spalla su cui sfogare tutti i miei entusiasmi.

Non vedo l'ora di conoscere il cast e soprattutto la mia co-protagonista. In questi casi, l'alchimia tra due attori è fondamentale, soprattutto tra i protagonisti. Spero che i miei colleghi siano tutti simpatici e alla mano, non ho mai sopportato le prime donne!

Il viaggio in auto è lungo. Ho deciso di partire con la mia amata Ford Mustang gialla. Se devo stare lì per quattro mesi, voglio potermi muovere liberamente con la mia macchina.

Dopo un viaggio interminabile, fatto di tante pause e litri e litri di caffè, arriviamo ad Albuquerque, nel luogo designato per le riprese.

Ci fanno entrare nella zona chiusa e metto l'auto in un enorme parcheggio. Todd esce subito per sgranchirsi le gambe, io, invece, resto qualche secondo in auto ad ammirare ciò che mi circonda. Non riesco ancora a credere di essere lì.

«Ti muovi?» urla Todd spazientito.

«Arrivo, capo» dico ridendo e scendo dall'auto.

Ci avviamo verso l'ingresso dove un grande edificio troneggia. Noto da lontano che, al lato opposto rispetto a dove ci troviamo noi, campeggia quello che dovrebbe essere l'ospedale fittizio dove gireremo il 90% delle riprese.

Entrati in questo edificio, ci accoglie una segretaria giovane e sorridente che ci accompagna in una sala d'aspetto dove vedo un gruppetto di persone intente a chiacchierare. Saranno gli altri attori della serie?

«Buongiorno» tuoniamo in coro io e Todd alzando la voce per farci sentire.

«Ragazzi» rispondono gli altri. Io e il mio agente ci sediamo e subito una donna che potrà avere circa quarant'anni dice:

«E tu sei?». Mi porge la mano e gliela stringo.

«Axel Jacobson» rispondo sorridendole.

«Sandy Crowner» ricambia lei. Ok, non è la mia co- protagonista. Non so molto di questa ragazza, in realtà. So che si chiama Megan ma il cognome non lo ricordo.

«Non siamo rimasti in molti» interviene un ragazzo di colore che mi guarda con aria diffidente «quindi immagino che il misterioso protagonista sei tu. Jason Tender, sarò l'infermiere Dennis Jopler». Mi stringe la mano e mi sorride, e penso che forse ho interpretato male il suo sguardo di prima.

«È un piacere Jason. Sì, sono il protagonista. Dottor Taylor Dorsen a rapporto» dico ironicamente e tutti ridono. Poi mi accorgo che Todd è passato completamente inosservato e mi sbrigo a presentarlo.

«Ragazzi, questo è il mio agente, Todd Sorensen». Todd si presenta e lo stesso faccio io con gli altri. Conosco una simpatica peperina di nome Aylen e un bel po' di persone, ma di questa Megan nessuna traccia. Aspetterò.

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